parte 4

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Ero da solo in quello stretto sgabuzzino con lui. Il mio imbarazzo salì alle stelle e cercavo un tutti i modi di cominciare una conversazione che facesse diventare il tutto meno imbarazzante, ma niente. Non mi veniva niente. Prima che avessi il tempo di dire qualcosa Kuroo disse:"Yakkun è come se fosse la mamma del gruppo non ci fare troppo caso. È molto disponibile, responsabile e gentile. È il libero della squadra ed è un po' irascibile. Nonostante ciò va d'accordo con tutti, e tutti gli chiedono aiuto se hanno bisogno. Sentiti libero di fare lo stesso. Ma...." Era cambiato da com'era quando si era messo a ridere, sembrava, imbarazzato e per uno che dava l'impressione di essere il più estroverso del mondo era dire tanto. "Ma?" "Non dire niente sulla sua altezza" disse quella frase con una voce che assomiglia a  quella di una copia tarocca del conte Dracula, ma il suo tentativo di sciogliersi stava riuscendo. Feci un piccolo sorriso e dissi:" Perché?' "Una volta un nostro compagno di squadra, Lev, lo conoscerai tra poco con gli altri, fece una battuta sulla sua altezza e da quel momento è come se fossero nemici di sangue, come cane e gatto...non so se ti conviene provare" "grazie per l'avvertimento... bhe io..." indicai la divisa un po' imbarazzato nel dirlo. "Ah si si, scusa...bhe allora io vado, eeeh...si...ci vediamo in campo." Senza aggiungere altro e imbarazzato allo stesso tempo si girò e si chiuse velocemente la porta alle spalle.

Neanche due secondi dopo rientrò e disse:" Ehm, scusa di nuovo ma devo prendere quello." Indicò un oggetto messo su uno scaffale che era proprio sulla mia testa. Non mi diede neache il tempo di spostarmi che si avvicinò al mobile altissimo, che toccava quasi il soffitto, dietro di me e si slanciò sulle punte. Cercò di prendere in tutti i modi quel oggetto, ma non ci arrivò. Allora si avvicinò di più al mobile e così facendo mi costrinse a posare con le spalle ad esso. Ero in mezzo. Posato con la schiena ad un mobile e con la faccia rivolta verso il petto di un ragazzo altissimo che mi sovrastava. Rimasi immobile ad aspettare che Kuroo riuscisse a prendere quel oggetto ma niente. Allora si avvicinò ancora di più. Era così vicino che un altro millimetro e lo avrei toccato. Il suo petto si gonfiava ad ogni respiro e ogni volta che lo faceva si avvicinava sempre di più alla mia faccia. Emanava calore e odorava di un buon profumo mischiato al sudore. Si era slanciato così tanto che la sua maglia si era un po' sollevata e lasciava scorgere gli addominali del ragazzo. "Preso!" si allontanò da me e disse "scusa, mi serviva questo per gonfiare dei palloni che si stanno sgonfiando." Mi mostrò una specie di mini compressore rosso con una pompa nera e un quadrante rotto. Sorrise, si girò e uscì senza che io potessi aggiungere qualcosa.

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