Mi sveglio.
Akaashi era ancora addormentato, colgo il momento per osservarlo meglio, spostandogli delicatamente alcuni ciuffetti dalla fronte.
Diventa più carino ogni secondo che lo guardo...Quella sensazione di ieri era più o meno andata via, forse era solo il panico del momento che mi faceva pensare tutte quelle cose negative. Ma ora mi sentivo decisamente meglio, sono certa che è per merito di Akaashi.
Anche solo vederlo mi rende felice.Guardo il suo petto alzarsi e abbassarsi a ogni respiro, e gli accarezzo i capelli: erano così soffici...
Gli appoggio il più piano possibile una mano sulla guancia, e gli do un bacio."mh...?"
Ah, l'ho svegliato...
"buongiorno... Dormito bene?" chiedo, premurosa.
Lo vedo annuire e mi avvolge con le braccia, per poi stamparmi un bacio in fronte. Sorrido."stai meglio? Dobbiamo andare a scuola" borbotta, ancora mezzo addormentato.
"sì... Mi sento meglio, possiamo andare"
"sicura? Se non te la senti-"
Lo zittisco con un bacio.
Si preoccupava troppo per me, non volevo che stesse così in pensiero.
Gli sorrido e lo rassicuro di star bene, lo ringrazio per la premura."allora vieni, preparo la colazione"
Ero quasi tentata di dirgli che l'avrei preparata io, ma faccio schifo a cucinare, quindi gli risparmio la tortura e lo lascio fare.
Intanto io mi alzo con calma e mi vesto, mentre lui si dirige subito in cucina. Mentre mi spoglio, mi tornano in mente i punti dove quell'uomo mi aveva toccato, e sospiro.
Non è stata colpa mia. Non è stata colpa mia. Mi ripeto più volte.
Mi metto la gonna e infine le calze, e vado in cucina, nella sala da pranzo.Abbraccio da dietro Akaashi, un po' in difficoltà data la sua altezza. Io ero un po' bassa in confronto a lui, gli arrivavo poco più su delle spalle, infatti per guardarlo in faccia dovevo sempre alzare lo sguardo.
Ma un vantaggio nell'essere così piccola in confronto a lui c'era: quando mi abbracciava, io c'entravo perfettamente. Sempre, in qualsiasi posizione. Entravo perfettamente tra le sue braccia e mi sentivo al sicuro e sollevata."ma tua mamma non torna proprio mai?" mi chiede, di punto in bianco.
"uhm... No. Addirittura, si è presa un appartamento lì vicino dove lavora, per non fare troppe volte avanti e indietro. Torna qui solo quando ha due orette libere, giusto per darmi i soldi per pagarmi il cibo e comprarmi qualcosina. Di solito torna una volta al mese" spiego, tranquillamente.
C'è un momento di silenzio, si sente solo lo sfrigolio delle uovo sulla padella.
"e sei mai rimasta senza soldi?"
"yep. Infatti adesso tendo a spenderne molto meno, ho ansia di rimanere senza. Se li finissi prima della fine del mese e la mamma per qualche motivo non riuscisse a tornare, sarei fregata" dico, ridendo.
Ancora abbracciata a Akaashi, mi affaccio per vedere a che punto sono le uova, poi guardo l'ora.
Erano le 6:40, avevamo ancora tempo.
Chiudo gli occhi e stringo ancora un po' Akaashi, mi lascio trasportare dal suo calore. Era bello abbracciarlo, quasi rilassante, quindi lo facevo spesso."è pronto, possiamo mangiare" mi dice lui. Mi stacco e corro a sedermi, pronta a mangiare quelle uova soffici e così nostalgiche.
All'improvviso però una domanda mi saltò in mente."Akaashi, ma i tuoi genitori sanno che tu sei qui? Insomma, quando glielo hai detto? Ed erano d'accordo?"
Teneva lo sguardo fisso sul piatto, capii che forse avevo fatto una domanda delicata.
"non mi chiedono mai dove sono stato, in verità. Non si preoccupano granché di dove vado, basta che torni"
"ma sei rimasto qui a dormire! E loro non sapevano nulla" insisto io.
"boh, a quanto pare non gli importa nemmeno di dove dormo la notte" dice, aggiungendo una risata forzata.
Lo guardo storto, poi continuo a mangiare le mie uova."la divisa mi è rimasta in casa, devo passare a prenderla, perciò partiremo un po' prima, ti va bene?"
