SOLUZIONI?

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No, Summer, non puoi pensarlo davvero.
"Voglio sentirtelo dire."
Dice Marco, mentre stava in piedi davanti a me.
"Cosa vuoi che dica?!"
Rispondo quasi urlando, sbattendo la mano sul tavolo.
"Di quello che pensi davvero!"
"D'accordo, te lo dico."
Inizio io prendendo fiato.
"Tu! Tu saresti dovuto rimanere lì, non Samanta, non io, ma tu, per colpa di questo stupido piano, della tua inutile organizzazione, lei è morta, cazzo!"
Gli sputai in faccia queste parole, ma era come se fossi sola nella stanza.
"È morta tra le mie braccia, è morta proprio lì, mentre cercavo di salvarla, di non farle sentire dolore! Premevo, più forte che potevo sulla ferita, avevo il suo sangue ovunque. Ho il corpo ustionato, mi fa male tutto, stavo per morire soffocata per poi finire bruciata, a causa tua. Invece tu? Dimmi tu che hai? Ti sei graffiato il braccio mentre scendevi dalla jeep?!"
Continuai urlando.
Mi fermai, non perché aspettavo una risposta, ma perché mi resi conto di quanto fossero forti quelle parole. Non ragionavo, io non riuscivo a pensare.
Lui mi ha lasciata lì!
Mi guardò per qualche secondo negli occhi, mi sembravano ore.
Senza dire nulla mi passò accanto e senza più voltarsi, uscì dalla porta.
"Ma dove va?"
Chiese Evan.
Io ero pietrificata. Non riuscivo a guardarlo.
"Va dalla sua dannata organizzazione."
Sentii le mani di Evan appoggiarsi alle mie spalle, ma non potevo voltarmi e guardarlo, mi vergognavo così tanto per quello che avevo appena detto.
"Summer, so che sei sconvolta ma, hai esagerato, era sotto effetto di droga, non possiamo sapere cosa ha provato lui."
Sentii una lacrima scendere giù per il viso, fino ad arrivare alle mie labbra.
"Charlie ha detto che-"
"Charlie può aver detto qualsiasi cosa, ti fidi più di lui che di Marco?"
Quella domanda mi fece riflettere.
'No. Nel modo più assoluto.'
"Marco sa qualcosa."
Dissi voltandomi verso di lui.
"Marco sa perché ci hanno lasciati andare. Perché non lo dice?"
Chiesi.
"Non lo so, ma forse non hanno parlato davanti a lui, perché pensi il contrario?"
Ribatte.
"Perché lo conosco, e me lo sento."
Lui fece spallucce.
"Forse sei solo paranoica."
"E se ci avessero lasciato andare per seguirci fino all'organizzazione, Charlie sapeva saremmo andati la per il prelievo del siero dal sangue di Marco. Ha ucciso Samanta perché magari ha sentito qualcosa, qualcosa che non avrebbe dovuto sapere."
Evan era così estraniato da tutto questo. Per lui era ancora tutto troppo fresco e nuovo.
Lo capisco...
"Non dimenticare chi è il vero nemico Summer."

SARÒ IL TUO GUERRIERO. || MARCO MENGONI. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora