Fever and Surprises.

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Oggi sto proprio uno schifo.

Mi sono svegliata con un mal di testa assurdo, la febbre e il raffreddore.

Da sabato sono passati 3 giorni e devo ammettere di aver pensato tutto il tempo a lui, a quel bacio e a quella proposta.

Sarò in grado di aprirmi con lui?

Di mandare per una volta e per tutte a quel paese, la mia timidezza?

Sono domande a cui ancora non trovo una risposta, ma so che prima o poi le troverò.

In questi 3 giorni, sono distratta e pensierosa, ma nessuno l'ha notato ovviamente.

Miguel e Violet stanno facendo il viaggio di nozze, quindi non andrò a lavorare per qualche altro giorno.

Non sento e vedo i miei da un bel po',mi mancano ma in queste condizioni non riesco nemmeno ad alzarmi dal letto.

Elektra è super impegnata con il suo nuovo lavoro da disegnatrice.

Lei ha sempre avuto questa passione e adesso lavora in proprio, ha un negozio innovativo, dove vende i suoi disegni e dove face anche ritratti, disegni originali per le partecipazioni degli eventi, stampa foto e tutte queste cose così. E devo dire che sta riscuotendo molto successo ed è per questo che è sempre impegnata.

Guardo il comodino e noto di non avere più medicine in casa, cerco sempre di evitare di comprarle e prenderle, non mi piace imbottirmi di medicinali, ma in occasioni come questa ne ho la necessità.

Sento il mio telefono suonare, è mio padre

《Jul, come stai?》mi chiede lui preoccupato da tre giorni mi chiama per sapere in che condizioni sto

《Insomma..dovrei scendere a prendere le medicine, ma ho la febbre alta e non mi sembra il caso.》rispondo io soffiandomi il naso

《Piccola mia. Se potessi, te le comprerei io. Ma sai che mamma sta pure lei con la febbre. C'è proprio il virus dell'influenza in giro.》 Dice mio padre sconsolato

《Lo so, sta tranquillo..vedrò come fare papà.》dico io dolcemente

《Va bene...ti chiamo sta sera. Un bacio!》dice lui aspettando la mia risposta

《Un bacio anche a te. A sta sera!》Chiudo la telefonata e butto il cordless sul letto per soffiarmi per l'ennesima volta il naso

Sento il campanello suonare e decido di ignorarlo, non ho le forze per alzarmi.

Mi sistemo meglio sotto le coperte ma dopo 5 minuti, ricomincia a suonare. Sbuffo e mi decido ad alzarmi

《Chi è? 》urlo io senza aprire la porta, insomma non sono presentabile, storiche pantofole, pigiama super caldo ed enorme e vestaglia, il naso rosso da far invidia a quello di un clown e i capelli legati in una coda scombinata

《C'è una consegna per lei.》mi risponde una voce maschile, apro la porta e mi ritrovo un mazzo di girasoli davanti

《Era l'ora!》mi dice la voce dietro i fiori che abbassa il mazzo che copriva la sua faccia e lo vedo. Robert. In tutta la sua bellezza.

Mi pento subito di aver aperto.

《Robert!》urlo io cercando di darmi una sistemata ai capelli ma mi arrendo

《Stai male? 》Mi chiede lui con uno sguardo preoccupato

《Parecchio..vieni entra.》 Gli dico io imbarazzata

《Allora che hai?》Chiede dandomi i fiori, sono bellissimi.

《Febbre, raffreddore e mal di testa.》 Rispondo io, guardando le mie bellissime pantofole

《Ma hai preso qualcosa? Sei sola?》Mi chiede ancora

《Mi sono finite le medicine..e non ce la faccio a scendere per comprarle.. si beh vivo sola.》rispondo io prendendo sta volta un fazzolettino dalla tasca della vestaglia

《Te le vado a prendere io! 10 minuti e torno.》 Mi dice in fretta e uscendo fuori da casa mia senza darmi il tempo di rispondere.

