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Apro lentamente la porta d'ingresso, e prima di entrare, tento di scrollarmi dai piedi la sabbia della spiaggia.Dopo essermi catapultata fuori di casa con furia, sotto lo sguardo confuso di tutti, vorrei passare in osservata e andare a rinchiudermi un bagno, concludendo la giornata con una rilassante  doccia calda.Non voglio dare spiegazioni a nessuno di tanto scompiglio.

Ma non appena appoggio il piede sul parche, quest'ultimo scricchiola sotto il mio peso e i quattro ragazzi ,comodamente seduti sui divani del salone, girando contemporaneamente la testa, salutandomi radiosi.

Come non detto.

-Ehi pulce ben tornata!- Esclama Tōru  buttando una altra carta sul tavolo.
Mi avvicino alle sue spalle e, cercando di guardare oltre la sua figura,tento di capire cosa stanno facendo.

-State giocando a carte?-chiedo timida e Issei mi fa un cenno positivo con la testa prima di buttare una scala di re sul tavolo ed esclamare vittorioso sotto gli sbuffi irritati degli altri.
Il muro del Aoba Johsai ero un asso a qualsiasi tipo di gioco di carte  e io mi sorprendo come ancora gli diano corda pretendendo di vincere contro di lui.

-Dove sei stata a proposito?-chiede makki, iniziando a raggruppare le carte di fronte a lui-Qua davanti a casa non c'eri-

-Sono andata alla spiaggia dietro il pendio- Rispondo pacata mentre, a piccoli passi, raggiungo le scale.

-E cosa c'era di tanto speciale in quella spiaggia?-
La voce roca di Hajime mi arriva chiara e tonda alle orecchie e, girandomi nella sua direzione, vedo chiaramente il modo in cui aggrotta le sopracciglia e storce la bocca in una smorfia.
Mi fissa quasi irritato e non posso fare a meno di rimanerci male e ricambiare.

-Insomma ti sei fatta un camminata inutile per andare in una spiaggia uguale a quella davanti a casa-puntualizza poi imperterrito.Vedo gli altri farli gola annuendo in sua direzione.

-L'acqua mi piace di più là-rispondo  prima di salire rapidamente le scale e lasciare quegli sguardi fastidiosamente giudicatori.

Entrando in bagno mi spoglio velocemente , lasciando cadere tutti gli indumenti sulle piastrelle della stanza e uno scatto  entro nella cabina doccia.
Quando il getto d'acqua mi inonda completamente sento tutti i muscoli del corpo rilassarsi sul momento e piccolo sospiro di piacere lasciare le mie labbra.Non ho mai pienamente capito l'effetto che una semplice "doccia" aveva sulla mia persona, ma so solo che quando mi immetto sotto di essa è come se il mondo sparisse attorno a me.

Sento la sabbia e il sale scivolare via dalla mia pelle, mentre passo le mani schiumate sul corpo, e una sensazione di pulito si insinua in me.Il sapore e l'odore del oceano spariscono lasciando posto al dolce profumo di cocco del mio shampoo, non posso fare altro se  non inspirare quell'aroma delicato.

Appena finisco di sciacquarmi, aprendo l'anta della cabina, vedo come il vapore di quella calda tortura si propaga per il resto della stanza, appannando la finestra e lo specchio sopra al lavandino.Con un panno la vicino lo pulisco e osservo la mia immagine riflessa in esso, mentre avvolgo un telo intorno alla mia figura.

I capelli (c/c) sono scuriti dall'acqua mentre qualche gocciolina ricade tranquilla sul mio viso fino giù sul pavimento.Le ciglia bagnate danno l'impressione di essere più lunghe e le guance sono arrosate per il calore intenso.

Cosa sto facendo?

Sconsolata e stanca sospiro mentre raccolgo le mie cose dal suolo e mi preparo ad uscire dal bagno, ma facendo ciò incontro l'imponente figura di Hajime appoggiato allo stipite della porta con entrambi gli avambracci.Non appena mi vede apparire, punta i suoi occhi nei miei spaventandomi leggermente.Mi tranquillizzo soltanto quando lo vedo lanciarmi uno di quei suoi timidi sorrisi.