"certo! Va benissimo" dico, col boccone in bocca.
Dopo aver finito di mangiare, prendo lo zaino e ci ficco dentro tutto il necessario, me lo metto in spalla e aspetto Akaashi l'ingresso, pronta a uscire."ok, possiamo andare... Ah- aspetta, ferma..."
Si avvicina a me e mi sistema il fiocco della divisa, che tenevo sempre disordinato dato che non sapevo come legarlo.
"ecco fatto, ora va meglio, no?" mi dice, sorridendomi.
Abbasso lo sguardo e arrossisco, mormorando un "grazie" mentre sorrido.Mi metto la mia felpa, ci incamminiamo e passiamo per casa sua, io lo aspetto fuori.
Avevo un po' di paura a rimanere sola dopo l'incidente di ieri sera, ma mi faccio coraggio e cerco di rimanere tranquilla. Dopotutto, se c'era qualcosa, mi sarebbe bastato urlare "Akaaaaashi!" e lui sarebbe venuto a salvarmi...
Giusto?Dopo qualche minuto, esce da casa sua in divisa, e siamo pronti per andare davvero.
Ogni volta che vedevo un uomo o un ragazzo comportarsi o guardarmi in modo strano, stringevo forte la mano a Akaashi e mi avvicinavo a lui. Lui me la stringeva di rimando, dandomi sicurezza, e mi guardava sorridendomi leggermente.Appena arrivati a scuola, entriamo in classe e ci sistemiamo a sedere.
Non sono mentalmente pronta a sette ore di lezione.
Sparatemi.ーーーーーーーーーーーーーーーーーー
Usciti da scuola, mi dirigo con Akaashi alla palestra. Anche oggi aveva gli allenamenti, fino alle 17:30, e io sinceramente non volevo tornare a casa da sola, quindi avevo deciso di aspettarlo lì.
Mi misi a sedere nel mio solito posto e guardai gli allenamenti. Tutti sembravano così indaffarati, stanchi ma appassionati...
Presi il telefono e scrissi a Kuroo, ma non rispondeva.
Probabilmente ha gli allenamenti pure lui... Di conseguenza anche Kenma ce li ha.
Immagino che nemmeno Shimizu sia libera, sarà occupata a fare la manager.
Annoiata, continuo a osservare tutti giocare.
Akaashi non sembra granché concentrato, non vorrei che fossi io il motivo. Cancello questi pensieri auto-accusatori e torno a guardare la partita, con un po' più di curiosità.Dopo gli allenamenti, il momento tanto atteso: tornare a casa.
Mi avvicino a Akaashi e lo aspetto, e iniziamo a camminare insieme.Lungo la strada, lo vedevo un po' strano. Non parlava, non mi chiedeva nulla, giocava con le dita, cosa che di solito fa quando è nervoso per qualcosa.
"c'è qualcosa che non va?" decido di chiedere.
"eh? Ah... No, no. Tranquilla"
Non era vero, lo so. Ma se non voleva dirmi nulla allora non volevo forzarlo. Dopo qualche minuto parlò di nuovo.
"senti... Non è che ti andrebbe di uscire? Sai, domenica c'è il festival, ci saranno i fuochi d'artificio"
Tutto qui?
Era così nervoso perché voleva chiedermi di uscire?
Credo di starmi sciogliendo, è così adorabile."ah! Ma certo, mi farebbe molto piacere~" dico, afferrandogli il braccio e abbracciandoglielo.
Arrivo a casa e mi saluta con un bacio sulla guancia, e si incammina verso casa sua.Passo dopo passo, arrivo alla porta e la apro. Mi butto sul letto.
Devo fare i compiti.
Mah. Più tardi.Yodel_™
Ueee hai un appuntamento!
Contenta? Io sì ( ͡° ͜ʖ ͡° )
Bene, alla prossima~
STAI LEGGENDO
"~𝐓𝐢𝐥𝐥 𝐢 𝐌𝐚𝐤𝐞 𝐲𝐨𝐮 𝐌𝐢𝐧𝐞♡~"AKAASHI X READER ita
Fiksi Penggemar"ecco, tieni, prendi questi" "stai scherzando? Ce li ho i soldi" "la macchinetta non da resto, te l'ho già detto" "oh mio dio, VA BENE, va bene, grazie" La x reader che nessuno ha chiesto, ma di cui tutti avevamo bisogno. P.s.: questa x reader è un...