La storia d'amore fra Harry Styles e Louis Tomlinson non iniziò veramente qui, ma credo sia necessario informarvi di alcune cose prima. Partiamo da quel giorno, il giorno della festa a casa di Zayn. Il loro primo incontro.
———
Il cielo è azzurro e l'erba è verde.
Cosa che sanno tutti.
Beh, in realtà in quel periodo c'erano troppe foglie gialle e arancione cadute a terra, l'erba non era più così verde e nuvole grigie coprivano il cielo, perché, insomma, è così l'Inghilterra. Quindi nemmeno il cielo era blu.
Ma.
Quando Harry si girò verso Niall, incontrò il solito paio di occhi azzurri e capelli biondi, come sempre.
"Questi occhiali ti stanno proprio bene," disse e il biondo scosse la testa, togliendosi immediatamente il paio di occhiali da vista che indossava solamente durante le ore di scuola.
"Zitto, Harry."
La loro insegnante era in ritardo, non lo era mai, ma Harry non ci stava dando importanza.
"Facciamo qualcosa oggi?" Chiese invece, toccando con l'indice la superficie blu degli occhiali di Niall, appoggiati sul banco vuoto.
"Si, come sempre. Possiamo stare da te?"
Harry iniziò a tirare fuori dallo zaino i suoi libri, nessuna traccia della loro insegnante, ma era l'unico con ancora il banco vuoto. Niall continuò a fissarlo impaziente. "Va bene, e in teoria non c'è Gemma in casa. Siamo solo noi due."
"La cosa si fa eccitante." Niall alzò le sopracciglia più volte prima di sorridere, mostrando bene i denti. "Non vedo l'ora di restare da solo con te."
"Sai, a volte mi chiedo perché siamo amici."
"So la risposta. Perché sono l'unico che sopporta il tuo stupido culo, Styles."
Harry avrebbe voluto ribattere, ma una campanella interruppe i suoi pensieri, ciò che stava per dire, e anche la lezione.
"Una prova antincendio ragazzi, per favore uscite tutti insieme dopo esservi sistemati in una fila ordinata." Di nuovo. Niall ed Harry rotearono gli occhi contemporaneamente mentre tutta la classe si alzò. Non che non prendessero queste cose seriamente, ma era già la terza prova antincendio che facevano in una settimana. C'era stato un incendio nella scuola dall'altra parte della città ed il loro preside per quel motivo aveva fatto fare loro quasi una prova antincendio al giorno, inutile dire che Niall ed Harry rotearono gli occhi quando sentirono per l'ennesima volta quella specifica campanella suonare.
Sentire il rumore di centinaia—letteralmente—piedi sbattere per terra riempì la testa di Harry fino a fargli roteare gli occhi di nuovo. E un po' si chiese perché non tutti si comprano delle vans? Abbinabili a tutto, facili da mettere, e soprattutto non cadono nel pavimento creando quasi un frastuono ad ogni passo. Infastidendo Harry. Parecchio.
Ormai la sua classe aveva imparato in quale punto del giardino mettersi, ed una volta fatto l'appello ed aver capito che erano tutti presenti, Harry iniziò a guardarsi intorno, sapendo già benissimo cosa stessero cercando i suoi occhi.
Vagò con lo sguardo per il quasi del tutto verde giardino posteriore della loro scuola, dove almeno altre 15 classi erano riunite, qualcuno stava ancora facendo l'appello, altre classi si erano sedute nei tavoli da pranzo che potevi trovare sparsi per il giardino e che a Giugno erano una meta desideratissima da tutti.
Trovò la classe di sua sorella, e i suoi occhi si illuminarono un po', perché eccolo lì. Louis Tomlinson. Harry sorrise inevitabilmente quando lo vide qualche metro più in là, intento a parlare con gente che Harry conosceva solo di vista.
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For your eyes only || larry stylinson
FanfictionSe qualcosa di infinito è potente, importante, Harry Styles si chiese perché tutte le cose che più gli facevano paura fossero infinite. Eppure, qualsiasi cosa in realtà poteva essere senza inizio e senza fine, le cose che scriveva ne erano un esempi...