il suono della mia sveglia riecheggiò nella stanza, allora con molta nonchalance presi quel fottuto aggeggiò e la buttai fuori dal balcone, finalmente aggiungerei.
Non mi curai molto della fine che fece fin quando non sentii una voce maschile imprecare.
"MA CHE CAZZO"
Mi alzai di scatto dal letto e senza curarmi delle mie condizioni mi precipitai in terrazzo.Trovai dall'altro lato della staccionata un ragazzo a petto nudo che si stava massaggiando un punto arrossato della schiena , con delle espressioni doloranti in viso.
Poi l'arma del delitto, la mia insopportabile sveglia giallo ocra che ogni mattina mi rompeva i coglioni scaraventata e rotta per terra.
Provai qualche secondo di appagamento prima di soffermarmi sulla figura imponente dinanzi a me.Osservai quello che doveva essere il mio vicino di casa , molto alto , circa trenta o quaranta centimetri in più di me.
Palestrato, senza ombra di dubbio e con due occhioni marrone-oro giganteschi.
Notai anche meglio i lineamenti , erano molto marcati e si vedeva un filo di barba adolescenziale e infine mi colpì la capigliatura alla "Di Caprio".
I capelli in effetti erano bellissimi , lunghi al punto giusto e castano chiari.
Indossava solo un paio di ciabatte e dei pantaloni sportivi neri.Sentii le guance diventare rosse.
Iniziò a fissarmi incazzato e per sfuggire al suo sguardo mortale corsi dentro.
Andai in bagno dopo lo spiacevole incidente, mi preparai un bagno caldo e misi la mia playlist chill.
Dopo aver finito il piccolo momento di paradiso della giornata mi avvolsi in un asciugamano e mi diressi verso camera mia senza fare rumore per cercare di non svegliare mia madre.
Quello sarebbe stato il mio primo giorno di scuola quindi decisi di indossare dei jeans bianchi, una canottiera ricamata verde, una felpa con la zip grigia e le mie adorate air force 1.
Non feci neanche colazione e mi diressi subito verso l'uscita, ma prima lasciai un bigliettino a mia mamma per avvisarla che stavo uscendo.
Mentre mi incamminavo verso la fermata del autobus venni quasi investita da un'auto, guardando meglio mi accorsi che la guida il tizio di sta mattina.
"STAI ATTENTA A DOVE VAI bambi"mi disse
"IO DOVREI STARE ATTENTA A DOVE VADO? TI RICORDO CHE ERI TU QUELLO CHE ANDAVA A 70 km ORARI VICINO ALLE STRISCE PEDONALI"risposi alterata.
"Ciclo?"
"Almeno quello io c'e l'ho una volta al mese, tu sei coglione tutto l'anno"
Detto questo si allontanò dopo avermi fatto un sorriso falsissimo accompagnato da un dito medio.
STAI LEGGENDO
Un balcone in due | 𝕃𝕠𝕦𝕚𝕤 ℙ𝕒𝕣𝕥𝕣𝕚𝕕𝕘𝕖 ✨
FanfictionDanielle , una ragazza con un brutto passato alle spalle , si trasferirà insieme alla madre , dopo la morte del padre nella città dei sogni , LA. Andrà a vivere nella vecchia Villa dei nonni , proprio nella casa accanto a quella di Louis Partridge...