Epilogo, parte II

351 23 60
                                    

Ben si staccò da Rey per riprendere un po' d'aria.

Oh, sì: quella logorroica della sua ragazza manteneva decisamente le promesse!

Un mugolio di protesta uscito dalle labbra di lei gli fece però capire che non era ancora pienamente soddisfatta.

Nonostante si fossero divertiti nella foresta, mentre tornavano al Falcon.

E poi avessero fatto il bis nella radura, dopo aver recuperato dall'astronave alcune coperte da stendere sull'erba.

"Ben...", mormorò Rey, abbracciandolo di lato. "Ci sono i nostri vestiti sparsi per il sentiero da recuperare e sarebbe anche il caso di fare rapporto alla Resistenza", disse. "Ma prima..."

Scostò le coperte dai corpi nudi di entrambi, posizionandosi a sorpresa sopra di lui.

Ben iniziò a baciarla e quando fu certo che Rey fosse abbastanza distratta ribaltò le posizioni, causando un gridolino di sorpresa e poi una risata nella ragazza.


***


Intanto, da qualche parte nella foresta...


Indumenti maschili e femminili continuavano a spuntare a penzoloni da rami o abbandonati a terra ad intervalli abbastanza regolari lungo quello che apparentemente sembrava un sentiero.

O comunque una traccia, senza alcun dubbio percorsa di recente.

Probabilmente dai proprietari degli abiti che il folto gruppo stava rinvenendo.

E c'erano pochi dubbi anche su chi appartenessero quegli abiti.

"Un perizoma di pizzo nero... non facevo Rey tipo da questo genere di cose", disse fra sé e sé Poe Dameron, raccogliendo da terra quel minuscolo pezzo di stoffa.

"Magari è di Ben", ribatté Finn ridacchiando.

Così presi dalle loro battute, nemmeno si accorsero che il Generale Organa si trovava alle loro spalle.

"Quello è meglio che lo tenga io", disse, facendo sobbalzare di sorpresa - ma anche di timore, sopratutto di timore - i due giovani.

Li fulminò nuovamente con lo sguardo.

"Generale, noi...", mormorarono all'unisono a mo' di scusa.

"Non una parola!", si intromise Han Solo. "Preferireste essere dati un pasto ad un rathtar o divorati lentamente dai porgs? Quegli uccellacci malefici diventano parecchio irritabili e assettati di sangue quando vengono tenuti a digiuno", li minacciò.

Leia tese la mano e Poe fu ben felice di lasciare nelle mani del Generale il perizoma di pizzo nero.

"A pensarci, Ben e Rey hanno avuto un certo ingegno: probabilmente non avevano briciole di pane da lasciare per indicarci la via e si sono dovuti arrangiare con quello che avevano", provò a giustificarsi nuovamente Poe.

Bastò un'occhiata dei suoi superiori per far scappare sia lui che Finn a gambe levate.

Gli ultimi di una lunga serie di sfortunati ribelli che fuggivano in seguito alle minacce della coppia.

Leia si mise a studiare l'indumento che teneva in mano con aria perplessa. "Ti piacerebbe se comprassi anche io qualcosa di simile?", disse a bassa voce avvicinandosi ad Han.

Ci mancò poco che il contrabbandiere inciampasse nei suoi stessi piedi. Probabilmente avrebbe anche risposto alla propria maniera, se quelli che ingenuamente identificò come dei lamenti di dolore non lo avessero distratto.

"Sono loro!", disse, mettendosi meglio in ascolto. "Qualcuno del Primo Ordine deve averli trovati e ora li sta torturando, probabilmente per impossessarsi del Falcon e fuggire dal pianeta! Uomini, come me!", urlò per farsi udire da tutti.

A Leia non sembravano affatto lamenti di dolore, invece. Ma non riuscì a fermare suo marito, ormai scomparso con un nutrito gruppo di ribelli tra il folto fogliame.

E fu così che Han Solo trovò suo figlio con il biscotto inzuppato.

Sì, proprio così.

Con il biscotto inzuppato era stato il termine che aveva usato nella prima ed unica lezione di educazione sessuale che aveva provato ad impartire al figlio.

Inutile dire che la lezione si era bruscamente interrotta dopo l'utilizzo di suddetta metafora.

Ben e Rey, nudi ed avvinghiati, si accorsero solo una volta davanti a loro che ormai non erano più soli in quella radura.

La ragazza fu la prima a reagire, scostando Ben di dosso e coprendosi in fretta con le coperte. L'altro, più lento di comprendonio - specialmente quando impegnato in certe questioni -, impiegò più tempo a capire cosa stesse succedendo.

Troppi occhi fin troppo conosciuti li stavano osservando.

"Papà?", disse confuso. "E voi, cosa diamine ci fate tutti voi qui?", domandò riferito a tutti quanti.

Se la Forza gli avesse dato la possibilità di smaterializzarsi, in quel momento lo avrebbe di certo fatto.

Fortuna che si erano ripromessi di mantenere la loro relazione segreta!

Ora non solo l'intera Resistenza ne era a conoscenza, ma erano pure stati scoperti in flagrante.

Sia Ben che Rey in quel momento avevano i volti più rossi dei capelli di Hux.

Ma la vergogna non fu nulla in confronto a ciò che avvenne pochi istanti dopo.

Leia arrivò sulla scena del misfatto trafelata, con il respiro corto per la corsa. Osservò con occhi attenti prima Han, più immobile di quella volta che era stato congelato nella carbonite - non aveva nemmeno detto una sola parola riguardante il suo prezioso Millenium Falcon. Miracolo! -, poi guardò i due ragazzi, i quali fecero di tutto per cercare di imbozzolarsi ancora di più nelle coperte.

Un sorriso radioso comparve sul volto del Generale. "Questa è la volta buona che mi arriva un nipotino, vero?", domandò.


E quella doveva essere una noiosissima giornata uguale a tutte le altre?

Per Ben e Rey non era affatto così: quella era la peggior giornata della loro vita!


"La peggior giornata della loro vita fino a quel giorno", avrebbe voluto aggiungere la sfiga, che su tanta parte di quegli eventi aveva influito.

Tutto nella normaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora