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Harry
Mi sveglio quasi di soprassalto e con un lieve sussulto, mentre cerco di focalizzare per bene dove mi trovo e connettere il motivo per cui mi sia svegliato così di colpo e alle otto del mattino, soprattutto.
Che ferie del cazzo sono se, ogni fottuta mattina, mi sveglio comunque non più tardi delle otto e mezza, sebbene mi corichi sempre dopo le due?
Delle ferie di merda, ovviamente.
Non posso nemmeno dare la colpa al tipico caldo asfissiante degli ultimi giorni di giugno, benché sia risaputo che in Inghilterra il clima non è mai troppo afoso nemmeno in estate inoltrata. Tutto l'opposto di New York, dove in questo periodo dell'anno è quasi impossibile respirare in alcune giornate, tanto da prendere in considerazione l'idea di emigrare in Lapponia pur di non subire tre mesi abbondanti di sole cocente, umidità illegale e puzza di sudore aggravata, soprattutto quando ci si sposta con i treni della metropolitana.
Mi alzo dal letto a una piazza nell'ampia camera degli ospiti della casa di mia madre e Rob; luogo dove ho trascorso le notti negli ultimi due mesi e mezzo. Mi stiracchio beatamente sbadigliando senza alcun ritegno, prima di stropicciarmi gli occhi e sperare che la vista smetta di essere ovattata.
Dai fori delle persiane verde bottiglia, riesco a intravedere gli spiragli di luce emanati dal pallido sole di prima mattina; so perfettamente che non riuscirò a prendere nuovamente sonno, nonostante la stanchezza dovuta allo scarso riposo si faccia avvertire prepotente.
Dopo una manciata di minuti, riesco finalmente a capire il motivo per cui mi sono svegliato all'improvviso e con lieve affanno. Non posso credere di aver rivissuto, come una sorta di flashback, un ricordo di ben ventitré anni fa. Il giorno in cui mi trasferii insieme alla mia famiglia a Brooklyn; il giorno in cui conobbi Chris, quando eravamo solo due bambini.
Ricordavo poco e niente di quell'incontro e, riviverlo tramite un sogno, è stato quasi uno shock.
Sono quasi tre mesi che non ho alcun tipo di contatto con Chris e non mi sono nemmeno preoccupato di indagare per sapere qualcosa di lei, tramite i social o i vari messaggi e chiamate che mi scambio quotidianamente con Logan, Eoin, Killian e Aiden. Non ho perso neppure i contatti con April, Zoey, Jill e Lori. Quest'ultima è quella che sento più frequentemente delle ragazze e sono più che convinto che tenga aggiornata Chris in base a ciò che le racconto. Motivo per cui, con Lori, non sono mai molto dettagliato riguardo le mie giornate.
Non lo sto facendo perché ho voglia di fare lo stronzo del cazzo, ma per il semplice fatto che se volessi informare Chris su come stia passando questo periodo a Cambridge, non usufruirei di alcun tramite o sotterfugio. Le parlerei io stesso.
