capitolo tredici

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...

"La sequenza del secondo esercizio era B, A, B, C, C."

"Ma secondo te mi ricordo in che ordine ho messo le risposte?" Un ragazzo di cui Harry non ricordava bene il nome rise e tornò a parlare con Zayn, ma il riccio smise di ascoltare la loro conversazione in quel istante.

Era martedì. Harry era riuscito a saltare scuola lunedì, ma non poté evitare le due verifiche che aveva quel giorno, per cui eccolo lì. Quella mattina quando arrivò a scuola aspettò fuori dalla macchina di Gemma finché non sentì suonare la campanella, e a quel punto entrò. Facendo così riuscì ad evitare i suoi amici quasi tutta la mattinata, vide solamente Niall durante motoria, ed
ora aveva appena finito l'ora di biologia con Zayn, che stava commentando la verifica con un ragazzo della loro classe.

Harry si alzò ed uscì dalla classe non appena il suono della campanella gli arrivò alle orecchie, non sapeva bene dove andare, ma di certo non sarebbe andato in mensa con gli altri. Con Louis.

"Harry!" Zayn riuscì ad afferrarlo per il polso dopo aver corso per raggiungerlo, "Dove vai?"

"Non ho il pranzo."

"Beh, posso dividere il mio panino, oppure posso prestarti dei soldi per ordinare qualcosa in mensa se non li hai."

"Non ho fame, Zayn. Tu vai pure dagli altri."

"Dai Harry, devi mangiare qualcosa."

"Zayn," Harry si bloccò nel punto in cui si trovava, Zayn quasi sbatté la faccia sulla sua spalla, "Non voglio venire in mensa. Ci vediamo dopo." Zayn perse la presa dal suo polso quando Harry si rigirò, ma continuò comunque a seguirlo.

"Harry, che succede?" Harry aprì una porta che li portò nel giardino posteriore, nella loro scuola c'erano dei tavoli per il pranzo all'esterno, ma non erano utilizzati in quel periodo dell'anno dato che c'era troppo freddo fuori. Ad Harry non importò comunque, e si sedette sul primo tavolo che trovò, Zayn fece lo stesso.

"Harry. Che succede?"

Ancora una volta quella domanda diede sui nervi ad Harry, che sbuffò e ricambiò lo sguardo di Zayn. "Non voglio vedere Louis."

"Perché?"

Due giorni prima, quando aveva provato a baciare Louis ed era stato palesemente rifiutato, era rimasto probabilmente per un'ora sdraiato sull'erba del suo giardino a fissare le nuvole sopra di lui. Si ritrovò a piangere solo quando prima di andare a dormire mise la playlist di Louis in riproduzione casuale.

La mattina dopo era così stanco che decise di saltare scuola, Niall e Zayn gli scrissero e fortunatamente credettero al fatto che stesse male senza fare tante domande, da Louis nessun messaggio.

"Harry?"

"Dio mio, Zayn." Come poteva dirlo? Dritto al punto gli sembrava il modo migliore. "Ho provato a baciarlo e se n'è andato. Non lo voglio vedere cazzo, mi lasci in pace ora?"

Il ragazzo davanti a lui non parlò, lo guardò e basta, l'unica cosa che disse dopo minuti di silenzio fu "Forse hai capito male."

Harry avrebbe voluto alzarsi ed andarsene, non era il momento adatto per scherzare o fare battutine, "Mi stai prendendo per il culo, Zayn? Come faccio ad aver capito male? Eri lì, hai visto cos'è successo? Mi sono avvicinato per baciarlo e mi ha spinto via, cosa cazzo significa secondo te?" Fortunatamente il giardino era vuoto, perché Harry stava decisamente urlando.

"Non ha senso," Zayn scosse leggermente la testa e restò in silenzio, probabilmente per pensare a cosa dire. "Senti Harry, sono abbastanza sicuro che tu piaccia a Louis. Vi ho visti, e poi," Zayn scosse di nuovo la testa, "niente."

For your eyes only || larry stylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora