Un mese dopo:Sono passati ben nove mesi, la gravidanza di Zulema sta volgendo al termine, e la nausea, i dolori e la fatica si fanno sempre più pesanti.
A volte, vorrei potermi prendere il suo dolore, ma so che non appena partorirà, tutto questo si tramuterà in una felicità senza eguali.
L'unica cosa che mi dispiace, è che la sua famiglia l'ha dimenticata, e sapere che nessuno dei suoi parenti sarà lì a gioire con lei, con noi, mi spezza il cuore.In quest'ultima settimana, Zulema è stata molto triste, perché i suoi pensieri non facevano altro che riempirsi di Fatima e la paura che anche questa bambina le possa essere strappata via, la tormenta.
Stamattina non ha voluto nemmeno lasciare il letto, così ho deciso di organizzare qualcosa per migliorare il suo umore.
Grazie alle altre ragazze con cui sono rimasta in contatto, sono riuscita ad avere il numero di Saray, che ormai non vediamo da mesi.
Lei si è rifatta una vita con la sua ragazza ed Estrella, e so bene quanto la gitana sia importante per Zulema, nonostante tutto questo tempo trascorso a distanza.L'ho invitata per prendere un tè insieme questo pomeriggio, l'aria dell'autunno è frizzante e non è il caso che Zulema faccia troppi sforzi.
"Amore, come ti senti?"
Le chiedo sedendomi al suo fianco nel letto, mentre con una mano le accarezzo il viso.
"Uno schifo rubia... ho continue nausee e la bambina non la smette di calciare...
Sento che da un momento all'altro potrebbero rompersi le acque"Mi risponde con voce flebile.
"Ci siamo quasi... sono gli ultimi giorni di dolore, vedrai quanto sarai felice quando ce l'avrai tra le braccia."
Sorrido dandole un dolce bacio sulle labbra.
"Non so come avrei fatto tutti questi mesi senza di te... ti amo tanto"
Alle sue parole mi si inumidiscono gli occhi.
"Anch'io ti amo tanto... e ti assicuro che sei stata fortissima in questa gravidanza. Sei una mamma meravigliosa"
Le sorrido posando un bacio delicato sul dorso della sua mano.
"Ti sdrai qui accanto a me?"
"Ma certo, amore"
Mi stendo al suo fianco e mi accuccio a lei sotto le coperte.
"Questa bambina non avrà nessuno oltre noi... mi odio"
Sussurra Zulema con voce rotta mentre delle lacrime iniziano ininterrottamente a bagnarle il viso.
La guardo sgranando gli occhi e le riempio il volto di baci.
"Amore ma che dici..."
L'abbraccio forte a me mentre inizia a singhiozzare nell'incavo del mio collo, non l'avevo mai vista in questo stato e tutto questo mi distrugge.
"Non ho famiglia, la tua a causa mia si è distrutta, in carcere tutte mi hanno
odiato e non ho costruito nessuna amicizia se non quella con Saray, che si è dimenticata di me...
Non voglio che mia figlia nasca senza nessuna persona pronta ad amarla oltre noi due. È tutta colpa mia..."Mai come in questo momento sono stata felice di aver contattato Saray.
Continuo a stringere forte a me Zulema cercando di calmarla accarezzandole la schiena."Shh... amore, basta.
Abbiamo avuto una vita pesante entrambe, non ha senso rivangare il passato, non ha senso pensare a quello che io o tu avremmo potuto evitare di fare. Ormai siamo qui, insieme, e nostra figlia avrà una vita bellissima. Sicuramente sarà migliore di entrambe e non mancherà a lei farsi degli amici ed essere una bimba meravigliosa. E poi ci sono tantissime persone che ti stimano e che ti amano, solo che non te ne rendi conto.
Sole per esempio, ti adorava.
Non ricordi quando ti ha difeso insieme a tutte le altre dalle cinesi?
La Riccia, nonostante i vostri battibecchi, ti stima.
Antonia ti vuole bene, anche se spesso vi insultavate per via del cibo.
Castillo ti adora!
E poi... Saray non si è dimenticata di te, semplicemente così come abbiamo provato noi, sta cercando di rifarsi una vita. E tu sai, in cuor tuo, quanto siete importanti l'una per l'altra."
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Zurena - Il Mio Sogno Proibito
FanfictionSequel di "Zulema & Macarena - Tu sei la mia casa"