-H..Haijime mi hai messo paura!-affermo appoggiando una mano sul petto.

-Scusami non volevo -mi risponde lui di rimando per poi fissarmi intensamente e come un colpo di genio capisco.

-Oh si mi tolgo subito- dico mentre cerco di superarlo per potergli fare usare il bagno, ma un suo braccio mi blocca e mi riporta alla mia posizione precedente.

Non deve usare il bagno?

Uno sguardo confuso si dipinge sul mio volto e lui , come se mi leggesse nel pensiero, ride divertito alla mia ingenuità.

-Non devo usare il bagno-afferma tranquillo.
-Ah no?-
-No-

Rimango sempre più perplessa e tento di scovare una risposta nei suoi occhi che mi osservano inteneriti.

-Scusa se non devi andare in bagno cosa ti serve?-
-Ti volevo chiedere scusa perché prima ho fatto l'idiota di fronte agli altri-mi risponde  grattandosi la nuca  imbarazzato- puoi andare dove ti pare e piace visto che sei grande e vaccinata- continua poi.

Un silenzio ci avvolge e ci guardiamo per un tempo infinito, lui colpevole e io totalmente spaesata, nessuno dice una parola.

-Perché diamine ti scusi?-sbotto d'un tratto-Mica mi ero arrabbiata prima-

-Ah no?-
-No-

 Ritorniamo a quella quiete di poco fa per qualche minuti finche non  la interrompo di nuovo con la  mia fragorosa risata, che mi  fa piegare letteralmente in due per lo spasso.I ruoli questa volta si ribaltano e lui non sa come rispondere a questa mia reazione.Anzi arrossisce ancora di più come se si sentisse lo scemo della situazione, e un pò lo era.

-cosa c'è di tanto divertente?-Chiede digrignando i denti paonazzo.

-niente...e solo..e solo-Mi interrompo un attimo per riprendere fiato e poi lo guardo di nuovo negli occhi, in quei bellissimi occhi verdi -è divertente che un tipo come te, sempre duro e tosto, vada in panico per una scemenza del genere!-

-Dai non prendermi in giro!-mi risponde infastidito girando la testa dall'altro lato.

Finalmente, pochi minuti dopo, quando mi sono finalmente calmata da quella specie di attacco frenetico di risate lui mi chiede:

-quindi...tutto apposto?-

-tutto apposto-confermo io mettendomi in punta di piedi e schioccando un leggero bacio sulla sua guancia, superandolo poi per chiudermi nella mia camera.

Quando sono dietro la porta mi appoggio ad essa è sospiro sognate, mordendomi il labbro inferiore , ripensando al modo in cui si era piegato su di me quando era appoggiato completamente allo stipite.Le braccia muscolose che mi avevano impedito di andarmene e mi aveva bloccato in quella stanza bollente.

Come fanno le ragazza ad andare solo da Torū quando uno come Hajime e letteralmente un passo da lui? (Il povero Oikawa Torū starnutì di nuovo al piano di sotto) 

Incamminandomi verso l'armadio, lascio che l'asciugamano mi cada, e ,aprendo le ante, inizio a cercare dei vestiti comodi per la sera.La mie mani afferrano un paio di pantaloncini di cotone azzurri, e una semplice maglietta bianca attillata.
Sistemandomi di fronte allo specchio indosso gli indumenti puliti e con un asciugamano trovato la vicino, prendo a tamponare piano piano i capelli bagnati.

Lo scrosciare della pioggia attira la mia attenzione e, girando il viso in direzione della finestra, vedo un vero e proprio acquazzone estivo che incombe fuori dalla casa.

Da quando piove?




Space for me

Scusate il ritardo, pensavo di aggiornare sta mattina ma ho avuto dei inconvenienti.
Se non si è ancora capito penso che aggiornerò sia il sabato che la domenica, quindi nel weekend.
Spero che questa storia vi incuriosisca ,quindi fattemelo sapere nei commenti!

-Tina<3

✈︎A summer love ✈︎ (Iwaizumi  Hajime x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora