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Ero sdraiata a letto e stavo messaggiando con Nicole. Quel giorno ci eravamo viste solo a scuola e per poco tempo, io avevo avuto gli allenamenti e lei era dovuta andare a fare delle commissioni con i genitori, con il risultato che mi mancava un casino.
Per non aggiungere il fatto che il giorno seguente sarei dovuta partire insieme alla squadra per due giorni, dato che avevamo le gare.
Nicole era estremamente gelosa, anche se diceva il contrario. Mi piaceva quel suo lato, ma odiavo quando pensava che avrei potuto trovare interesse per qualcun altro, quando nella mia testa c'era solo lei.
Guardai l'ora, erano le dieci passata.
Mi alzai dal letto e mi infilai un jeans e una felpa.
"Zia vado da Nicole" dissi passando davanti la sua stanza.
"A quest'ora?" mi domandó leì sbucando dietro la porta.
"Lo so che è tardi, ma sai che una donna gelosa non bisogna mai lasciarla troppo tempo sola" dissi con un sorriso incerto, lei rise.
"Vai, ma stai attenta" annuì e uscì di casa.
Quindici minuti dopo ero intenta a salire sulla finestra di Nicole, una volta arrivata al balcone bussai piano contro il vetro.
"Che ci fai qui?" fu la prima cosa che disse appena aprì la finestra.
"Volevo spiarti mentre ti cambiavi, ma sei già in pigiama" scherzai guardandola dalla testa ai piedi.
"Sei proprio un idiota, e ti ricordo che ho una porta al piano di sotto funzionante che non ha il rischio di spezzarti l'osso del collo" mi rimproveró lei lasciandomi entrare.
"Amo l'entrata ad effetto lo sai" Nicole richiuse la finestra. Mi guardai intorno, l'unica luce proveniva da una piccola lampada sul comodino, sul letto era poggiato un libro e il cellulare e le coperte erano tirate un pó giù.
"Perché sei qui?" mi chiese facendomi voltare verso di lei.
"Perché voglio che tu capisca che per me ci sei solo tu, e che odio dover passare due giorni lontana da te" Lei mi guardó negli occhi, come se cercasse di vedere che stessi mentendo o meno. Le afferrai la mano e me la portai al petto.
"Lo senti?... Senti come batte forte?" domandai "Questo succede quando ci sei tu, e vuoi sentire che mi succede quando mi baci?" dissi avvicinandomi alle sue labbra. Mi staccai e notai lo sguardo di Nicole che aveva la mano sul mio petto "È questo l'effetto che mi fai e non voglio altro, non cerco altro "
Nicole tornó a baciarmi e io ovviamente non mi tirai indietro, amavo il modo in cui le sue labbra si incastravano perfettamente con le mie.
Il bacio prese subito una piega più intensa, la mia lingua rincorreva la sua, le sue mani scivolavorono sulla mia giacca di pelle facendola scivolare a terra. Mi spinse poi contro la parete lasciandomi baci sul collo, facendomi rabbrividire di piacere e appena succhió una punto preciso, le mie mani si piazzarono sul suo sedere tirandola verso di me.
Avevo notato come gli piaceva lasciarmi succhiotti sul collo.
"Stai marcando il territorio?" le sussurrai. La sentì sorridere contro la mia pelle.
"Non si sa mai" rispose lei. Sentì le sue mani vagare sul mio corpo e poi afferrare la cerniera della felpa e abbassarla, fino a togliermela.
"Nicole" provai a dire contro le sue labbra.
Se continuava così non sapevo se sarei riuscita a fermarmi, ma lei come se non mi avesse sentita mi alzó la maglietta e si abbassó a baciarmi il ventre mentre le mani accarezzavano i miei fianchi.
Avevo il respiro corto e stavo letteralmente impazzendo. Salì con i baci e non so come anche la maglietta finì a terra, facendomi rimanere con il reggiseno e la pelle d'oca.
"Mi spieghi come faccio a non innamorarmi di te ogni giorno?" le dissi quando tornó all'altezza del mio viso. Lei si bloccó, forse non aspettandosi questa mia dichiarazione.
"Che hai detto?"
"Che sono innamorata di te Nicole" dissi più chiaramente. Era la prima volta che glielo dicevo.
"Resta qui con me"
"Non ho intenzione di stare in nessun altro posto se non qui con te" dissi guardandola negli occhi prima di riprendermi le sue labbra.
Stavolta fu lei contro il muro e fui io a leccarle il collo, lasciarle baci e piccoli morsi.
Le afferrai l'orlo del pigiama e la guardai negli occhi per essere certa di poter proseguire, e quando mi fece un cenno di assenso gliela sfilai, notando che sotto non indossava nulla.
Non le diedi modo di coprirsi che tornai alle sue labbra, percorrendo con la punta delle dita tutta la lunghezza delle sue braccia, per poi passare ai suoi fianchi e alla sua schiena.
Lentamente arrivai al suo seno prendendolo tra le mani, lei rilasció un sospiro contro la mia bocca facendomi impazzire. Presi a massaggiarglielo con delicatezza, tracciai una linea immaginaria con le labbra soffermandosi poi sul seno destro, che baciai. E al contatto con le mie labbra lei inarcó la schiena spingendo così il suo bacino con il mio.
"Sei la fine del mondo" sussurrai prima di succhiarle un capezzolo, lei appoggió la testa al muro e con una mano mi afferró i capelli, come per tenermi lì e non farmi staccare. Passai all'altro e feci lo stesso, sotto i suoi piccoli gemiti che tratteneva per non farsi sentire.
Tornai alla sua altezza e lei mi sfiló il reggiseno, sfiorandomi il seno con le dita.
Riattaccai il corpo al suo facendo combaciare i nostri seni e continuammo a baciarci, lei avvolse le braccia intorno al mio collo e così l'afferrai prendendola in braccio.
Ci guardammo, le sorrisi, lei ricambió il sorriso allacciando le gambe attorno alla mia vita, tornando a baciarmi.
Con piccoli passi arrivai al letto e con delicatezza l'adagiai su di esso mettendomi su di lei.
"Sei sicura?" le domandai prima di poter fare qualunque altra cosa.
"Se è con te si" mi rispose guardandomi negli occhi.
A quel punto scesi e le tolsi il pantalone del pigiama, mentre io mi toglievo le scarpe e tornai su di lei.
La baciai di nuovo, ma lei con una spinta capovoltó la situazione mettendosi sopra di me. Era solo con gli slip, i capelli spettinati le davano un'aria ancora più sexy e io in quel momento credetti di morire, ma ancora non sapevo cosa sarebbe successo di lì a poco.
Mi diede un bacio e tornó seduta su di me, guardandomi dall'alto, le sue mani scorrevano sul mio corpo fino ad arrivare ai bottoni dei jeans, che con una semplicità disumana sbottonó.
Si mosse con il bacino sopra di me in un modo che mi fece quasi verire e poi mi sfiló i jeans e l'intimo.
Ora ero io quello nuda sotto di lei. Mi misi seduta con lei sopra, le sue gambe attorno la mia vita.
La guardai mentre scendevo con una mano sulla sua intimità, toccandola da sopra il pezzo di stoffa,mentre con l'altra la tenevo dietro la schiena. Dopo un pó mi feci più audace e infilai la mano sotto le sue mutandine toccando così la sua intimità. Lei si aggrappó a me con un gemito.
Le mie dita scivolarono sul suo clitoride facendo delle piccole pressioni fino a fare dei cerchi immaginari, più muovevo le dita più la sentivo ansimare e più la volevo.
Mi scostai leggermente per poterla guardare.
Sapevo che anche se era stata fidanzata per diverso tempo, era ancora vergine. Questo me lo ha detto Lana che lo aveva saputo da Allison, ed è per questo che ci andavo ancora più cauta con lei.
"Se vuoi possiamo fermarci qui, non voglio farti fare niente che tu non voglia" Lei mi guardava, era ancora aggrappata a me mentre la mia mano era sulla sua intimità ferma, aspettando una sua risposta. Volevo essere sicura al 100%.
"Giuro che se ti fermi ora impazzisco" disse e sorrisi riprendendo a muovere le dita.
Non sarebbe stata l'unica ad impazzire.
Continuai a massaggiarla per un pó e quando la sentì pronta, passai un dito sulla sua apertura prima di infilarlo dentro, contenendo un suo gemito con la mia bocca.
Credo di non essere mai stata così tanto eccitata in vita mia, solo sentirla ansimare in quel modo mi sarebbe bastato per venire.
Mossi il dito al suo interno e dopo un pó ne infilai un'altro, sussultó stringendosi a me e mordendomi una spalla, al che subito mi fermai.
"Ti ho fatto male?" domandai subito preoccupata, lei scosse la testa "Sicura? Non voglio farti male"
"Solo un pó, ma non voglio che ti fermi" la baciai con estrema dolcezza e ripresi a muovere le dita lentamente fino a quando lei iniziò a volere di più, così aumentai i movimenti.
Sentivo il suo respiro sulla mia pelle, i suoi gemiti erano il suono più bello mai sentito e lei era meravigliosa.
Venne poco dopo cacciando un gemito più forte che soffocai con le mie labbra, sentì le mie dita stringersi dentro di lei e poco dopo rilasciarle. L'accompagnai per tutta la durata dell'orgasmo rallentando sempre di più, fino a fermarmi del tutto e con delicatezza le sfilai le dita e le baciai il viso. Lei era ad occhi chiusi che si riprendeva, così mi misi accanto a lei, afferrai la coperta per coprirci e le feci mettere la testa sul mio petto.
"Dormi amore mio" le mormorai sentendo già il suo respiro essersi fatto più pesante, segno che si era addormentata. E in poco tempo la raggiunsi anch'io nel mondo dei sogni.

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