Tearless

Capitolo 6

Ambra imboccò il viale alberato di ingresso al parco. Contò una decina di persone che correvano, tutte con indosso il visore di realtà virtuale. Soltanto una di queste aveva le braccia e le gambe coperte.

«Maleigha! Maleigha, fermati!»

«Ambra? Cosa vuoi?»

«Jurgen te l'ha già detto, vero?»

«Sì.»

«Mi dispiace che non stia andando bene. Te lo giuro, stiamo facendo il possibile per aiutarti.»

Maleigha rise.

«È evidente che tu ne sia convinta. Sono felice per te, sai? Se ti fidi così tanto di lui significa che lui fa lo stesso con te. Sei una persona fortunata. Avrà tanti difetti, ma quando tiene a una persona farebbe di tutto per lei. Forse anche troppo.»

«Di che stai parlando?»

«È meglio che tu te ne vada. Non voglio che i miei problemi rovinino la vostra relazione. In fondo non è giusto. E comunque non servirebbe a cambiare quello che è stato.»

«Che cosa mi stai nascondendo, Maleigha? Che cosa ha fatto Jurgen?»

«Jurgen fa solo quello che il suo cuore considera giusto. E a volte il suo cuore non capisce la differenza tra l'essere preoccupati e l'essere egoisti. Ma questa è anche la sua forza. Non posso chiedergli di più. Non andrà mai a fondo di questa storia.»

«Lui vorrebbe andare a fondo, ma non può. La pietra gli impedisce di scavare più a fondo nei tuoi ricordi, non te lo ha spiegato?»

«Niente può impedire a Jurgen di fare quello che vuole, Ambra. La pietra è assoggettata alla sua volontà. E la pietra non ha limiti.»

«E tu che ne sai?»

«Conosco meglio di te quella pietra, credimi. So che a te ha raccontato una versione diversa, ma lo ha fatto per proteggerti. Per proteggere quello che siete. E va bene così, non ce l'ho con lui. Mi basta che ci abbia provato. Vi chiedo solo di andarvene, subito. Il vostro incarico è finito.»

«Maleigha, aspetta. Dimmi la verità. Cosa sai di Jurgen che io non so?»

«Vattene, Ambra. Non costringermi a fare qualcosa di cui mi pentirei. Ho già sofferto abbastanza.»

Qualche minuto dopo.

Ambra entrò in camera da letto sbattendo la porta. Jurgen era di nuovo sul letto, a giocare con il cellulare.

«Ho parlato con Maleigha. Mi ha detto tutto. È vero che la pietra non ha limiti?»

«È vero.»

«Quindi mi hai detto un sacco di bugie. Hai finto che non ci fosse più niente da fare. Perché lo hai fatto? Se mi stai nascondendo qualcosa del tuo passato con Maleigha, esigo che tu me la dica ora, o tra noi due è finita.»

«L'ho fatto per proteggerti. Per proteggere noi due. Ci sono cose molto brutte nel passato di Maleigha, questo non te lo ha detto?»

«Quali cose brutte?»

«Ha ucciso un uomo.» spiegò Jurgen senza esitazioni.

«Cosa?»

«È questo il motivo per cui oggi è in questo stato. Durante una litigata con il suo ragazzo, ha perso la testa e lo ha spinto. Lui è caduto dalle scale e ha sbattuto la testa.»

«Beh, ma lei non voleva ucciderlo. È stato solo un incidente. Torniamo a quell'episodio e cancelliamo il ricordo.»

«Non possiamo farlo, Ambra. Stone Heart permette di modificare i ricordi che riguardano un evento, ma solo se tutte le persone coinvolte in quell'evento sono vive. Quel ragazzo è morto, e niente potrà farlo tornare in vita. Se interferiamo in un ricordo che coinvolge un morto, violiamo una delle regole di Stone Heart, ed è troppo pericoloso. Rischiamo di scatenare una reazione violenta della pietra, e potremmo rimanere imprigionati in quel ricordo per sempre, e non svegliarci più. È per questo che non volevo farlo.»

Ambra rimase per istante senza parole.

«Jurgen, mi dispiace. Sono saltata subito alle conclusioni. Ma perché non mi hai detto subito la verità su di lei?»

«Ho sperato fino all'ultimo che non fosse necessario arrivare a quel ricordo. Contavo che una delle sue relazioni successive sarebbe bastata. Quando è fallito anche l'ultimo tentativo, ti ho nascosto l'episodio dell'incidente perché volevo parlare con Maleigha, prima di fartelo vedere. Per questo sono uscito di nascosto, mentre dormivi.»

«Cosa le hai detto?»

«Quello che ho detto a te. Che Stone Heart non può agire se una delle persone nel ricordo è morta. Lei non ha voluto credermi, e si è infuriata con me. Avrei voluto cercare una soluzione alternativa insieme a lei, ma non me ne ha dato il tempo.»

«Capisco. Quindi è finita.»

«Io ci ho provato a trovare una soluzione, credimi. A questo punto restare qui è inutile.»

«Aspetta un momento, mi è venuta un'idea.»

«Sarebbe?»

«Non dobbiamo per forza modificare i suoi ricordi riguardo alla morte del fidanzato. Possiamo farle credere che non sia stata lei a spingerlo, e che sia stato solo un incidente. Questo potrebbe farla reagire in modo diverso e invogliarla a rifarsi una vita, non credi?»

Jurgen apparve di nuovo titubante.

«Sì, è vero, può funzionare.» rispose alla fine.

«Allora ci proviamo?»

«Proviamoci.»

«Sì!» esultò lei. «Lo facciamo dopo pranzo, ok? Vado ad aiutare la madre a preparare da mangiare.»

Jurgen attese che Ambra si fosse allontanata. Prese il cellulare e lo sbattè con rabbia sul letto. Cominciò a camminare avanti e indietro nella stanza. Lo sguardo gli cadde sulla valigetta che conteneva Stone Heart.