Capitolo 2.

875 50 5
                                    

Harry continuava a fissare il biondo, senza sapere il perché, non riusciva a distogliere lo sguardo.
Al contrario Draco, non stava provando le stesse emozioni, lo guardava però con aria di sfida.
Harry riuscì a tornare alla realtà grazie alla sua amica, che da sotto il tavolo gli diede un calcio sulla gamba.
Il Sig. Weasley si alzò e fissando Lucius Malfoy gli consegnò dei fogli: "Ecco Lucius. Questi sono i documenti che hai chiesto, non so perché li vuoi e non so a che ti servano, ma ho letto i nomi dei genitori: li conosco, non azzardati a far loro del male, men che meno di togliere la bacchetta alla figlia solo perché è mezzosangue, non ti permetterò di rovinare le vite di tutti questi poveri ragazzi! " senza pensarci indicò Hermione, d'istinto.
La ragazza trattenne le lacrime, e Ron la portò via, rivolgendo uno sguardo pieno d'odio ai Malfoy, e uno pieno di rimprovero verso il padre, che subito corse verso Hermione per scusarsi, ma lei fece un segno per dire che era tutto ok.
Harry non sapeva come agire: voleva fare del male al padre del biondo, ma non aveva detto a nessuno che lo aveva riconosciuto nel cimitero quella sera.
Rivolse uno sguardo a Draco e quasi gli sembrò che il Serpeverde fosse dispiaciuto, come se tutto ciò che Arthur avesse sospettato fosse vero: Lucius Malfoy voleva farlo, voleva togliere le bacchette a tutti i mezzosangue, perché ovviamente li riteneva incapaci e non degni di studiare magia.
Harry guardò Sirius e subito capì che era stato Voldemort ad ordinarglielo, e capì anche di cosa stesse parlando prima con il Sig. Weasley. Dovevano fermarli, dovevano combattere.
Harry corse in direzione della cucina, dove Ron aveva allontanato Hermione, ma qualcuno prese il suo braccio e lo portò nello sgabuzzino: "Ascoltami bene Potter, io so che hai capito cosa vuole fare mio padre, ma non metterti in mezzo, lo dico per te, finireste male, tutti quanti, tu e i tuoi stupidi amici!" Harry era fermo, davanti a quei bellissimi occhi grigi che gli stavano mettendo l'anima sotto sopra, era incantato: "Potter mi hai sentito?! "
"Oh, si scusami io...emh, perché ti importa di me, cosa te ne frega se rischio di morire?!"
"Io... Io ho le mie ragioni" disse draco abbassando lo sguardo. Harry lo guardava, lo guardava e lo desiderava, si morse il labbro: "Non, non mi provocare Potter!"
Draco lo sbattè contro il muro e lo bloccò con una mano sopra la spalla, lo guardò intensamente negli occhi e se ne andò.
Harry era sconvolto e non capiva cosa gli stesse succedendo: *Perché ho avuto il pensiero di volerlo baciare, io non sono gay, e per lo più non sono innamorato di Malfoy, è un mio nemico! Che mi sta succedendo?!* pensò il ragazzo con le mani tra i capelli.
Uscì dallo sgabuzzino, per andare dai suoi amici, ma prima sentì la voce di Lucius che disse: "Potter! Non azzardati ad intrometterti in questa storia, non sono affari tuoi! Immagino che Draco te l'abbia già detto prima" disse, indicando lo sgabuzzino.
Il biondo lo guardò in segno di supplica e si smaterializzó insieme al padre e all'elfo.
Harry andò da Ron ed Hermione, che stavano ridendo e scherzando: *Ron è riuscito a tranquillizarla* pensò e corse per abbracciarla.

Due giorni dopo si trovavano davanti all' Hogwarts Express, pronti per un altro anno, un anno che avrebbe rivoluzionato la vita di Harry Potter.

*Angolo autrice*
Bella raga, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e se vi va commentate e stellinate!
Tra poco inizieranno gli scleri, tra baci e cose varie, vi avverto😂
Ciauuuuuuuu⚡🦁🐍

Il diario dei segreti //Drarry❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora