Tradimento

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Lola mi trascina dentro la sua macchina ed io sono così ubriaca da non riuscire a reggermi nemmeno in piedi.
Mi lascio cadere accanto a lei che gentilmente mi reclina un po' il sedile.

"Cavolo, biondina, non reggi proprio nulla... ti senti bene? Dove si trova casa tua?"

Mi chiede fissandomi con i suoi grandi occhi blu.

"In questo momento sto in un albergo, sai, viaggio sempre per lavoro... perché, vuoi salire?"
Le rispondo tra una risata e un'altra, sono proprio sbronza.

"Beh, se proprio ci tieni, non mi dispiacerebbe... alla fine, entrambe vogliamo dimenticare qualcosa, giusto? O meglio, qualcuno..."

Lola inizia a guidare aspettando le mie indicazioni e lanciandomi ogni tanto delle occhiate abbastanza sexy.
Non ci posso credere che io abbia rimorchiato in mezzo minuto una ragazza così bella.

"Sempre dritto e poi sulla destra..."

Ridacchio diventando tutta rossa in viso.

"Volevo dire a sinistra e poi dritto! Cazzo, queste strade sono tutte uguali!"

Lola scuote la testa scoppiando in una sonora risata mentre si dirige al mio hotel.

"Sei proprio fuori di testa, piccola... mi piaci"

Dopo circa cinque minuti di strada, la ragazza si ferma proprio in una traversa accanto al mio albergo.
La guardo, e per un attimo, i suoi capelli lisci e scuri mi fanno venire in mente un'altra donna.

"Ho voglia di sesso"
Dico in maniera estremamente diretta, senza freni inibitori.
La barista mi osserva e schiude leggermente la bocca, sembra quasi sorpresa dalla mia dichiarazione, ma positivamente.

"Beh... non me lo devi ripetere due volte..."

Serro per un attimo gli occhi e sento il mio ventre bruciare, ma la verità è che in testa mi riaffiorano le immagini delle notti di fuoco con Zulema.

"Lasciami in pace, cazzo!"
Penso a voce alta, non rendendomi conto che davanti ho Lola che mi guarda con fare interrogativo.

"Scusa, non dicevo a te... allora, che ci facciamo ancora in macchina?
Non volevi scopare?"

Le chiedo con tono serio aprendo la portiera.

"Macarena, sei sicura che vuoi che saliamo?"

"Senti, vuoi fare sesso o no?!
Se sì, non in macchina perché mi sfracello la schiena, sai... sono molto movimentata."

Ridacchio scendendo dall'auto, provando a reggermi in piedi.
Vengo subito raggiunta da Lola che mi afferra per un braccio e senza pensarci due volte mi porta verso l'hotel.

Mi lascio cadere su buona parte del suo corpo, affondando la mia testa nell'incavo del suo collo.
Chiamo l'ascensore e clicco sul numero "4" per raggiungere il piano della mia camera.

Una volta che le porte si chiudono dietro di noi, la ragazza mi prende dai polsi facendomi appoggiare contro allo specchio e sento il suo respiro forte sul mio décolleté.
Mi lascia qualche bacio umido per poi salire verso il collo.
Chiudo gli occhi provando a godermi l'attimo, ma dopo poco arriviamo e siamo costrette a staccarci.

Frugo nella mia borsa per prendere la chiave che do a Lola per aprire la porta della mia stanza.

"Sto già iniziando a dimenticare tutto..."
Sussurra lei chiudendo la porta alle nostre spalle.
Mi alza piano da terra per poi farmi stendere sul lettone.
Ci conosciamo da pochissimo, eppure mi sembra già pazzamente cotta di me.
Slaccia la cintura dei suoi jeans che fa cadere sulla moquette insieme alle scarpe.
Sarei bugiarda se dicessi che non mi piace, ha un corpo bellissimo.

Senza pensarci due volte sfilo la mia
t-shirt ed i miei jeans, rimanendo in intimo sotto di lei.

