Maze Runner || IS THIS THE END?

25.

*Ashley's pov*

Io, Gally e Minho stavamo aiutando tutti a salire sulla Berga e sugli altri jet che il resto della ribellione aveva portato in supporto, quando Thomas arrivò di corsa verso di noi. Gli andai in contro e gli presi il volto tra le mani. Aveva gli occhi gonfi ed era visibilmente terrorizzato da qualcosa.
"Newt..." disse annaspando "Ci serve aiuto"
Annuii mentre un brutto presentimento si faceva strada dentro di me, urlai a Minho si seguirci e lui scattò nella nostra direzione. Avevano bisogno di noi ma Brenda e gli altri potevamo farcela da soli, Newt aveva bisogno di noi adesso. Facemmo il più in fretta possibile, ma ci vollero diversi minuti di corsa prima di arrivare. Evidentemente troppo tardi. Un corpo era accasciato a terra, senza vita, in una pozza di sangue. Mi si riempirono gli occhi di lacrime e strinsi la mano di Thomas accanto a me. Newt se n'era andato, per sempre. Aveva deciso di uccidersi piuttosto che diventare uno Spaccato. Mi chiesi da quanto tempo aveva in programma di farlo, ricordai l'ultima volta che parlammo solo io e lui, quando mi chiese di tenere Rebeka al sicuro se gli fosse accaduto qualcosa. Ora capivo perché. Mi portai una mano alla bocca per evitare di singhiozzare e alzai lo sguardo. Rebeka era in piedi a pochi metri dal corpo di Newt, con una pistola puntata alla testa. Tremava, tanto da far muovere il grilletto dell'arma, e aveva il viso rosso e rigato dalle lacrime che continuavano a scendere dagli occhi gonfi. Lasciai la mano di Thomas e feci un passo avanti, poi un altro. Ero a pochi metri da lei quando singhiozzò.
"Rebeka..." mormorai con voce roca. Lei sembrò notarmi per la prima volta, come se prima non fossi stata realmente li. Non mi sforzai di ricacciare indietro le lacrime, non ci sarei riuscita comunque. Faceva troppo male vedere il corpo di Newt a terra, solcato dalle righe nere e pieno di sangue. Faceva troppo male vedere la mia migliore amica in quello stato, che stava cercando di suicidarsi.
"Non posso farcela senza di lui" riuscì a dire con la voce rotta mentre il labbro inferiore tremava. Mi avvicinai ancora.
"Si che puoi" risposi io cercando di essere il più convincente possibile. Non avevo idea di cosa stesse provando in quel momento, se Thomas morisse probabilmente farei lo stesso. Rebeka scosse violentemente la testa. "Certo che puoi"
"No!" quasi gridò lei facendomi sussultare "Non voglio, non posso..."
Mi avvicinai ancora, adesso ero a un metro di distanza da lei.
"Lui non l'avrebbe voluto" dissi riferendomi a Newt. Abbassai lo sguardo verso l'altra mano della mia amica, quella che non reggeva la pistola, e vidi che teneva stretta la collana che una volta apparteneva al biondo. "Avrebbe voluto che tu andassi avanti, ti mettessi al sicuro e continuassi con la tua vita"
"Non posso vivere senza di lui..." mormorò lei in risposta.
"E io non posso vivere senza di te" risposi ferma, mettendo una mano sopra a quella della mia amica, quella che teneva la pistola. Sentii gli occhi riempirsi ancora di più di lacrime e mi lasciai sfuggire un singhiozzo.
"Mi ha fatto promettere che ti avrei tenuto al sicuro, e io lo devo fare. Tu lo devi fare per lui." Continuai mentre abbassavo progressivamente la pistola dalla fronte di Rebeka. "Ti amava, più di qualsiasi altra cosa al mondo, e glielo devi. Devi andare avanti per lui."
Rebeka singhiozzò e chiuse gli occhi, così le presi la pistola dalle mani e la buttai il più lontano possibile. Mi gettò le braccia al collo e io la strinsi il più forte possibile, tanto da farle male. Singhiozzò sulla mia spalla e io feci lo stesso. Sussurrai un leggero addio a Newt, era troppo buono per questo mondo. Si meritava la salvezza più di tutti noi, ma non potrà mai più ottenerla. Chiusi gli occhi e ricominciai a piangere. Sentii qualcun altro abbracciarmi da dietro e cingermi le spalle. Thomas. Minho si unì poco dopo, abbracciando direttamente Rebeka e poi me per metà. Restammo li fermi, a piangere la morte del nostro amico, sapendo che sarebbe stato fiero di noi in quel momento.