Dopo 10 minuti, suona il campanello e io riapro la porta a Robert, che entra porgendomi il sacchettino della farmacia e togliendosi poi la giacca

《Grazie Rob! 》gli dico io guardandolo grata

《Ma di chè! Senti, io ho un po' di fame..ti va se cucino qualcosa?》 Mi chiede guardandomi, mi sento a disagio con quei bellissimi occhi azzurri che mi fissavano

《Sì..beh in questi giorni non ho mangiato molto se lo vuoi sapere..》 rispondo io, accompagnandolo nella cucina

《Allora dobbiamo rimediare. Vediamo cosa c'è nel frigo.》 Dice aprendo il mio meraviglioso frigo a due porte. Il mio secondo amore. Dopo il letto, che ovviamente è al primo.

Esce dal frigo le polpette di carne, la maionese, del formaggio, i cetrioli e il pane dalla dispensa. Capsco subito cosa vuole preparare.

I cheeseburger!

《Ti piace cucinare?》 Gli chiedo io dopo 5 minuti mentre lo guardo muoversi nella mia cucina come se già ci fosse stato.

《Molto. Vivo insieme a mio fratello Christian e cucino sempre quando siamo entrambi a casa. A te?》 Mi chiede preparando già il primo cheeseburger, ho già l'acquolina in bocca.

《Piace molto anche a me cucinare! Abbiamo una cosa in comune.》 Gli rispondo ricambiando il suo sorriso

《Sei molto bella, anche in questo stato.》 Dice mettendomi il piatto con il panino davanti

《Ma se sono inguardabile. Sei l'unico uomo, a parte mio padre che mi ha mai vista in queste condizioni..》 dico io scoppiando a ridere e successivamente dando un morso gigantesco al panino.

E' qualcosa di indescrivibile.

《L'unico oltre tuo padre.. siamo già arrivati a questo? Mi sa che ci possiamo sposare.》 Dice scoppiando a ridere e iniziando a mangiare anche lui il suo panino

《È buonissimo! Complimenti. 》 dico io ignorando le sue parole e continuando a dire

《Mi dovrò sdebitare allora.》dico io ridendo

《Già so come potresti sdebitarti. 》 Dice facendomi un sorriso malizioso

《Maniaco!》urlo io, arrossendo

《Dai finisci di mangiare scricciolo. 》

Finiamo di mangiare e io mi metto sul divano, aspettando che lui finisca di lavare i piatti

《Allora ci guardiamo un film?》 Mi dice, sedendosi accanto a me dopo pochi minuti e abbassando le maniche della sua maglietta, strano non ha la camicia

《Sii! Vediamo cosa c'è in tv.》 Dico io schiacciando le dita fredde sui pulsanti del telecomando, scelgo un film di commedia, amo i film divertenti

《Vieni qui.》Dice lui prendendomi e spostandomi tra le sue braccia e facendo appoggiare il viso sul suo petto

《Sei comodo sai? 》Gli domando io ridacchiando e sistemandomi su di lui

《Davvero? Buono a sapersi.》 risponde lui ridendo e toccando mia la fronte

《Forse è meglio che ti misuri la febbre.》 Mi dice mentre io già sto entrando nel mondo dei sogni

《Mh si.》dico io prendo il termometro che vicino alle sue gambe, attendo il rumore del termometro e guardo la temperatura scritta sulle schermo, sotto lo sguardo attento di Robert

《Ho 39.》sussurro guardandolo e buttandomi di nuovo sul suo petto

《Hai preso la pillola..dovrebbe scenderti..》Mi dice spostando i capelli finiti sul viso

《Mh..si》dico io riuscendo a sentire un bacio dolce posarsi sulla mia fronte prima di cadere in un sonno profondo

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Ringrazio tutte le persone che mi seguono e continuano a leggere la mia storia, vi ringrazio davvero tanto!
Un bacio

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