parte 11

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Mi svegliai con il joystick sulle gambe e con un torcicollo assurdo. Mi sarò addormentato mentre giocavo. Kuroo non era più addormentato sulla mia spalla...non sapevo dove fosse, forse era andato a letto. Presi i vestiti, ormai asciutti, mi preparai ed andai in cucina per vedere se Kuroo si fosse già alzato o no. Diedi da mangiare a Kaida e andai a vedere. "Buongiorno" "Oh buongiorno" "Vuoi un po' di caffè?" "Si grazie" "Tieni..." Kuroo era lì, sveglio e attivo come al solito. Aveva già preparato la colazione e, al contrario del giorno prima, era riuscito a cucinare qualcosina senza bruciare tutto. "Hai visto? Sono uno chef. Potrei andare a fare lo chef in Francia...farei successo e tutti verrebbero ad aclamarmi." "Si si, l'importante è crederci" "sei davvero crudele..." "dove la trovi precisamente tutta questa voglia di parlare la mattina?" "Mangia e stai zitto cretino." Era una mia impressione o io e Kuroo eravamo molto amici? Ci conoscevamo da una settimana o giù di lì, ma ci conportavamo molto apertamente l'uno verso l'altro, ero riuscito ad aprirmi e mi trovavo a mio agio con lui.

Dopo la colazione ci preparammo per andare a scuola. Lasciammo Kaida a casa di Kuroo, sarei andato dopo gli allenamenti a riprenderla, e ci incamminammo verso la scuola.

Il tragitto per arrivare a scuola fu pieno di chiacchiere e risate da parte di Kuroo  io, anche essendomi aperto, ero rimasto con il mio solito carattere un po' più freddo e distaccato ma quello era il mio massimo. Chiacchierammo e arrivammo a scuola in perfetto orario.

La giornata andava avanti normalmente, lezioni, intervallo e poi il fatidico club di pallavolo. Dopo scuola andai a casa di Kuroo con lui per prendere Kaida e portarla a casa da me. Ci aprì la porta la madre di Kuroo. Era una signora alta, magra e spigolosa. Aveva un caschetto nero, gli occhi scurissimi e le labbra sottili e tinte di rosso. "KUROO SPIEGAMI COSA CI FA LÌ QUEL GATTO" "Mamma posso spiegarti ti prego calmati" "IO SONO CALMISSIMA" "Si ok allora perch-....." non poteva andare peggio, ero il terzo incomodo in una litigata madre figlio. Cosa potevo fare? Ma Kuroo non aveva detto nulla alla madre del gatto? Decisi di intervenire. "scusi signora il gatto è il mio, lo riprendo subito e tolgo il disturbo, mi scusi ancora" la signora si girò verso di me con un espressione sorpresa e imbarazzata, quasi come si sei forse accorta di me solo in quel momento. "Oddio scusami, entra pure ti offro qualcosa, puoi fare con calma, il gatto non mi dà fastidio, fai tutto tranquillamente." aveva cambiato tono e modi di fare. Entrai ma non mi fermai a lungo, il tempo di prendere le cose di Kaida e andai via. Chissà come sarebbe continuato il discorso tra la madre di Kuroo e lui. Sembrava una signora gentile e disponibile, forse era solo arrabbiata perché Kuroo non le aveva detto nulla. Non ci pensai più di tanto, arrivai a casa e, dopo aver sistemato le cose di Kaida e averla fatta ambientare alla casa andai a studiare.

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