Capitolo 9

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Ambra uscì dalla stanza di Maleigha. Tornò qualche minuto dopo, con in mano Stone Heart. Maleigha chiuse la porta a chiave.

«Hai chiamato i tuoi amici?» chiese Ambra.

«Sì, penseranno a tutto loro. Verranno a prendervi mentre sarai nel ricordo. Dopo che avrai finito ti sveglierai a casa tua, nel tuo letto.»

«E Jurgen?»

«Lo porteranno a casa dei genitori. Sei pronta?»

Ambra annuì. Si sedette sul letto e strinse forte la pietra.

«Buona fortuna.» disse Maleigha.

Si trovò su una spiaggia, al tramonto. Era sola. Qualche istante dopo apparve Maleigha, sul bagnasciuga, insieme a un ragazzo. Ambra lo riconobbe subito.

«Non ci riesco.» disse Maleigha. «Non voglio farlo.»

«Perché continui a stargli dietro?» ribatté Jurgen. «Ti ha fatto del male in ogni modo possibile. Ti tratta come una merda, non gli importa niente di te e di quello che provi, vuole solo usarti per non finire in mezzo a una strada con il suo stupido figlio.»

«Lo so. Ma non riesco a pensare di lasciarlo. L'idea mi fa troppa paura.»

«E va bene. Allora usiamola. Usiamo la pietra. Una volta soltanto.»

«Sei sicuro che funzionerà?»

«Questo diceva la lettera.»

«La lettera che hai trovato accanto ad un cadavere.» precisò Maleigha.

«Non possiamo sapere perché quel tizio è morto. Possono esserci mille ragioni. Io penso che possa funzionare.»

«Cosa dovrei fare?»

«Toccarla soltanto. E desiderare intensamente di lasciarlo. La pietra farà tutto da sola.»

«D'accordo.» rispose titubante Maleigha.

Ambra vide Jurgen prendere Stone Heart dalla tasca. Quasi non la riconobbe. Era molto più piccola e nerastra, e non emetteva luce. Maleigha avvicinò la mano.

«Lo so che ce l'hai il coraggio.» incalzò lui. «Sei abbastanza forte. Devi solo toccarla, e sarai libera per sempre da quel bastardo. Sarai di nuovo felice, insieme a me.»

Una persona apparve alle spalle di Maleigha. Era Dokhon, il suo fidanzato.

«No.» mormorò Jurgen.

«Che cosa ci fai tu qui?» chiese Maleigha.

«Maleigha, vieni via.» disse Dokhon. «Che stai facendo con quel tipo?»

«Adesso, Maleigha.» insistette Jurgen. «Adesso o mai più.»

«Lascialo perdere.» incalzò Dokhon. «Vieni via con me.»

Maleigha avvicinò un dito a pochi millimetri dalla pietra. Poi ritirò la mano.

«Riesce ancora a influenzarti, vero? Avrei dovuto immaginarlo.» disse Jurgen. «Se non hai il coraggio di lasciarlo, non mi lasci altra scelta.»

Jurgen prese la pietra con entrambe le mani e chiuse gli occhi. Dokhon fece una smorfia di dolore e si premette i palmi sulle tempie. Poi urlò.

«Fermo! Cosa gli stai facendo?» gemette Maleigha.

«Non volevo che finisse così.» continuò Jurgen. «Ma è l'unico modo. O lui o me.»

«No!»

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