Capitolo 5 - la rinascita

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Era il secondo giorno di fila che Giulia non si faceva vedere a lezione, neanche Draco la vedeva in sala comune, probabilmente perché stava sempre rintanata nel dormitorio femminile pensò, Harry era molto preoccupato tanto che un pomeriggio, dopo le lezioni, andò a cercarla.

Partì dalla sala comune dove incontrò Pansy, non sapeva come comportarsi quindi chiese semplicemente
-Ciao Pansy, ehm... sai dov'è Giulia, insomma... sai se è qui?-
-Calmati sfregiato, non mordo mica...- e si avvicinò a lui squadrandolo, poi continuò
-...comunque no, non è qui.-
Harry si affrettò ad uscire non sapendo dove altro cercare, andò in biblioteca, nella sala grande, in infermeria, nel prato...
Dopo un tempo che sembrò infinito si ritrovò seduto su uno scalino, era esausto, si era girato tutto il castello senza risultati e si stava facendo tardi, ma era deciso nel compiere quello che si era promesso di fare, trovare Giulia.

Ed ecco che proprio in quel momento gli venne in mente, l'unico posto dove nessun altro l'avrebbe trovata, dove nessuno sarebbe potuto entrare, la camera dei segreti.
Era sicuro di trovarla lì: si diresse nel bagno delle ragazze, come sempre vuoto per la presenza di Mirtilla che, vedendo Harry, andò su di giri e parlando in serpentese rivolto al lavandino disse
-Apriti!- pochi secondi dopo stava scivolando lungo il tunnel, non ci mise molto a raggiungere la stanza principale, la stessa nella quale aveva ucciso il basilisco ed eccola lì, Giulia, in tutta la sua bellezza che stava osservando il suo riflesso nella piccola pozza d'acqua, Harry si avvicinò e immaginò che la ragazza sentisse i passi grazie all'eco ma sembrava non le importasse, arrivato abbastanza vicino gli mise una mano sulla spalla, si sedette vicino a lei finché quest'ultima non disse
-Non pensavo che saresti riuscito a trovarmi.-
-Ci sono molte cose di me che non sai... mi è venuta un'idea, seguimi!- quasi dovette trascinare con forza la ragazza che sembrava decisa a non muoversi, ma alla fine si diressero verso l'uscita.

-Non voglio uscire, potrei incontrarlo.-
-Non puoi continuare a rinchiuderti, sembrerai una codarda.-
-Tanto lo pensano già tutti.- tirò su col naso, Harry azzardò
-Va bene, allora facciamo così: ti coprirò gli occhi per tutto il tragitto così che non correrai il rischio di vederlo.- Giulia sorrise e poi fece cenno di sì con la testa.
Quando potè riaprire gli occhi ci mise un po' a capire che Harry l'aveva portata da Hagrid, ma non capiva il perché fino a che  il prescelto le fece notare che c'era un'animale grande poco più di un cavallo legato ad una albero là di fronte, Fierobecco l'ippogrifo;
-Cosa ci facciamo qui?- domandò lei mentre si avvicinavano all'animale, le quali ali si facevano più grandi ad ogni passo
-Ti piace volare?- gli chiese Harry, Giulia capì quali erano le sue intenzioni e provò a fargli cambiare idea ma nonostante tutti i suoi sforzi si ritrovò in cielo, sopra la groppa di una fantastica bestia che sorvolava il limpido lago, si teneva forte a Harry seduto davanti, le sue mani le avvolgevano la vita, il volto appoggiato contro la schiena del ragazzo e i capelli che danzavano col vento, l'ippogrifo sfiorò l'acqua con la punta della zampa e Giulia fece lo stesso, si accasciò, attenta a non perdere l'equilibrio, e toccò l'acqua gelata, tirò un urlo di libertà, un sorriso a trentadue denti le copriva la faccia e l'aria che le invadeva i polmoni era pura.

Appena rimise piede a terra non riusciva a stare ferma, si era rigenerata, era felice e spensierata ed era con l'unica persona che desiderava avere vicino.
Erano sulla riva del lago quando, presa da una vena di coraggio, si avvicinò al ragazzo che stava accarezzando Fierobecco, gli avvolse il volto nelle proprie mani e poggiò le sue labbra su quelle di Harry, erano umide e morbide, lui la strinse in vita mentre le loro lingue si incontrarono e prima di staccarsi il ragazzo gli stampò un'altro bacio sulle labbra carnose, dopodiché sul volto di tutti e due comparve un sorriso imbarazzato che si trasformò in una risata esilarante.
Rimasero lì abbracciati fino al tramonto, a guardare le acque cristalline del lago, l'una avvolta nelle braccia dell'altro con l'ippogrifo che si rotolava nell'erba.

Not all slytherins are evilDove le storie prendono vita. Scoprilo ora