- Capitolo 22 -

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Harry's pov
"Harry" urla mia madre
Scendo immediatamente di sotto.
"Senti, ci sono delle cose che ti devo spiegare, non ti arrabbiare con me" dice mia madre.
"Non mi interessa, io devo andare, ci sono delle cose che devo fare" rispondo agitato.
Bianca non risponde da 1 ora.
Non so che le è successo.
Devo cercarla.
"No, tu non puoi uscire.
Harry ti prego resta qua" dice mia madre mentre mi afferra le spalle
"Perché non posso uscire?"
"Bianca, è in pericolo, se esci ti metterai anche tu in pericolo"
Appena pronuncia quel nome mi si accende qualcosa in me.
Sento il sangue ribollire nelle vene.
"Cosa c'entra lei!" urlo
"Io so tutto, fin dal primo giorno che l'hai vista.
Tutto tutto. Siediti, ti spiego meglio" dice lei con le lacrime agli occhi
Faccio come dice.
"Allora... c'è una persona che vuole sapere chi sono realmente.
Io non ho una catena di ristoranti, io sono una spia.
Tu ti sei avvicinato a lei e suo padre è anche lui una spia.
Harry, mi dispiace così tanto.
Questa persona si chiama Nick. Purtroppo ho saputo solo ora che Nick aveva scritto a Bianca in forma anonima.
Ho detto a suo padre di venire qua a lavorare.
Ora siamo soci.
Lei ti voleva fare una sorpresa e ti voleva venire a trovare domani.
Ti ricordi l'incidente?
È stato lui a provocarlo, ha ingaggiato una persona.
Ha provato a corrompervi dall'inizio e io vi proteggevo.
Ma adesso risponde ai messaggi?
No, non risponde.
Nick l'ha presa."
Sono scosso. Mia madre è una spia. Sapeva tutto di Bianca, ci aveva tenuti d'occhio.
Anche suo padre è una spia e ora chissà dove sono.
E se la picchiano?
E se la molestano?
E se la torturano?
La devo trovare. A qualunque costo.
"La devo trovare, ora" dico
"Ora no Harry, capisco che sei scioccato da tutta questa situazione ma se esci adesso, prenderanno anche te."
"Che devo fare?"
"Per ora niente, cerca di dormire, domani alla luce del giorno li cercheremo"
Come faccio a stare tranquillo mentre lei chissà dov'è e chissà cosa le stanno facendo.
"Le faranno del male?"
"Non lo so, metto in contatto tutte le persone che posso e la troveremo, te lo prometto."
Arriva una chiamata dal suo cellulare. Mette in vivavoce.
"Luca?"
"Anne, non trovo più mia figlia.
Mi avevi avvertito di Nick."
"Vieni a casa mia"
"Arrivo"
È sola. Sola.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime.
Non posso piangere, non ora.

Bianca's pov
Entra un uomo.
Non mi piace.
Biondo, alto e muscoloso.
Si siede nella sedia mentre io sono all'impiedi appoggiata al muro di fronte a lui.
Non dice niente, mi guarda solo.
"Chi sei?"
nessuna risposta
"Cosa vuoi da me?"
niente
"Dove sono?"
"Lasciami andare"
"Cos'è sei sordomuto?!" urlo
"Lasciami andare,non ho fatto niente"
"Aiuto! AIUTO!"
Si alza.
"Mi piace" dice, sorride e esce
"Ma che cazzo di problemi hai, lasciami andare" urlo prima che esca.
Sto vivendo un incubo, sicuramente.
Mi do un pizzicotto, mi devo svegliare.
Mi devo svegliare.

Ho i lividi per quanti pizzicotti mi sono data ma niente.
Non mi sveglio, è questa la realtà.
Non so dove sono.
Non so cosa vogliono da me.
Non so dov'è mio padre.
Non so niente.
Harry, vienimi a cercare, per favore.
Vieni da me.
Io non posso andare da nessuna parte.

SPAZIO AUTRICE
Buon Ferragosto a tutti.
Anche a chi, come me, sta passando questo giorno come uno dei tanti.
Non pubblicherò per un po dalla prossima settimana perché anche io andrò in vacanza finalmente.
Stay tuned xoxo

𝑀𝑜𝑟𝑒 𝑡ℎ𝑎𝑛 𝑡ℎ𝑖𝑠...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora