Sanji x fem!s/o

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Rating: verde

Genere: fluff; angst

Sorseggiava il sorbetto che Sanji le aveva preparato e nel mentre osservava il riflesso della luna illuminare la superficie scura dell'oceano. La brezza notturna le scompigliava i capelli gentilmente e le onde cullavano con dolcezza il suo animo inquieto. L'idea di perdere Sanji per sempre l'aveva sconvolta, le aveva fatto perdere la fame e il sonno. Gli eventi di Whole Cake Island avevano oltremodo provato la sua resistenza fisica, ma ora la pace era tornata nel suo cuore. O quasi. C'era un solo e ultimo problema da arginare.

Il cuoco biondo, oggetto dei suoi pensieri da alcuni minuti, fece in quel momento la propria comparsa sul ponte della Sunny, dopo aver riportato la cucina in assoluto ordine.

«Il sorbetto è di tuo gradimento, Sayuri-chan?»,

«Quando mai non ho apprezzato qualcosa che tu avevi preparato?», gli sorrise, voltandosi per incrociare il suo sguardo. Si era tolto il grembiule da cucina e aveva indossato una giacca. Il vento gli scompigliava il ciuffo di capelli biondi, mentre la luna e le stelle illuminavano i tratti amabili del suo volto.

«Sembra davvero un principe», pensò Sayuri, senza avere il coraggio di ripetere quelle parole al diretto interessato. Aveva intuito che lo infastidisse parecchio parlare del suo nobile lignaggio e non desiderava vedere quel suo viso cordiale contrarsi in un cipiglio nervoso.

«Mi sei mancata, Sayuri-chwan.» Il cuoco le sorrise e allungò una mano per accarezzarle la guancia con il pollice.

Un'ondata di calore pervase Sayuri da testa a piedi, colorandole le guance. Sperò che il buio l'aiutasse a nascondere le proprie emozioni, ma Sanji ormai la conosceva come le tasche dei propri pantaloni. Non era del tutto convinto circa i veri sentimenti di lei, ma le notti che fino ad allora avevano trascorso assieme erano una testimonianza oltremodo affidabile.
I ricordi della loro passione, infatti, gli diedero il coraggio e, senza alcun tentennamento, si avvicinò a lei fino a catturarle le labbra in un bacio, per poi lasciarle andare qualche secondo dopo con un leggero schiocco.

«Temevo non avrei baciato le tue labbra mai più», le sussurrò, tenendo gli occhi puntati in quelli lucidi di lei. Intuì fosse emozionata, ma del resto anche lui sentiva il proprio cuore martellare nel petto, causa la così piccola distanza tra le loro labbra.

«Ho sempre sperato saresti stata tu la mia futura sposa, mi attanagliava l'anima l'idea di averti persa per sempre.»

«Parli come se ti sarebbe dispiaciuto sposare Pudding», rispose Sayuri arcigna, spostandosi dal viso la mano del biondo e facendo un passo indietro. Come osava prenderla in giro così spudoratamente?

Sanji, del tutto colto di sorpresa da quelle parole, restò interdetto.

«Non fingere che Pudding non ti piacesse, perché a te piacciono tutte le donne», lo rimproverò, fissandolo con sguardo accusatorio e un broncio sulle labbra.

«Non prenderti gioco dei miei sentimenti, Sanji, perché io sono innamorata per davvero.» Nonostante desiderasse mantenere un tono stabile, le si ruppe la voce nel bel mezzo del discorso a causa del doloroso magone che la soffocava. Non aveva intenzione di mettersi a piangere, ma era stanca, irritata e pazzamente innamorata. Quel mix di emozioni e sensazioni diverse l'aveva portata al limite.

«Di tutte le donne che hai corteggiato solamente io sono stata così stupida da cascare ai tuoi piedi», borbottò Sayuri, col rimpianto nella voce, trafiggendo da parte a parteil cuore già sanguinante del biondo.

