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Anteprima:" Suppongo tu stia ancora lavorando sul caso dello stalker, ricordati per cosa però sei in missione, ti ho detto di...'
Sentii il cuore battere all'impazzata, ero terrorizzata di essere scoperta mentre spiavo il suo telefono.
Marco non mi aveva parlato di altre missioni.
Per fortuna non aveva il codice, quindi riesco ad entrare nella chat tranquillamente.

"...di dare priorità al caso per cui stai lavorando da noi, so che è difficile, sei coinvolto troppo emotivamente, ma abbiamo bisogno che tu la porti a termine. Aggiornami, tanti saluti."
Non aveva un nome questo contatto, era solo un numero.
Potrei chiamarlo ?!
Forse se lo chiamo e sto zitta inizierà a parlarmi facendomi capire di quale diamine missione stia parlando.
'Coinvolto emotivamente'.
Forse perché riguarda qualcuno per lui importante, che non sono per forza io. Insomma, io cosa c'entro con tutta questa faccenda, sono solo Summer.

Sentii la porta aprirsi, di fretta blocco il telefono e lo rimetto sul lettino.
Vedo la dottoressa entrare e Marco subito dietro.
"Finalmente ti sei svegliata."
Dice lei sorridendomi.
"Vorrei andare a casa per favore."
Rispondo io.
"Certo, non hai da preoccuparti, solo, sta attenta va bene?"
Disse con un tono dolce.
Annuisco lentamente.
Chiusi gli occhi quando mi staccò la flebo dal braccio.
Dio quanto odiavo quel coso.
Presi i miei vestiti e me li misi in bagno.
'Forza Summer, non sarà niente, hai superato di peggio.'
Ma non era lo stalker a preoccuparmi al momento.

[...]

Dopo aver firmato qualche foglio, io e Marco tornammo a casa mia.
Era quasi ora di pranzo e lui mi aveva preparato della semplice pasta al sugo.
"Allora, novità?"
Chiesi io mentre mettevo l'acqua nel bicchiere di entrambi.
"No, nessuna, sono solo preoccupato per te."
Dice lui.
"Non devi. Vorrei aiutarti in qualche caso, stai lavorando a qualcosa?"
Chiedo aspettando con ansia la risposta.
'Ti prego dimmi di sì.'
"No, ancora niente, sono concentrato su di te adesso, passerò domani alla sede per sapere aggiornamenti su Charlie e la sua droga."
Disse tra un boccone e l altro.
"Questa per voi è una missione?"
Chiedo.
"No, è solo che voglio essere aggiornato sulle cose."
Sorrido, nel modo più falso che potessi fare.
Con lui non potevo mentire.
"Sembri turbata. È per questo tizio che ti perseguita?"
Almeno ho la certezza che non è lui lo stalker, però a cosa sta lavorando? E su chi? Forse non vuole dirmelo perché è un caso privato, e riguarda un suo amico, non lo so...
"Si, ma stanotte dormirai con me quindi, mi sento al sicuro."
Dico prendendogli la mano che aveva appoggiato sul tavolo.
Lui mi sorride, rassicurandomi del fatto che non sarebbe successo niente.

[...]

Marco è in bagno a prepararsi per la notte, non posso non confidarmi con Evan, così gli scrivo per messaggio se poteva darmi un aiuto.
Aveva detto che avrebbe indagato su dove andasse Marco, ma che sarebbe stato molto discreto, dato che si sarebbe potuto accorgere in qualsiasi momento di essere pedinato.
'Solo quando ti dico che ho il sospetto di dove stia andando, non fare di testa tua Evan.'
Mi volevo assicurare che non facesse stupidate.
Risponde con una emoji sorridente.
Marco esce dal bagno e io blocco subito il mio telefono, appoggiandolo sul comodino.
Aveva dei pantaloncini di tuta, ma non portava la maglietta.
'Oh bontà divina.'
È così bello dannazione.
Appena si mette sotto le coperte spento la luce.
Chiusi gli occhi e dopo pochi minuti sentii la sua mano accarezzarmi il fianco, fino a metà coscia, mentre ero girata di spalle.
È così delicato.
Sentii un brivido arrivarmi fino alla testa.
Strinsi il lenzuolo tra le dita e mi morsi un labbro.
'Dio, Marco.'
Sentii le sue labbra appoggiarsi sul mio collo, per poi trasformarsi in un bacio quasi impercettibile.
Poi mi baciò la spalla e infine sulla schiena.
Cambiai posizione e mi misi a pancia in su.
Lui passò la mano sotto la maglietta, e mi accarezzò il seno.
Non potevo più aspettare, volevo Marco; e lo voglio adesso.
Presi la sua mano e la portai fino alle gambe e la misi in mezzo alle cosce.
Lui si alzò sui gomiti e iniziò a baciarmi.

SARÒ IL TUO GUERRIERO. || MARCO MENGONI. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora