25. Sta volta ero da solo.

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14/04/2012


Caro Diario,

domani parto, vado in America, mi trasferisco.

Non avrei mai pensato di fare questa fine, mia madre quando le avevo detto di volermi trasferire ha pianto tutto il giorno.

Prima ho fatto per l'ultima volta un giro per Doncaster, il posto in cui sono nato e cresciuto... sono pure passato per quel parco... mi sono seduto sulla panchina dove ci mettavamo sempre io ed Harry, ma sta volta ero da solo.

Lì mi sono messo a piangere come un bambino. Ho affondato il viso nelle mie mani, singhiozzando ininterrottamente...

Cazzo, quanto mi manca... vorrei rivederlo anche solo una volta, vorrei ripetergli che lo amo anche solo una volta, vorrei baciarlo anche solo un'ultima fottutissima volta.

Ma non posso, lo so, non posso e per questo mi odio, odio tutto quello che mi sta intorno, odio le sigarette che ho iniziato a fumare, odio le notti passate a piangere, odio tutte le bottiglie di alcol che mi sono bevuto per non pensare, odio il dover fingere un cazzo di sorriso davanti agli sconosciuti.

E Zayn... Zayn non è meglio di me. Ha smesso di mangiare, lo vedo, è dimagrito.

Parlargli è quasi impossibile. Anche lui ha iniziato a fumare e bere come me. A volte lo facciamo insieme.

Non mi sorprenderei se prima o poi svenisse proprio davanti a me.

Stava male dopo che... lui se n'è andato e la rottura con Liam è stata il colpo di grazia.

Anche Liam non sta particolarmente bene, ma ha la sua nuova ragazza, Cheryl.

Me l'ha presentata, non è troppo antipatica. Rende felice Liam, quindi gli impedisce di finire come me ed il mio migliore amico.

Niall invece ha Amelia, inoltre anche suo fratello si è fidanzato e da quel che ho capito vogliono pure sposarsi.

Credo che ognuno di noi abbia un modo diverso di gestire il dolore.

Tutti i ragazzi sono andati anche in cimitero a trovarlo... io non ce l'ho fatta.

In mia presenza non pronunciano neppure il suo nome, neanche mia madre lo fa. Sinceramente meglio così. Dato che neanche io lo faccio, infatti non ho nemmeno scritto il suo nome.

Mi fa troppo male. È come una lama nel petto che continua a muoversi, distruggendomi.

Non so se mai andrò in quel cazzo di cimitero, per ora devo partire, andarmene, l'America mi aspetta.

Non so quanto ti scriverò, anche questo diario mi ricorda lui, però ti porterò con me.

Anzi, se questa sarà l'ultima volta che ti scriverò, voglio buttare giù tutto quello che penso. Tutti i fatti, tutti i pensieri che mi porto dietro da due mesi.

Il Mio Diario - LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora