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Alla fine tutto il gruppo arrivó in ospedale e ora Fabrizio aspettava che il dottore venisse a dirgli le condizioni di sua figlia. Da una porta uscì un ragazzo giovane con un camice bianco che si fermó davanti a loro
- il signor Mobrici? - chiese guardandoli, Fabrizio si avvicinó
-so io, come sta mia figlia? - chiese preoccupato. Il medico lo guardó e lo accompagnó nel suo studio dove lo fece accomodare e solo quando si fu seduto lo guardó in volto
-signor Mobrici, sua figlia è stata stuprata e picchiata molte volte. I lividi sul volto guariranno con il tempo ma quello che mi preoccupa di più sono quelle interne, Zoey ha subito un operazione delicata per la sua età... - Fabrizio non ci stava capendo molto perció fermó il medico per capire meglio
-dottore, ho capito veramente poco di quello che ha detto ma cosa ha fatto a Zoey? Di quale operazione sta parlando? - il dottore lo guardó prima di rispondere
- sua figlia non potrà darle dei nipotini. Lo stupro ha riportato lesioni gravi all' utero e alle ovaie. Abbiamo dovuto asportare per poterla salvare, mi dispiace moltissimo signor Mobrici - il dottore si alzó e uscì dallo studio lasciando Fabrizio sconvolto e incazzato allo stesso tempo.

Un bip insistente sveglió la ragazza che si guardó intorno non riconoscendo subito la stanza in cui si trovava
-ehi, sei sveglia finalmente - una voce catturó la sua attenzione. Zoey si voltó piano e riconobbe il volto di suo fratello e di Niccoló con i suoi amici
-ehi, che ci fate qui? E io come ci sono finita qui? - i ragazzi si guardarono e dopo Francesco guardó la sorella
- speravamo ce lo potessi di te, ti hanno trovato quelli della monnezza a piazza Duomo - rispose lui. In quel momento la porta si aprì e tutta la band entró nella stanza
- buongiorno piccolé, te pare er modo de sparì? Hai fatto pijà un colpo a tu padre - le disse Claudio ridacchiando
- sempre simpatico eh Clà? - lo riprese Fabrizio entrando nella stanza e avvicinandosi alla figlia che salutó con un bacio sulla fronte
-quando possiamo tornare a casa? Non ci voglio più stare qua - si lamentó lei cercando di alzarsi ma Fabrizio la bloccó sul letto
- tocca sta qua pe il momento quinni nun fa la bambina e sta bona - gli disse suo padre guardandola negli occhi
- Zoey... È stato lui, vero? - la ragazza chiuse gli occhi mentre le lacrime iniziarono a bagnargli le guance ma non rispose
- Zoey, te lo chiedo per l'ultima volta, è stato lui, vero? - la ragazza sapeva che se suo padre usava l'italiano e non il romano per parlare la situazione era veramente critica
- Zoey... ME sto a incazzà e tu o' sai che nun è mai na bella cosa quanno me incazzo... Dimme se è stato lui e io gli faró capì che vor dì crescere a San Basilio - ripete per la terza volta Fabrizio. Zoey aprì gli occhi e lo fissò, fece solo un lieve cenno di assenso con la testa ma al moro bastó. Si voltó per uscire dalla stanza
-papà, non fare cazzate e torna da noi, abbiamo già perso mamma e io non voglio perdere anche te - gli disse la ragazza guardandolo. Il moro gli sorrise ed uscì dalla stanza alla ricerca di quel ragazzo che aveva violato e distrutto la vita della sua piccola Zoey.

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