Oggi pomeriggio io e Zulema saremo impegnate con lo shooting fotografico pre parto.
Sono molto emozionata, ed ho proposto alla mia ragazza di andare a fare un po' di shopping per l'occasione.
Voglio che tutto sia perfetto e che queste foto siano mozzafiato.
Beh, con lei dietro l'obiettivo, saranno naturalmente favolose, ma non credo che sia il caso che indossi la sua solita felpona nera!"Hai preso tutto? Ricorda le chiavi della caravana, che l'altro giorno siamo rimaste fuori!"
Le chiedo dirigendomi verso la macchina.
"Tutto preso, sua maestà!"
Ridacchia Zulema sedendosi al mio fianco."Cazzo, nemmeno la cintura di sicurezza mi passa più! Dubito che troveremo qualcosa di decente..."
Ruoto gli occhi mettendo in moto.
"Amore, ti ricordo che tra poche settimane partorirai. C'è un esserino dentro di te, e sono sicura che troveremo dei completi bellissimi!"
"Mmh, se lo dici tu... prima però ci fermiamo al bar? Ho voglia di una cheesecake all'arancia"
Sorrido dandole un'occhiata.
"Stai mangiando così tanti dolci e frutta che la bambina le odierà!
Comunque, certo, appena arriviamo in città ci fermiamo da qualche parte"Zulema annuisce soddisfatta, mentre apre il finestrino e si lascia scompigliare i capelli dal vento.
"Pensi che mi somiglierà?"
Mi chiede quasi temendo il contrario."Penso proprio di sì, avrà i tuoi occhi, e soprattutto, il tuo cuore."
Rispondo istintivamente, volendola rassicurare.
Il fatto che questa gravidanza sia scaturita da una violenza, ha spesso destabilizzato Zulema."E se un giorno mi chiedesse di suo padre...?"
Freno di colpo al semaforo facendoci sobbalzare, prima d'ora non aveva mai menzionato Alam.
"Beh, le dirai la verità, a tempo debito."
Lei non risponde, si limita solo ad osservarmi, forse ha capito che questa domanda mi ha intristito.
Dopo una mezz'oretta, finalmente, raggiungiamo il centro."Che fortunata sarà ad averti come mamma..."
Sussurra il mio scorpione, quasi a non volersi fare sentire.
A quell'affermazione, automaticamente, stringo la mia mano nella sua, mentre mantengo lo sguardo fisso sulla strada alla ricerca di un bar."Spero di esserne all'altezza"
Deglutisco parcheggiando la macchina in una discesina.
"Eccoci, lì c'è una pasticceria, avranno sicuramente la cheesecake"
Annuisco provando a sviare il discorso,
ma Zulema mi blocca dal braccio, prima di poter scendere dal veicolo."Rubia, non ti sarai mica incazzata per quella riflessione su suo padre?
Quel coglione non significa nulla, i suoi genitori siamo e saremo sempre solo io e te.
L'ho buttata lì solo perché non sono mai stata brava con queste cose..."Mi volto verso la mora scostandole la frangetta dal viso.
"Lo so... è solo che anche per me non è facile, vorrei non parlare di lui e viverci in tranquillità questa giornata e la vita nuova che ci aspetta.
Sicuramente la bambina crescerà serena e felice, se ci impegniamo ad esserlo anche noi.""Va bene bionda, hai ragione"
Ci diamo un bacio veloce e raggiungiamo il bar.Una volta entrate, ci sediamo in una saletta ed iniziamo a sfogliare il menù.
Dopo circa cinque minuti ci raggiunge un
cameriere per prendere le nostre ordinazioni, un uomo sulla quarantina super palestrato.
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Zurena - Il Mio Sogno Proibito
FanfictionSequel di "Zulema & Macarena - Tu sei la mia casa"