Capitolo 7

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Harry's Pov
È passata una settimana da quando Louis mi ha detto quella cosa, che gli importava di me...la questione è che ancora non capisco come...
In ogni caso, è stata una settimana abbastanza tranquilla, forse è perchè non ho mostrato i denti come al solito...
Va bene. Lo ammetto, un pò li ho mostrati...è che non voglio abbassare l guardia. Capito?
Sono ancora sconvolto per il fatto che il mio ex-insegnante è stato sostituito.
Sconvolto...!
La settimana scorsa, nell'ultima lezione, ho provato molte scale e aperggi ma...come pensavo non li ho eseguiti benissimo come immaginavo e non so perchè.
Louis ha detto di non preoccuparmi perchè sarei migliorato solo se mi fossi rilassato come si deve e se non avessi pensato di fare le cose precise e perfette come mi impongo sempre.
Che razza di aiuto o di consiglio è mai questo?
Comunque questa cosa è odiosa dato che io di solito so fare molto di più.
Molto molto di più.
E mentre penso a tutto questo, guardando fuori dalla finestra e incantato a sentire gli uccellini (si gli uccellini ;) )sento un urlo familiare.
<<Harryyy!!!>> grida mia madre a gran voce.
<<Harryy! Vieni a darmi una manooo!>> continua.
<<Em...vengo mamma!>> rispondo gridando anch'io.
Cavoli, mi è venuta già mal di gola urlando solo quello.
Ecco perchè non mi piace sprecare fiato e voce per questioni irrilevanti e stupide.
Forse è per questo che non suono strumenti a fiato...
Okey, immagino che mia madre stia trafficando con il computer e sia in difficoltà ma non mi va lo stesso di continuare a gridare.
<<Harryyyy!!>> continua a gridare mamma.
<<Vengoo>> rispondo con tono normale anche se so che non può ancora sentirmi.
Arrivo da lei in cinque secondi e neanche il tempo di replicare che assume già la sua aria di rimprovero.
<<Harry! Ti ho chiamato 50 volte! Per essere un violinista sei piuttosto sordo!>> mi rimprovera.
<<Fidati mamma, se fossi sordo avrei già ammazzato tutti suonando il violino anni fa>> rispondo con tono ironico.
<<E poi non saprei nemmeno accordarlo>> continuo vantandomi.
<<Harry, tu non sai accordare il violino>> risponde con aria accigliata e divertita.
<<Ma cosa..sí che lo so accordare!>> replico con un accenno di rabbia.
<<No Harry, l'ultima volta che ne ho parlato con il tuo ex-maestro, mi disse che avevi ancora parecchie lacune e cose da migliorare.
Per questo dovevi e devi sempre usare l'accordatore finchè non impari bene>> sorride divertita mia madre.
Sbuffo alla sua fermazione dato che ha detto solo la pura, nauseante realtà.
Okey, forse non lo so ancora fare bene ma mi manca pochissimo. Poco...meglio.

<<Comunque, ti ho chiamato perchè mi aiutassi a sistemare i nuovi piatti di porcellana che ci ha regalato tua zia Mary>> sorride mia madre prendendo dei piatti color bianco slavato, da una scatola.
<<Adesso salgo sulla sedia e tu passameli mentre li sistemo mella credenza. E mi raccomando Harry. Non farli cadere. O sfiorare il pavimento. Per nessuna ragione al mondo, intesi?>> chiede con tono militare.
Intanto io mi chiedo perchè abbiamo una credenza piazzata cosí in alto.
<<Ehm...okey, ma sono solo dei piatti.>> rispondo con tono mezzo divertito.
<<No Harry, sono i piatti, che ci ha regalato la zia Mary e sai che lei adora fare regali preziosi, molto delicati e di buon valore>> finisce sorridendo.
Ma sono solo dei piatti.
Mi rassegno e inizio a passarglieli.
Sono ognuno di diversa grandezza e peso.
All'improvviso ne prendo uno color azzuro fantasma e inizio a passarglielo ma mi blocco.
Cavoli, pesa questo piattino però eh!
Lo sollevo con leggerezza ed estrema fatica finchè mamma lo afferra.
Oh, no.
Mamma per sbaglio manca la presa e fa scivolare il piatto.
Ma grazie ai miei riflessi di una tigra(non è vero ho avuto solo fortuna)mi piego in tempo sulle ginocchia e lo afferro. "Afferro" in un certo senso.
Senza rendermene conto, volto velocemente il braccio e il piatto mi colpisce una parte vicino al posso e...PORCA MISERIA CHE MALE!
Ma prima di pensare al dolore e imprecare come se non ci fosse un domani, il mio povero polso riesce a fermare un pò la caduta da permettere al mio altro braccio di afferare il piatto saldamente.

The Violin Teacher (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora