Capitolo 18.

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I ragazzi entrarono quatti quatti per non farsi sentire e tra un ascensore e l'altro, si ritrovarono davanti alla stanza delle Profezie. Prima di entrare Draco trattenne Harry e gli disse: "Questa notte io starò dalla tua parte, sappilo. Ma i miei parenti e mio padre saranno presenti, quindi qualunque cosa mi accada o qualunque cosa mio padre voglia fare vedendomi con te... Tu non cercare di salvarmi, pensa a Sirius e ai tuoi amici... Io me la caverò, d'accordo?"
"Draco... Non ti lascerei mai da solo, e farò il possibile per salvare tutti quanti: non temere."
Malfoy gli sorrise e dopodiché entrò in quell'enorme stanza.
C'erano milioni di profezie ma Harry notò solo la sua, posata su uno scaffale, tutta sola. La prese in mano. La guardó. Una voce iniziò a parlare, spiegando ciò che Draco gli aveva già riferito il giorno di Natale.
"È quella... Harry l'abbiamo trovata. Andiamo a cercare Sirius e andiamocene da questo posto." suggerì Hermione.
Improvvisamente però una figura apparve nell'ombra e incamminandosi verso i ragazzi si rivelò essere Lucius Malfoy.
"Potter! Che piacere incontrarti di nuovo! Vedo che hai trovato la tua profezia, ma ecco... Sarà più al sicuro con me, fidati... La proteggerò dall'Oscuro Signore e non gli accadrà nulla. Devi solo darla a me."
"Non ascoltarlo Harry!" urlò Draco spostandosi davanti al suo ragazzo in segno di protezione.
"Draco figlio mio! Che ci fai qui? E soprattutto che ci fai con Potter?!"
"Non hai il diritto di saperlo padre!"
"Andiamo Draco, prendi la profezia... Come ti ha detto tua zia"
"Giammai!"
Il biondo puntò la bacchetta verso suo padre per disarmarlo, ma altri tre mangiamorte apparvero dietro Lucius, tra cui anche Bellatrix.
Hermione lanciò uno Stupeficium verso la strega e così iniziarono a combattere. La stanza era illuminata dagli incantesimi che ognuno di loro lanciava al secondo, quando dallo scaffale più in alto caddero varie profezie, provocando un effetto a catena. I ragazzi furono costretti a fuggire da quel terremoto di profezie, finché arrivarono alla porta della stanza e tutto divenne buio.
Draco e Harry erano da soli su una specie di piattaforma in pietra.
Mano a mano che la luce si faceva più potente, i due ragazzi iniziarono a vedere i mangiamorte con i loro amici in ostaggio.
Lucius apparve davanti al Grifondoro dicendo: "Non puoi sconfiggerci Potter, e se vorrai salvare i tuoi amici dovrai darmi quella profezia, tutto qui..."
"Non farlo Harry!" urlò Neville tra le braccia di Bellatrix che lo stringeva forte per non farlo scappare.
"Shhh" lo zittí lei.
"Expelliarmus!" Harry si girò e vide Sirius, che aveva disarmato Lucius.
"Sirius!"
Corse verso di lui e lo abbracciò.
"Sto bene figliolo, sto bene. Ora però non abbiamo tempo per questo, dobbiamo salvare i tuoi amici."
Improvvisamente tante lucine apparvero sulla piattaforma, rivelando i volti di Tonks, Lupin Malocchio e tutti i membri dell'ordine della Fenice, venuti in loro aiuto.
I Mangiamorte liberarono gli amici del moto per attaccare i nuovi arrivati, mentre Harry, Sirius e Draco combattevano contro Lucius.
"Stupeficium!"
"Expelliarmus"
"Protego!"
Harry si fiondò verso Sirius per parargli un colpo e questo esclamò:
"Bel colpo James!"
Harry non capì subito, ma poco dopo intuì che lo aveva chiamato con il nome di suo padre, così sorrise.
Ma quel sorriso si sarebbe spento molto presto, quando Bellatrix comparve su un pilastro di pietra e urlò: "AVADA KEDAVRA!!!"
L'incanto aveva colpito Sirius, che diede il suo ultimo sguardo ad Harry per poi dissolversi nella nebbia dell'arco di pietra.

Silenzio.

Harry non sentiva più nulla, si mise a urlare con le lacrime agli occhi:
"Nooooooooo!!! Sirius!"
Draco lo prese tra le sue braccia e gli baciò la guancia, trattenedolo da quel dolore. Anche lui si mise a piangere, finché suo padre non lo fece trletrasportare da lui e lo prese per i capelli:
"Dì addio al tuo Harry Potter"
"Mi dispiace Harry.. Troverò un modo per tornare da te, te lo prometto"
"Draco!!!! Nooo!"
E quella che prima era la voce del suo amato, si trasformò in un sussurro che piano piano scomparve nell'aria.
Harry era distrutto. Gli tremava tutto, non riusciva a stare in piedi, ma ebbe la forza di rincorrere quella bastarda di Bellatrix che continuava ad urlare: "Ho ucciso Sirius Black! Ahahaha! Vieni a prendermi!"



*Angolo autrice *
Ciao! Scusate per l'orario!
È stato straziante scrivere questo capitolo, davvero. Non so come abbia fatto la Rowling ad inventarsi tutto questo dolore, ma ok.
Volevo ringraziarvi per le stelline e i commenti che lasciate nei capitoli!
E anche per le letture, quasi 500!!!
Grazie davvero ❤️

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