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Mi svegliai con un dolore al fianco e un peso sulle gambe, stavo aprendo gli occhi lentamente quando sentì qualcuno ridere, un click di una foto e vidi una gamba di Harry sul mio fianco e le gambe di Joanna sulle mie, mentre continuava a dormire per storta.
"Se il buongiorno si vede dal mattino, il mio sarà sicuramente pessimo" borbottai. Lana, Allison, Nicole, Nathan e Emma ci stavano guardando e ridendo, ovviamente quella che faceva le foto era la stronza di Lana.
"Se ti prendo ti uccido" provai ad alzarmi, ma sia Harry che Joanna non furono d'accordo. Infatti mi si addossarono.
Alzai gli occhi al cielo prima di ripuntarli sui quattro stronzi che ridevano divertiti.
"Sarebbe gradito un pó di aiuto"
"Perché? È così divertente. La temibile Chloe Duncan messa alle strette da due ragazzi che dormono" disse Lana. Mi stavo per innervosire e rispondere male quando intercettai lo sguardo dolce di Nicole e subito mi calmai.
Con una mezza acrobazia riuscì a togliermi da quel groviglio di braccia e gambe e fui finalmente in piedi.
"Vi odio tutti" esclamai andando in bagno.
Quando tornai giù, vidi già le ragazze all'opera per la preparazione della colazione.
"Ei Chló ci pensi tu per i pancake?" mi domandó Lana vedendomi entrare.
"Si dai, ti prego" fece Nathan.
"Va bene, ma che sia chiaro che ancora vi odio" presi tutti gli ingredienti e mi appoggiai in un lato del bancone dove non c'erano i ragazzi.
"Ti serve una mano?" mi domandó Nicole.
"Oh si, se mi versi un pó di farina" prendemmo a fare il composto per i pancake e quando fu pronto li cucinai.

La colazione passó tra risate e chiacchierata, dopodiché Emma e Joanna dovettero tornare a casa mentre Harry aveva un'appuntamento con la tipa che le piaceva. Nathan invece rimase un pó prima di decidere di tornare anche lui a casa, molto probabilmente perché non voleva reggere le candele. Alla fine ci ritrovammo io, Lana, Nicole e Allison a poltrire in salotto davanti la tv.
"Ma quindi adesso siete una coppia?" domandai di punto in bianco, tre teste si girarono verso di me non aspettandosi una domanda del genere "Eddai, che sono quelle facce? È una domanda lecita la mia"
"Certo che tu il tatto non lo conosci per niente" mi fece Nicole.
"Ma se sono la delicatezza fatta persona"
"In quale mondo scusa?"
"Nel mondo in cui tu non sei una presuntuosa pignola"
"Se io sono pignola, tu sei un'impicciona"
"Visto che Lana è la mia migliore amica non è impicciarsi ma essere aggiornati"
"E che differenza ci sta? Ti stai comunque facendo i fatti degli altri"
"Ecco, ci risiamo" fecero Allison e Lana insieme, mentre io e Nicole continuavamo a discutere.
"Ooook ragazze. Fine primo tempo, ora smettela" disse Lana da solita maestrina.
"Ma ha iniziato lei" mi lamentai.
"Non è vero, sei stata tu"
"No tu"
"Sei stata tu con la tua stupidità"
Prima che potessi ribattere Lana mi tappó la bocca.
"Non mi interessa chi abbia iniziato, ora la finite. Sono stata chiara?" disse con un tono autoritario.
Io e Nicole la guardammo prima di scoppiare a ridere.
"Lasciale perdere Lana, non vedi che sono un caso perso tutte e due" disse Allison mettendo una mano sulla spalla di Lana, la quale si voltó per guardarla e le sorrise.
"Se volete ho diverse camere" le interruppi prendendoci ben tre cuscinate.
"Sei un idiota" mi disse Nicole, seguita poi da Lana e Allison.
"Vabbé era per dire" dissi massaggiandomi una spalla "Non si dica in giro che non sono generesa poi" aggiunsi.
"Ma tu prima di parlare lo colleghi il cervello? Ah già, tu non ne hai uno" mi provocó Nicole.
"Ti conviene iniziare a correre perché se ti prendo ti butto nella piscina di fuori, e con il freddo che c'è oggi non ti conviene" Lei mi guardó per vedere se dicevo seriamente e poi scattó in piedi scappando. Anch'io mi alzai per rincorrerla prima di sentire Lana dire ad Allison 'Lasciale fare poi si stancano' come se fossimo dei bambini.
Ripresi la mia corsa e presi le scale dove stava salendo, appena mi vide entró nella prima stanza che le capitó, ovvero la mia, e provó a chiudere la porta. Subito puntai il piede.
"Adesso non mi scappi" dissi riuscendo ad entrare, la presi mettendola sul letto, mi misi sopra di lei e le iniziai a fare il solletico.
"Chiedi scusa" le dissi mentre continuavo a torturla.
"Mai" rispose continuando a dimenarsi e ridere.
"Peggio per te" le avevo bloccato le braccia sopra la testa mentre con la mano libera le facevo il solletico.
"Okok, mi scuso per la tua stupidità" disse dopo un pó facendomi ridere, fermai l'assalto e solo in quel momento mi accorsi che le stavo sopra e da lì avevo una visuale di lei quasi perfetta.
Dai suoi occhi scesi fino alle sue labbra, bastava solo chinarsi un pó per poter assaporare le sue labbra. Lei sembró accorgersi del mio sguardo e si morse il labbro inferiore, quello che feci peró fu darle un bacio sulla fronte.
Per lei era ancora troppo presto, e non volevo metterle fretta.
"Torniamo giù, non vorrei che quelle due mi battezzino il divano" dissi e lei scoppiò a ridere.
"Stupida" disse quando mi rialzai.
"Dai salta su principessa" dissi voltandomi, lei salì sulla mia schiena avvolgendo le braccia attorno al mio collo e le gambe sulla mia vita.
Mi bastava sentirla ridere e stavo bene.
Le ragazze rimasero fino a dopo pranzo, dopodiché tornarono ognuna a casa propria.

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