Abbraccio

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Appena compare la figura di Xene faccio per parlare ma mi fermo appena, da dietro di lui, spunta una ragazza. Capelli azzurri con due ciocche bianche, mi guarda con gli occhi azzurri ghignando. Stringo i denti. Quasi ringhio dalla rabbia. La guardo male per poi osservare la Genesis andare in campo.

Dopo essere entrati in campo Xene e la sua squadra si mettono in posizione.
C'è qualcosa di strano, insomma, tutti i giocatori della genesis hanno uno sguardo spaventoso... Indossano una pietra viola scuro, sembra quasi che brilli, al collo, probabilmente... Anzi... Sicuramente è la pietra di Alius.

Finora Xene non l'ha mai portata al collo, ne sono sicura, sicuramente lo avrei notato. Quando ci siamo visti non aveva lo sguardo che ha in questo momento. Incrociando i suoi occhi sussulto, un brivido mi percorre la spina dorsale, quelli non sono i suoi occhi... non possono esserlo... I suoi occhi color smeraldo solitamente mi guardano dolcemente, quasi sembra che sorridano, inoltre sembrano brillare anche al buio, ora, invece, il suo sguardo è spento e gli occhi color smeraldo sono tutt'altro che dolci... Mi sento a disagio, così distolgo lo sguardo abbassando la testa. Quello non è Xene.

La partita inizia appena siamo tutti pronti, subito dopo il fischio Axel, affiancato da me, scatta davanti alla porta, superiamo i giocatori e... aspetta... SONO TUTTI FERMI?
Perché non cercano di bloccarci? Sono immobili, gli passiamo affianco ma non provano a rubarci palla. Ignorandoli continuiamo a correre fino ad arrivare davanti alla porta, Axel tira e...
La sua "tormenta di fuoco" viene fermata dal portiere con una sola mano, senza nessuno sforzo. Con un piccolo ghigno, lasciando tutta la nostra squadra a bocca aperta, passa la palla agli attaccanti.

Più veloci di un fulmine, in un paio di secondi, sono davanti a Mark. Xene, senza nessuna espressione, tira in porta senza usare alcuna super tecnica. Fa goal. Un'azione di tre secondi e mezzo li ha fatti passare in vantaggio, al solo primo minuto di gioco.

Sono dei mostri.

La partita continua e, senza nemmeno far uso delle tecniche speciali, hanno già fatto altri 2 goal. 3 a 0 per loro.
Finisce il primo tempo e ci sistemiamo in panchina.
Le manager ci porgono le bottigliette d'acqua fresca cercando di sorridere per migliorare il nostro morale, ma in questo momento siamo tutti preoccupati e tristi. Probabilmente non ce la faremo... a questo punto è meglio rinunciare...

Appena Maya mi porge la boccetta con il liquido trasparente, io forzo un sorriso poco convinto e la ringrazio.

La squadra è in silenzio, persino Mark, cosa molto strana visto che è sempre lui a sollevare il morale della Raimon ma, in questo momento, è quello più preoccupato. A questo punto è meglio finirla subito.
Osservo la squadra avversaria in panchina, hanno tutti un ghigno sul volto, sono sicuri della loro vittoria, questa cosa mi fa veramente arrabbiare ma hanno ragione a pensarlo. Appena guardo Xene negli occhi smeraldo, qualcosa dentro di me si rompe in mille pezzi, una sensazione di ansia, disagio e preoccupazione mi sale sullo stomaco.

Non è più lui, non posso proprio lasciare le cose così come stanno, come ho potuto pensare di arrendermi proprio ora? Guardo di nuovo la Genesis, sicura di sè, e poi la Raimon, completamente giù di morale.

Se Mark è in queste condizioni la situazione è grave, perciò tocca a me tirare su il morale ai miei compagni.
<<RAGAZZI>> urlo attirando l'attenzione della mia squadra, ed anche della Genesis, <<ADESSO BASTA! NOI POSSIAMO ANCORA VINCERE! ABBIAMO SEMPRE PENSATO CHE IL RISULTATO DELLA PARTITA NON SAREBBE STATO DECISO FINO ALL'ULTIMO FISCHIO DELL'ARBITRO, LA STESSA COSA VALE PER QUESTE SITUAZIONI! COSA VI PRENDE? CONTINUIAMO A COMBATTERE E FACCIAMOGLI VEDERE COME GIOCHIAMO DAVVERO!>> a questo punto, sotto gli sguardi della squadra, urlo una frase che Mark non fa che ripetere a raffica, solitamente quando lo fa, mi sento meglio e allegra quindi probabilmente in questo momento è la cosa più giusta da dire:
<<RAGAZZI, GIOCHIAMO A CALCIO!>> sui volti dei giocatori torna il sorriso, ed anche io mi sento molto meglio. Dopo un <<SI>> in coro, torniamo in campo molto più sicuri di noi stessi. Ora facciamogli vedere chi siamo.

Your eyes... -Xavier Foster-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora