Capitolo 11 - M.A.G.O.

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Giulia, come tutto il resto degli studenti dell'ultimo anno, era agitatissima poiché il giorno seguente sarebbe cominciata la dura settimana degli esami, ogni giorno una materia diversa e per ognuna, esame scritto la mattina e pratico il pomeriggio.
In tutta la scuola si percepiva la tensione, anche gli alunni del quinto anno avrebbero conseguito agli esami quella stessa settimana per prendere il G.U.F.O., Giulia era molto in ansia soprattutto per gli esami teorici, da sempre era stata notevolmente più brava nelle prove pratiche mentre in quelle scritte si faceva suggerire la maggior parte delle cose da Draco.
Mentre era china sui libri in biblioteca si fermò a pensare che molto presto avrebbe lasciato Hogwarts per sempre, non aveva programmato cosa avrebbe fatto dopo, in effetti non si era mai soffermata a pensarci a causa di tutto quello che aveva passato; fu riportata bruscamente alla realtà da Ron, con il quale ultimamente stava legando molto, tanto che un giorno lui gli disse
-Sai, ti sto iniziando a tollerare quasi completamente.-
-Quasi?- chiese Giulia e scoppiarono tutti e due a ridere.
-Che ripassi?- domandò il rosso con voce bassa
-Sempre trasfigurazione, ho un brutto presentimento... la McGranitt mi darà del filo da torcere.-
-Stai tranquilla, non andrai mai peggio di me!- esclamò Ron e spuntò un lieve sorriso sul volto della serpe.
Arrivò la sera e Giulia stava facendo una passeggiata in riva al lago mano nella mano con Harry, la settimana si sarebbe aperta con l'esame di pozioni, materia in qui lei andava abbastanza bene.
-Come ti senti?- fu Harry a parlare, la brezza leggera gli scompigliava i capelli il che lo rendeva ancora più attraente
-Una favola.- mentì Giulia
-Anche io sono parecchio agitato.- concluse il grifone, poi si fermò piazzandosi davanti a lei, avvolse il suo piccolo volto nelle sue mani e disse
-...ma sta tranquilla, andrà tutto per il meglio.- e le scoccò un bacio, lei si fece trasportare e si ritrovarono seduti una sopra l'altro sull'erba bagnata
-Ho un'idea.- disse improvvisamente Harry e così facendo si alzò e iniziò a togliersi i vestiti, Giulia rimase incantata dalla sua pelle
-Cosa stai facendo?-
-È ovvio no, mi faccio un bagno...- rispose il ragazzo mentre si gettava nell'acqua gelata -...su vieni, non farti pregare.- gli urlò da lontano, Giulia pensò che non sarebbe stata una buona idea ma si tuffò ugualmente, arrivò di fianco a Harry e si guardarono, bagnati dall'acqua fino al petto, sotto al chiaro di luna presero a baciarsi.
Quando Giulia tornò in dormitorio trovò Pansy stesa sul letto con il libro di pozioni in mano
-Ciao Pan.-
-Oh... ciao Giu, scusa non ti ho sentita entrare... perché sei così zuppa?- chiese sconvolta
-Harry ha avuto la brillante idea di farsi un bagno al lago... comunque, che hai? Sembri turbata?-
-Ho molta paura per domani, abbiamo l'esame di pozioni e non sono mai stata un granché da quando c'è Lumacorno, il più delle volte copiavo da te e...- Giulia la fermo
-Ok, ora ascoltami... sei una delle più brillanti streghe che conosca e andrai alla grande, credimi, e poi: da quando la tosta Pansy Parkinson si fa spaventare da uno stupido esame!?- Pansy sorrise
-Grazie.- dopodiché Giulia la strinse a se in un caloroso abbraccio.

Era seduta ad aspettare, sarebbe stata la prossima ad essere chiamata per andare a svolgere l'esame pratico di pozioni, quella mattina non era andata tanto male allo scritto, Draco l'aveva aiutata molto, tuttavia non aveva toccato cibo ne a colazione ne a pranzo e temé che sarebbe andata avanti così per tutta la settimana, fu chiamata dal professor Lumacorno che la fece accomodare e, per metterla a suo agio, le chiese cosa ne pensasse del tempo, poi iniziò
-Bene signorina Riddle, stia tranquilla, lei è molto brava nella mia materia quindi credo che...- si interruppe per consultare una pergamena -...non riscontrerà difficoltà nel preparare una felix felicis, e visto che si trova mi parli anche di quest'ultima.-
Giulia prese ad argomentare sulla suddetta pozione mentre andava in cerca degli ingredienti, alla fine il professore la congedò dicendole
-Eccellente, può andare grazie.-
Lei fu molto sollevata, adesso mancavano solo quattro giorni alla fine di quell'incubo.

Not all slytherins are evilDove le storie prendono vita. Scoprilo ora