"Sei stupenda, cazzo..."
Lola mi mangia con gli occhi, squadrando ogni millimetro della mia pelle.
Anch'io faccio lo stesso e seppur non senta il suo stesso trasporto, inizio a baciarla.
Non ne capisco il motivo, ma lo faccio, forse perché inconsciamente, mi voglio vendicare del dolore che ho patito oggi. Ho bisogno di dimenticare, di svagarmi, di distrarmi.

"Ho voglia di te..."

La mora sorride e si spoglia interamente, iniziando a strusciare il suo corpo ormai nudo contro il mio, gemendo tra un brivido e un altro.

Le accarezzo la schiena, mentre lei prova a raggiungere il gancetto del mio reggiseno.

"Non abbiamo nemmeno iniziato e già non vedo l'ora di chiamarti domani per replicare..."
Ridacchia Lola fiondandosi sul mio seno nudo, che inizia ad accarezzare, ponendo tutta la sua attenzione sui miei capezzoli, che lecca ininterrottamente.

Appena sento il verbo "chiamare", realizzo di aver tenuto spento il mio cellulare tutta la notte.
Vengo assalita da una brutta sensazione.
Sì, sono ubriaca, ma quell'araba ha il potere di insinuarsi tra i miei pensieri in ogni momento ed in qualsiasi stato io mi trovi.

Mi alzo di scatto dal letto, nuda, lasciando Lola sbigottita.

"Che succede?"
Aggrotta le sopracciglia fissandomi.

"Scusami, devo proprio andare in bagno, credo che io stia per vomitare... sai, l'alcol..."
La ragazza tira un sospiro di sollievo.

"Oddio, hai ragione... va bene, fai con comodo, ti aspetto... se hai bisogno, sono qui."

Prima di entrare in bagno afferro la mia borsetta e mi chiudo dentro a chiave.
Getto a terra tutto, incurante, per prendere subito il mio telefono.
Mi siedo sul gabinetto e faccio per accenderlo.

"Cazzo, fa che non sia come penso..."
Mormoro tra me e me.

Lo schermo si accende ed improvvisamente noto 6 chiamate perse e diversi messaggi non letti.

Clicco sull'applicazione di WhatsApp per capire di chi si tratti.
Il mio cuore inizia a capovolgersi quando apro la chat ed inizio a leggere.

"Rubia, sono io, Castillo mi ha lasciato un telefono di nascosto con il tuo numero..."

"Ho bisogno di parlarti"

"Lo so che sei incazzata, ma ho bisogno di te"

"Ho fatto le analisi..."

"Non mi sento molto bene"

"Non posso scriverti sempre perché devo stare attenta a non farmi sgamare..."

"Domani torno in carcere"

"Si può sapere dove cazzo sei?!"

"Rubia inizio a preoccuparmi"

"Sono le 2 di notte e ancora non rispondi, stai bene?!?!"

Rileggo la chat mille volte di seguito, mentre vengo presa da un attacco di panico ed i miei occhi si riempiono di lacrime.
Che cazzo ho fatto...

Vorrei risponderle, ma in questo momento mi trovo in uno stato di totale confusione.
Cosa le dico, "sai, stavo scopando con un'altra" ?!

Decido di mandarle un breve audio per tranquillizzarla.
Clicco sull'icona del microfono e provo a scandire bene le parole per non farle capire che ho bevuto.

"Ehi, tutto bene. Tu come stai?"

"Piccola hai fatto?
Dai... Ti voglio ancora sotto di me..."

Lola urla da dietro la porta ridacchiando ed io lascio cadere il telefono per lo spavento.
Zulema è in linea e l'audio si auto invia.

Santo cielo, fa che non l'abbia ascoltato, fa che non l'abbia sentita.

"Sì, sì, sto arrivando"
Rispondo ad alta voce alla ragazza, mentre noto che l'audio è stato già riprodotto.

"Vattene a fanculo, troia"

Risponde Zulema.
Sento un tonfo al cuore e la terra mancarmi da sotto i piedi.


Spazio Autrice:

Ciao ragazze!!
Volevo ringraziarvi per tutti i commenti e le stelline! ⭐️
Sono davvero felice che la storia vi stia prendendo così tanto.

Le cose iniziano a farsi complicate!! 🔥

Al prossimo capitolo,
💛🌹

Zurena - Il Mio Sogno ProibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora