8. Universi a parte

45 5 19
                                    

"Solo gli inquieti sanno com'è difficile sopravvivere alla tempesta e non poter vivere senza."

[Emily Brontë]

~♧~

Resistere, avevo detto. Per liberarmi di Hunter Price, dovevo solo resistere. Commisi però l'errore di non calcolare che, nella sua flemmatica assiduità, la goccia riesca sempre a perforare la roccia, indipendentemente dall'opposizione esercitata da quest'ultima. E quel Price non era una semplice goccia: era un fiume in piena, le cui rapide sarebbero state in grado di erodere perfino il diamante. 

I suoi flutti, colmi di schegge di follia, questa volta si riversarono su di me nel silenzio più totale, senza fare il minimo rumore, in una quiete che, all'inizio, faticai a credere fosse frutto della mente contorta del vicino. Non ci misi molto, a ricredermi.

Tutto era iniziato la settimana precedente, quando una sera trovai un pappagallo appollaiato sul davanzale della finestra della mia stanza Non che fosse particolarmente strano scorgere uno di quegli uccelli colorati a Santa Monica, ma era raro vederli per la città dopo il calar del sole, ed era ancora più raro che passassero più di qualche secondo vicino a contatto con essere umani. Quando iniziò a picchiettare con il becco sul vetro, poi, capii che c'era decisamente qualcosa di strano in quella faccenda. 

Appena mi avvicinai alla finestra, il pappagallo scappò via, lasciando però un biglietto sul davanzale. Alzando lo sguardo al cielo, vidi la sagoma del volatile dirigersi nel buio verso casa Price e decisi che, per la mia sanità mentale, sarebbe stato meglio non perdere nemmeno tempo a leggere il foglietto. 

Da quella sera, il vicino iniziò ad attaccarmi su più fronti. Il suo uccello arrivava gli orari più improponibili a consegnarmi scarabocchi insensati, la mattina ero costretta a svegliarmi prima degli altri per prendere le decine di lettere per la sottoscritta nella cassetta postale, e nel nostro giardino, nei giorni precedenti, erano planati tanti di quegli aeroplani di carta da farmi perdere il conto. 

Forse qualcuno avrebbe potuto pensare che Hunter Price fosse talmente stupido da non rendersi conto che, assillandomi in modo così evidente, rischiasse far scoprire tutta la storia del rapimento di sua sorella a soggetti esterni, ma io arrivai a credere che la sua tattica avesse ben poco di involontario. Lo scopo del vicino- almeno ai miei occhi- era rendere vano ogni mio tentativo di ignorarlo, poiché se l'avessi fatto, Sadie sarebbe venuta a conoscenza delle bugie che mi ero inventata per tenerla lontana da quello svitato, e a quel punto non sarebbe trascorso molto tempo, prima che la verità sull'incidente di tre anni prima venisse fuori, causando guai a non finire. 

Cercai di risolvere la situazione al meglio, provando ad adattare temporaneamente la mia realtà ad Hunter Price piuttosto che viceversa, ma, come se già lui non fosse bastato, a rendere un inferno le mie vacanze estive ci aveva pensato anche la mia coscienza, che nemmeno nei sogni mi lasciava un attimo di tregua dal ricordarmi quanto fossi pessima. Vedevo lo spettro dei miei errori nelle azioni più quotidiane, e non potevo fare a meno di sentirmi in colpa, osservando la sedia vuota di mia sorella al tavolo da pranzo. 

Avevo ostentato compatimento verso Sadie in un momento di sconforto, quando, in realtà, la mia unica preoccupazione aveva una zazzera di capelli rossi perennemente in disordine, occhi indecifrabili e tanto diversi da sembrare specchi di due anime distinte, e costellazioni di lentiggini come un cielo notturno troppo contraddittorio per essere compreso a pieno. 

Mia sorella era partita tre giorni prima per quel famoso viaggio bohémien, organizzato con lo scopo di far riavvicinare lei e Colin. Solo che, per ironia del caso, era stato ottenuto l'effetto contrario. Lui aveva avuto chissà quale imprevisto a me sconosciuto e, senza troppe spiegazioni, aveva dato buca alla sua ragazza appena la sera prima della partenza, mostrando ovviamente un certo rammarico, ma specificando che non si potesse fare nulla per cambiare le cose.

Mille Anime DisperseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora