7.

302 14 5
                                    

*Ashley's pov*

Io e Thomas dopo cena decidemmo di andare sul tetto del dormitorio, dove, a detta di Jackson, si vedevano le stelle. Appena arrivati notammo Newt e Rebeka semi abbracciati vicino al parapetto.
"Qualcuno ci ha preceduto" esclamai io sorridendo, seguita da Thomas, facendomi sentire dalla coppia. Mi venne da ridere all'idea di aver appena interrotto qualcosa, ma comunque dopo aver visto il sorriso dei due capii che non stavamo dando poi così tanto fastidio.
Li raggiungemmo e mi sedetti tra le gambe di Thomas, semi sdraiato con le braccia a sostenere il peso del corpo.
"È bellissimo" sentii quasi sussurrare Rebeka mentre guardava in alto.
Effettivamente non avevo notato lo splendore di quel luogo, eravamo del tutto sotto un cielo stellato, quiete e silenzio intorno a noi.
Inspirai ed espirai l'aria fresca sonoramente, godendomi a pieno quel momento di pace.
"Allora Ash, come va il bambino?" chiese Newt ad un certo punto rompendo il silenzio.
Thomas gli sorrise ampiamente e mi mise di nuovo una mano sulla pancia, mentre il suo pollice accarezzava delicatamente la pelle.
"Bene grazie, però ho il presentimento che dovrete cavarvela senza di me per un po'" risi girandomi verso il ragazzo moro alle mie spalle.
"Oddio" ironizzò Rebeka portandosi una mano alla bocca.
Le feci una linguaccia e istintivamente mi accoccolai di più al petto di Thomas, che in risposta mi cinse i fianchi con le braccia.
"Secondo voi sarà maschio o femmina?" chiese lei sorridendo.
"Maschio"
"Femmina" rispondemmo all'unisono prima Thomas e poi io, lo guardai male.
"Sarà una femmina" ribattei io a denti stretti provando a trattenere una risata.
"Io direi maschio, così prenderà il fascino da me" rispose il ragazzo alzando il mento.
"Hai ancora tanto da imparare Tommy" ribatté Newt scoppiando a ridere seguito da noi altri.
"No dai ragazzi poi si offende" disse Rebeka ridendo.
"Permalosino" le diedi corda toccandogli il naso.
"Ehm ragazzi aiuto, cosa le sta succedendo?" chiese Thomas sgranando gli occhi.
"Il bambino le ha dato alla testa, scappa finché sei in tempo" rispose Rebeka facendo cenno verso la porta.
Ritirai Thomas a sedere quando quest'ultimo fece per alzarsi senza smettere di ridere.
Ad un certo punto vidi la ragazza sospirare davanti a noi, appoggiando delicatamente la testa sulla spalla di Newt, che la guardava con sguardo altrettanto triste.
Scambiai con il mio ragazzo uno sguardo confuso prima di chiedere spiegazioni ai due.
"Ehi ragazzi... va tutto bene?" chiese lui precedendomi.
La mia amica scambiò uno sguardo con il biondo prima che quest'ultimo prendesse parola.
O almeno, rimase zitto e si limitò ad alzarsi la manica del giubbotto fino al gomito destro, scoprendo così un interseco di vene di un colore bluastro che risaltavano alla luce della Luna.
"Newt... che cos'è?" chiesi confusa aggrottando le sopracciglia.
"Ho l'Eruzione, sono uno Spaccato" la naturalezza con cui lo disse lo fece sembrare quasi uno scherzo, il problema era che avevamo tutte le prove del contrario davanti.
"Sai che si può curare..." provò a dire Thomas avvicinandosi all'amico, seguito anche da me successivamente.
"Non importa, dobbiamo salvare Minho, ha bisogno di noi come mai prima d'ora" rispose il biondo guardando Rebeka, che intanto aveva lo sguardo perso nel vuoto e nell'oscurità della notte.
Non sembrava neanche più la stessa, aveva perso ormai quel briciolo di positività che rendeva le giornate di tutti un po' più movimentate.
La affiancai e lasciai che Thomas rimanesse con Newt mentre l'abbracciavo di nuovo.
Sentii gradualmente le mie spalle bagnarsi delle sue lacrime e le sollevai il viso, era visibilmente distrutta: gli occhi lucidi e gonfi, le occhiaie e il viso stravolto.
Quando tirò su col naso per la prima volta il biondo si girò di scatto e si alzò per venire verso di lei.
La tirò su con un braccio e lasciò che lei gli mettesse le braccia al collo.
Guardai Thomas, anche lui era distrutto dalla notizia. Newt dopotutto è stato il primo ad accoglierci nella Radura, il primo di cui potessimo fidarci, e ora, era questione di giorni prima che iniziasse a perdere la testa come gli altri.
Fu questione di secondi prima che Newt stampasse un bacio sulle labbra di lei, facendola momentaneamente sorridere.
Si allontanò di poco giusto per abbracciare anche noi, lo sentii quasi tremare sotto il mio tocco subito dopo. Forse era perché avevamo dato per scontato la presenza l'uno dell'altra.
Mentre Newt veniva da me Thomas si avvicinò a Rebe, stringendola a sua volta in un abbraccio.
Non avevamo mai passato un momento del genere, ma solo grazie a questo avevamo capito l'importanza l'uno dell'altro. Noi quattro, insieme.
"Minho sarebbe felice di vederci così" sorrise Newt mettendo un braccio sulle spalle di Rebeka.
"Manca solo lui" dissi iniziando a sentirmi ancora più triste.
Ci riunimmo tutti in un altro abbraccio di gruppo prima di sdraiarci a terra, rispettivamente uno di fianco all'altro, per guardare le stelle.
"Magari in futuro guarderemo le stelle con nostro figlio e ci ricorderemo di oggi" mi sussurrò Thomas all'orecchio, facendomi sorridere debolmente.

Maze Runner || IS THIS THE END?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora