Not all slytherins are evil

Capitolo 10 - la punizione

Giulia e Draco parlarono per tutto il resto della mattinata e gran parte del pomeriggio, avevano tante cose da raccontarsi
-Comunque credo di piacere ad Astoria.-
-Wow, ma è una grande notizia.-
-Si, lo so.- iniziarono a ridere come non facevano da tanto -E a te come va con lo sfregiato?-
-Non mi lamento.-
-Fallo uscire con noi qualche volta, così avremmo un sacco di opportunità per prenderlo in giro!- Giulia gli tirò uno schiaffetto dietro la testa
-Scherzo, sto scherzando.- disse Draco divertito
-Tra poco dovrei uscire perché Harry vuole che ci sia mentre parlerà con Ron.-
-Cerca di non fare troppo tardi però, voglio esserci quando ti arriverà la lettera della punizione.-
-Smettila Draco.- sorrisero, da quel giorno Giulia sarebbe tornata ad uscire con gli altri serpeverde che aveva abbandonato per allontanarsi da Draco, ci sarebbe stata Pansy, Blaise, Astoria, Draco, Goyle e tanti altri con cui Giulia non parlava da tempo, era eccitatissima di tornare nel suo vecchio gruppo e ancor di più per aver ritrovato Draco.

Appena mise piede fuori dalla porta d'ingresso avvistò Harry, Ron e Hermione seduti all'estremità del lungo tavolo di legno, affiancati da altri ragazzi che stavano studiando, Harry gli fece un gesto con la mano invitandola ad avvicinarsi e lei andò, si sedette accanto al suo ragazzo e guardò Ron, era furioso e Hermione stava cercando di tranquillizzarlo
-Quindi state insieme?- chiese il rosso
-Non volevamo che lo scoprissi così.- confessò Harry
-Beh, per fortuna che l'ho scoperto così altrimenti tu non me lo avresti mai detto, ho mi sbaglio, AMICO?- sottolineò l'ultima parola, Giulia si intromise
-Voleva dirtelo ma non ha trovato il coraggio, non voleva perderti...- e, avvicinandosi a Ron continuò -...e poi, che resti tra noi, è riuscito a sconfiggere mio padre e non riesce a dire al suo migliore amico che è fidanzato.- così dicendo alzò gli occhi al cielo, Ron accennò ad un sorriso e poi disse
-In effetti hai ragione, insomma quando mi sono messo con Hermione è stata la prima persona a cui l'ho detto.- Giulia per assecondarlo rispose
-Io se fossi in te non lo perdonerei.- risero entrambi
-Ma cosa vi state dicendo?- chiese Hermione, i due si girarono contemporaneamente, Ron si alzò e andò ad abbracciare Harry che rimase incredulo, Hermione si rivolse a Giulia
-Si può sapere che gli hai detto, come hai fatto!?- c'era un tono divertito nella sua voce
-È un segreto.- disse Giulia, si alzò, fece l'occhiolino a Ron che sorrise e salutò Harry con un bacio, era la prima volta che lo facevano in pubblico e questo rese Giulia ancora più felice di quanto non lo fesse già.
Poi si avviò per raggiungere Draco e gli altri sotto il grande albero che, vide quando fu abbastanza vicina, stavano provando a studiare, salutò Pansy e andò ad abbracciare Draco
-Com'è andata?- chiese il biondo
-Alla grande.- era passato tanto tempo dall'ultima volta che provava quella sensazione di tranquillità, tutto ciò che contava era proprio intorno a lei e si sentiva felice.

Era sabato mattina, mancava sempre meno agli esami e Harry, Giulia e Cho erano intrappolati nella serra di erbologia ad aiutare la professoressa Sprout a mettere in ordine tutte le piante, erano lì già da qualche ora e Giulia era esausta, la McGranitt si era proprio impegnata per dargli quella punizione così stancante, mantre versava della terra in un vaso ripeteva tra se e se alcuni argomenti di trasfigurazione per tenersi allenata.
Si sentì chiamare e girandosi si trovò Cho che stava tenendo a bada una piantina, Harry era di spalle
-Ehm, Giulia... io, mi dispiace...- disse la corvonero, Giulia non sapeva come reagire ma non ce ne fu bisogno perché a continuare fu Cho
-...non avrei dovuto farlo, ma non sapevo che Harry fosse fidanzato.- Giulia si calmò e disse
-Nessuno lo sapeva... e scusa per quel pugno, soprattutto per l'insulto, ti ringrazio di non averlo detto alla McGranitt.-
-Tranquilla, è il minimo che potessi fare.-
Quando furono liberi di andare erano le quattro di pomeriggio e Giulia non perse tempo per gettarsi sui libri.
La punizione peggiore che avesse mai scontato!