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Il pub distava circa 15 minuti dal cinema, durante il tragitto pensai a come mi sarei dovuta comportare con le ragazze. Che non le sopportavo era un dato di fatto, ma Lana si ostinava a dirmi di fare meno la stronza e io alla fine mi ritrovavo sempre a fare ciò che lei voleva. Il nostro rapporto era bizzarro, ci riempivamo di parole dalla mattina alla sera, ma alla fine di ogni giornata eravamo sempre insieme. Lei era la mia migliore amica da sempre, è stata con me quando mia madre se ne andó mi è stata vicino quando mio padre è morto. Lei c'è sempre e io per lei, siamo come sorelle. Non ho mai pensato a lei in quel modo e il solo pensarci mi fa venire un brivido dietro la schiena e non di piacere.
Appena arrivai davanti il pub parcheggiai in uno stallo libero e sfilandomi il casco scesi.
Ero arrivata per prima, così mi sedetti sulla sella e mi misi a cazzeggiare un pó con il telefono.
"Mi piace la tua moto" mi disse Joanna avvicinandosi.
"Grazie" risposi notando poi l'arrivo degli altri alle sue spalle. Quando fummo tutti, entrammo e ci sedemmo in un tavolo abbastanza grande per tutti, io capitai tra Nathan e Allison che peró fece cambio per stare accanto a Lana e di conseguenza Nicole finì al mio fianco.
Cercai di non starle troppo addosso, ma Nathan si era spaparanzato a gambe aperte spingendomi addosso a Nicole.
"Vedo che stai comodo" dissi sarcastica.
"Si abbastanza, grazie" mi rispose lui tranquillamente sapendo perfettamente che ero sarcastico.
"Dai, vieni più qua" disse poco dopo Nicole spostandosi leggermente per lasciarmi più spazio. Non capivo tutta quella gentilezza di colpo nei miei confronti, ed era strano. Comunque feci come mi disse, dopodiché ordinammo.
"Allora come va il vostro progetto?" ci domandó Lana, attirando così l'attenzione su me e Nicole.
"Ancora non ci scanniamo, quindi direi bene" risposi io.
"Quel giorno in biblioteca poco ci mancava" disse Allison ridendo.
"Che dire è una despota"
"E tu un idiota"
"Ma davvero? Senti chi parla Miss non sputo un attimo perché amo il suono della mia voce"
"Almeno qualcuno parla, tu sembri un ebete che risponde a monosillabe" stavo per ribattere quando Nathan ci stoppó.
"Eiei time out, sta arrivando il cibo e scusatemi, anche se adoro vedervi prendere a parole quando c'è di mezzo io cibo non si scherza" lo guardai male e il cameriere arrivó portando i piatti.
"Sapete? siete comiche" disse Joanna, mente Emma annuiva. Entrambe le guardammo, stavo per lanciarmi in uno dei miei commenti poco gentili quando Lana, conoscendomi meglio di chiunque altro, parló.
"Avete assaggiato questo? È la fine del mondo" disse prendendo alcuni stuzzichini e mangiandoli.
Tutto sommato la cena proseguì bene, senza nessun litigio o altro, dopo un pó mi alzai e uscì fuori. Non ero una con il vizio del fumo, ma ogni tanto mi rincercava, soprattutto dopo una birra. Mi sedetti di spalle all'ingresso e accesi la sigaretta gustandomela.
"Da quanto fumi?" mi voltai e vidi Nicole che mi fissava.
"Solo ogni tanto"
"Posso provare?" la guardai confusa.
"No"
"Perche no?"
"Perché fa male"
"Ma tu fumi"
"Che c'entra?"
"Eddaiiiiii" Si lamentó sedendosi accanto a me "Solo un tiro"
"Eh va bene, ma. Se prendi il vizio non ti incazzare con me"
Lei sorrise e le passai la sigaretta.
"Non tirare troppo che ti va di" non finì a dire la frase che lei iniziò a tossire.
"Te l'avevo detto che non dovevi provare" dissi dandole le pacche sulla schiena e ridendo.
"Una cosa è certa, non fumeró mai" disse quando si riprese "E non dovresti neanche tu" aggiunse poco dopo.
"Che fa, ti preoccupi per la mia salute? A cosa devo tanta premura?" la presi in giro.
"Al fatto che se dovrai morire sarà per mano mia" scoppiai a ridere sempre più divertita e lei insieme a me.
"Dai rientriamo prima che pensino davvero che ci stiamo scannando" mi alzai in piedi e allungai una mano per aiutarla ad alzarsi e poi rientrammo nel pub, sotto lo sguardo curioso degli altri.
A fine serata ci dividemmo e dopo aver salutato le ragazza, i miei amici iniziarono con le domande, ma li liquidai subito e salutandoli tornai a casa.

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