Passai le seguenti due settimane,precisamente dalle 7:00 alle 19:00 con vari intervalli per la "merenda",a leggere quel grande e vecchio libro insieme ad Alex che secondo mio padre doveva aiutarmi a "controlare meglio il mio potere".
In effetti qualcosa era migliorato, non sentivo più il bisogno di incendiare ogni cosa che vedevo,questo succedeva solamente quando qualcosa mi dava particolarmente fastidio.
In quel libro c'erano scritti anche alcuni trucchi sulla manipolazione della mente che imparai con molta facilità.
Quella era la mia specialità.
Poi imparai anche a controllare i 4 elementi,a creare oggetti utilizzando il fuoco e a usare l'acqua per scopi curativi...
4 settimane dopo...
Finalmente tornai a scuola.
Ormai avevo imparato ogni tecnica del libro e avevo finalmente ottenuto a pieno il controllo sui miei poteri.
Appena entrai in classe Manuel corse verso di me e mi dette un forte abbraccio.
-Non mi brucerai vivo vero?-disse ironicamente.
-Mh può darsi-dissi facendo comparire un sorriso sulle mie labbra.
Ci andammo a sedere...
PASSARONO TRE NOIOSE ORE DI LEZIONE...-Finalmente si va in laboratorio!-esclamai ormai stufa di stare seduta su quello stupido banco.
Il "Laboratorio" era una zona all'aperto circondata da una barriera protettiva così che noi potessimo usare i nostri poteri senza provocare danni all'esterno. Li potevamo esercitarci e imparare cose nuove sui nostri poteri,anche se io sapevo già tutto.
Ci dividemmo in gruppi di tre alunni.
Io ero con Alex e Manuel.
Creammo un piccolo vortice da cui uscivano degli uccellini di fuoco che nel momento in cui incominciavano a volare si trasformavano in petali di rose neri.
Era uno spettacolo magnifico.
Ad un tratto ebbi una visione e caddi a terra come se fossi svenuta.
Nella visione c'eravamo io e mio padre. Eravamo in un piccolo bosco non lontano da casa nostra. Mio padre mi stava insegnando a cacciare. Camminavamo piano,per evitare che le foglie secche cadute a contatto con i nostri passi spaventassero le nostre "prede".
Ad un tratto spuntò Max da dietro un albero.
Non poteva farsi vedere,c'era mio padre. Se l'avesse visto non sarebbe stato più un segreto!
Dovevo fare qualcosa. Dovevo avvisarlo!-Max,nasconditi c'è mio padre-
Ma lui faceva finta di non sentire e si avvicinava con uno sguardo minaccioso.
Io istintivamente mi trasformai e cercai di tenere il più lontano possibile mio padre.
Max si avvicinava sempre di più.
Quando fummo a pochi metri di distanza l'uno dall'altra successe qualcosa di strano.
La sua pelle si aprì e cadde a terra liberando un mostro.
Aveva il volto scuro,il corpo magro e slanciato avvolto da un mantello nero e teneva fra le mani delle catene lunghissime.
Cercava in tutti i modi di prendermi e portarmi via ma io mi difesi in tempo provando a bruciarlo ma lui non c'era già più.
Poi...mi svegliai.
Avevo tutti gli occhi dei miei amici addosso.
Amici:Tutto bene?....come stai?.....che ti è successo?-mi domandavano.
Io ignorai quelle domande e chiamai Alex.
-Ho bisogno che mi riporti a casa. Subito!-
Scappammo sotto il naso di tutti e corremmo al castello.
Cercai allarmata mio padre perché sapevo che quella visione aveva un significato molto importante.
Non era da sottovalutare.
Chi era quell'uomo e cosa centrava con Max?..
Avevo troppe domande..
Raggiunsi lo studio di mio padre.
-Papà smentì di fare quello che stai facendo e ascoltami!-dissi con tono autoritario.
Lui chiuse il computer e rizzò le orecchie per ascoltarmi.
Mi misi a camminare avanti e indientro gesticolando con le mani.
-Ho avuto una visione,eravamo a caccia io e te in un bosco quando all'improvviso spuntò un essere...non so nemmeno io cos'era esattamente comunque aveva il volto scuro,il corpo magro e slanciato avvolto da un mantello nero e teneva fra le mani delle catene lunghissime,cercava di prendermi e di portarmi con se ma io cercai di bruciarlo e quando le fiamme svanirono,con loro anche lui era scomparso-
Papà mi guardò spalancando gli occhi e la bocca,poi si avvicinò a me stringendo i pugni e i denti.
-Vedi Cath "quell'essere" era tuo fratello-
~Spazio autrice~
Mi scuso per il ritardo.
Com'è il capitolo?
Votate e commentate ^_^

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Cathrin Smith.
VampireQualcosa sembrava non andasse bene nella mia vita, non mi sentivo come le altre ragazze ma mia madre e il mio fratellino non sembravano farci caso. Mi sentivo come una nota sbagliata nel bel mezzo di un'esecuzione pianistica. Ecco, un errore. Un qua...