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-Zoey sveja, c'è sta un principe alla porta pe te- disse Francesco affacciandosi nella sua stanza. La ragazza spalancó gli occhi e guardó l'ora
-maledizione, la sveglia non ha suonato. Fra digli dieci minuti e arrivo - disse mentre si fondava nell doccia e ne usciva cinque minuti dopo già vestita e pettinata. Si presentó il soggiorno mentre saltellava su un piede solo nel tentativo di infilarsi una scarpa rischiando di cadere con la faccia a terra se Valerio non l'avesse presa al volo
-te piace proprio fatte salva eh? - gli domandó ridacchiando.
Zoey gli dette un pugno sul petto e dopo aver preso tutto fu pronta per uscire. Come promesso Valerio la portó a fare colazione e dopo aver pagato tutto tornó dalla sua principessa
-allora? Dove mi porti? - domandó la ragazza curiosa
-è una sorpresa. Sappi solo che oggi abbiamo una caccia al tesoro programmata e stasera dormiamo fuori casa - rispose il ragazzo prendendola per mano e intrecciando le dita con le sue.

-Zoey siamo arrivati - sussurró Valerio spegnendo la macchina è voltandosi verso di lei. La ragazza mugugnó qualcosa e aprì gli occhi, si guardó in giro e notó un cartellone con una scritta che la fece sorridere
-tu sei matto mi hai portato a Gardaland? - domandó felice come una bambina
-te lo detto oggi si torna bambini, nel pomeriggio abbiamo una caccia al tesoro con Peter Pan -
- ti stai sbagliando, a Gardaland c'è Prezzemolo che gli piace la pizza alle fragole non c'è Peter Pan- gli rispose Zoey scendendo e avvicinandosi all'entrata del parco.

La giornata passó veloce tra le attrazioni e spettacoli vari e Valerio vide come Zoey si stava divertendo. Erano appena scesi dalle montagne russe e lei corse in un baraccone dove dovevi sparare e vincevi un peluche
- vuoi provare bella signorina? - chiese il ragazzo che comandava la giostra ma prima che lei potesse rispondere Valerio la precedette
- ci provo io - prese la pistola e buttó giù tutte le lattine in un colpo solo
- bravo, hai vinto un peluche, lo puó decidere lei o non gli posso neanche parlare?- lo provocó l'addetto. Il moro stava per saltare dietro il bancone ma Zoey lo precedette
- mi puoi dare quello smile geloso? - disse indicando il peluche che gli fu subito dato e in fretta si allontanarono. Quando si sedettero su una panchina Zoey guardó il ragazzo
- ti sei calmato un po? -
-si, scusa e che quello te stava a fà a radiografia e nun me va che te guardino perché... - Zoey lo aveva zittito con un bacio e diventó sempre più passionale e si allontanarono solo quando non ebbero più fiato
- possono guardare quanto vogliono ma tanto a me interessi solo tu e questo è per te, gelosone mio - sussurró facendo scoppiare a ridere Valerio che la strinse teneramente al petto.

TENEBREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora