Giorno 1 (prima parte)

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Ore 17:42,
"Per l'ennesima volta ho rilitigato con lei. Sembra ci sia qualcosa che ci attira a litigare. È tutto il giorno che sto male, eppure lei non se ne accorge. È troppo presa da altro."

Parliamo un po' di me.sono alto, magro, ho i capelli mediamente lunghi e marroni, molto arruffati e estremamente ribelli, sembra quasi che ce l'abbiano a morte con me, dopo 2 giorni sono di nuovo unti e mi tocca rilavarli. Penso sia colpa delle troppe docce fatte a canottaggio, d'altronde, lavandoli ogni giorno, alla fine si abituano a quello. La mia vita è filata tutta liscia fino al trasferimento. Abitavo a Firenze prima, ora mi sono trasferito a Fibbiana, un piccolo e calmo paesino nel comune di Montelupo fiorentino, accanto Empoli. Non ho molti ricordi della mia infanzia prima del trasloco, solo immagine sbiadite e ricordi. Però, una volta travestito qua, oh si, da qui mi ricordo ogni cosa. L'inferno è stato per me quaggiù. L'ultimo anno di materna, fu l'ultimo anno di innocenza. Dalla prima elementare, la mia vita incomincio a accumulare peso. Già. Proprio così. Ho passato l'intera elementari a subire la pazzia di una maestra di matematica disturbata, il bullismo della maggior parte dei ragazzi di classe mia, e l'odio di molte mie compagne. La cosa principale fu Federico, un ragazzo cicciottello che pensava di essere simpatico, facendo lo scemo e rompendomi le scatole. Poi ci fu il trio della morte, Lorenzo, Cosimo e Francesco. Lorenzo era il preferito della classe, tutti i miei compagni volevano giocare con lui, e le mie compagne erano affascinate da lui. Cosimo e Francesco erano come le sue guardie, fisso dietro. D'altronde, stare al tavolo con Lorenzo era il top, quindi c'era come un turno. Una volta, Cosimo mi fece dopo essermi lamentato di non stare mai al tavolo con lui: "avevi a stare con lui alla materna, visto che ne avevi l'occasione". Queste parole saranno indelebili nella mia mente, da allora, non mi importai più di lui, mi tocco crescere prima...
Da parte delle ragazze, fu quando smisi da andare dietro al modello di classe, che iniziarono ad odiarmi. Bianca, una bambina con i capelli castani a caschetto allora, mi odiava più di tutte. Non ho mai saputo perché, so solo che mi odiava a prescindere. Poi c'era Giulia, colei che poi alle medie scoprii che gli piacevo. Capendo anche perché mi era fissa addosso a rompermi le scatole. Valentina, martina, vittoria e Vanessa invece me le portai con me anche alle medie. Invece Elisa, la ragazza che mi piaceva, cambio scuola in 3 media per i problemi con la maestra di matematica. Allora avevo anche io un miglior amico, si chiamava Enrico, era cinese, si, ma pur essendo diverso fisicamente da me, eravamo uguali dentro. Ci piaceva costruire cose, amavamo trascorrere giornate a giocare al gemboy e a fare sempre qualcosa di nuovo, scoprire cose nuove. La nostra amicizia fu interrotta da un trasloco in Veneto dei suoi, ma fortunatamente 2 anni fa, ci siamo ritrovati su Facebook, e siamo rimasti di nuovo in contatto. A Facebook devo molto come niente, mi ha portato a gioie incredibile, come a problemi con ragazzi della mia scuola.
Medie
Beh, la prima media si sa, cambiamento radicale, dal non studio allo studio, nuova gente. Si. Beeeehhh, diciamo che le medie sono state una buona cosa/cattiva cosa. Lo ammetto, in prima media mi sono divertito molto, nuove amicizie e tutto. In seconda, si incomincio a complicare la cosa, incominciai a essere considerato uno sfigato, a essere un po messo da parte, ad essere preso in giro da quelli più grandi ecc. Ma non fu questo a rendere impossibile la seconda media. Tutto venne reso vano a causa di un ragazzo di colore. Di cui allora pensava di essere lui il grande, ma poi con l'arrivare della terza media mi tocco tirare fuori le palle. Ritornando a noi, questo ragazzo, Leonardo, si prese gioco di me offendendomi alle spalle e tramite il suo "bis cugino" che era in classe nostra. La terza, beh, chi ne ha più ne metta. Vi avevo parlato del mio miglior amico? Penso di no. Sappiate che con l'addio di Enrico, il mio miglior amico divento Cosimo, un ragazzo che abita accanto a me. Ma come posso bene dire, non gliene importò molto, perché a fine prima media, decisi di non aver mai più miglior amici dopo di lui. Comunque, la terza media beh, possiamo definirlo l'anno più incasinato della mia vita.

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