«Buonanotte, Sanji», si congedò, dirigendosi in cucina non appena sentì le prime lacrime solcarle il viso. Lasciò il bicchiere vuoto sul tavolo e fece per raggiungere la propria camera, ma il cuoco le afferrò il braccio non appena fu sull'uscio della porta.

«Sayuri-chan», la richiamò Sanji gentilmente, cercando lo sguardo sfuggente di lei.

«Sono molto stanca, vorrei andare a dormire», si scusò lei, sperando di passarla liscia.

«Non posso lasciarti andare in questo stato, soprattutto sapendo che sono io la causa delle tue sofferenze», spiegò lui, stagliandosi di fronte a lei per impedire un ipotetico tentativo di fuga. Sayuri tenne la testa bassa per nascondere gli occhi pieni di lacrime, ma il suo fu uno sforzo inane perché, quando il primo singhiozzo le scosse le spalle, vennero tutte fuori copiosamente. Cercò di spingerlo via, invano, per poter sfuggire a quel confronto.

Sanji, dal canto suo, mantenne la calma come sempre, seppure internamente fosse sul punto di impazzire. Fare il cascamorto con qualsiasi donna gli capitasse a tiro aveva ferito i sentimenti dell'unica donna che lo amasse e questo non se lo sarebbe perdonato facilmente. Non l'avrebbe biasimata se avesse deciso di non rivolgergli più la parola, ma non le avrebbe lasciato la convinzione che il suo amore non fosse ricambiato.

«Sayuri-chan», la richiamò, prendendo quel suo dolce viso nelle proprie mani. Le accarezzò le gote bagnate e arrossate per cancellare i segni delle lacrime, poi fissò il proprio sguardo in quello amareggiato di lei.

«Hai ragione: non mi sarebbe dispiaciuto sposare Pudding», continuò, facendo sospirare Sayuri, che per un momento vide le proprie teorie confermate.

«Sta' zitto, ti prego. O finirò per credere a ciò che dirai», sbuffò lei.

«Ci credi perché lo sai anche tu che è la verità! Sayuri, io sono innamorato di te da sempre, come puoi credere il contrario? Mi ferisce pensare che in tutto questo tempo tu non l'abbia capito», ribatté Sanji, con una insolita nota di disperazione nella voce. Era difficile vederlo esprimersi con un tono che non fosse serio o lezioso. Sembrava seriamente dispiaciuto.

Quella confessione, comunque, sortì il suo effetto e mise Sayuri a tacere, permettendo al cuoco di esprimersi meglio.

«Ammetto di essere stato un completo idiota per aver sminuito con i miei comportamenti ciò che c'è stato tra di noi.»

Sayuri avrebbe voluto controbattere, dirgli che si pentiva di essersi comportata così con lui e che avrebbero dovuto ignorare tutto l'accaduto, ma le parole le morirono in gola. Il pentimento negli occhi di Sanji le stringeva il cuore. Era solamente colpa sua se adesso anche lui era addolorato.

«Voglio solo che tu sappia che nulla è stato intenzionale, perché non avrei mai rischiato consapevolmente di perdere il tuo amore e la tua fiducia, che sono quanto di più caro ho a questo mondo.»

Oh, era così bello in quel momento, mentre apriva il suo cuore a lei. Come poteva resistergli? Davvero avrebbe ignorato sincerità nei suoi occhi?

«Ma se mi fosse concesso di scegliere liberamente una donna con cui trascorrere il resto dei miei giorni... senza alcun dubbio quella saresti tu, mia dolce Sayuri», concluse, poco prima che le labbra di lei si scontrassero con le proprie in un bacio ardente di passione.

A/N: ho dovuto dare un nome alla protagonista femminile di questa one shot, perché non mi piace usare i soliti "Y/N" e "F/N", e un Sanji che si rispetti non può non appellare la sua ragazza senza un "chwan" o "swan" (⁀ᗢ⁀) . Non so se terrò questo nome per altre one shot o meno, ma credo questa sia una questione che non può preoccuparvi :)

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