12. Freddie, aspett-

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Il discorso che aveva fatto mio padre mi aveva lasciato stranito.

Non mi aspettavo potesse dire certe cose, non mi aspettavo che potesse essere così profondo.

L'amore che provava per Harry, questo l'avevo capito, non era solo una cotta adolescenziale, non poteva esserlo.

C'era qualcosa di troppo profondo sotto, che io non potevo ancora capire.

Tutte le emozioni che trasparivano dalle sue parole erano qualcosa di spaventoso, come se Louis fosse davvero lì a raccontarmelo.

Solo che Louis aveva scritto quelle cose 23 anni fa, cos'era cambiato da allora?

Papà aveva provato queste cose per qualcun'altro?

Reputa ancora tutto ciò l'errore più grande della sua vita?

Stavo per continuare a leggere, quando sentii il mio telefono squillare.

Lo ignorai, aspettando che alla persona che mi stava chiamando cadesse la linea, e sorrisi compiaciuto non appena accadde.

Solo che quella persona evidentemente mi odiava, perché mi richiamò subito dopo.

Mi alzai svogliatamente dal letto, prendendo il telefono, ma il numero che mi stava chiamando non era salvato nella mia rubrica.

Tuttavia riconobbi il prefisso americano, quindi risposi pensando che fosse mio padre con il telefono di qualcun'altro.

Ma cos'era successo? Perché mio padre non mi chiamava con il suo? E sopratutto: perché mi chiamava?

Mi morsi il labbro, rispondendo.

"Pronto?" dissi, con il cuore in gola.

"Freddie? Sono io, Zayn. Come stai?"

Zayn Malik, collega nonché migliore amico di mio padre, che mi chiamava?

"Io... bene. È successo qualcosa?"

"Perché pensi ciò?"

"Perché in tutti questi anni è la prima volta che mi chiami."

"Giusta osservazione... io... so che hai litigato con tuo padre."

Annuii, ricordandomi un secondo dopo che lui non potesse vedermi.

"Sì."

"Beh, tuo padre non saprà fare il suo lavoro da genitore, ma io ho un po' più di esperienza in campo."

"Tu non sei un padre assente per tua figlia."

"Ma le voglio bene tanto quanto tuo padre ne vuole a te."

"Arriva al punto, ti prego."

"Volevo solo sapere se conosci Harry."

"Sì, ci sono andato a prendere un caffè prima."

"COSA?"

"Sto scherzando! Non so nulla di lui."

"Ti prego, non scherzare su di lui."

"Perché? È un taboo questo Harry!"

"Non è facile da spiegare, però come hai fatto a scoprire di lui?"

"Perché dovrei dirtelo se voi non mi avete mai detto di lui?"

"A chi altro hai chiesto di lui?"

"A nessuno, solo a Bear, ma pure Liam non ha detto nulla."

"Per favore, Freddie... è complicato ed io non sono la persona più adatta per dirti tutto quello che è successo, cerca di venirmi incontro."

"Non lo voglio fare! Voi mi avete nascosto Harry per tutti questi anni senza un motivo apparente! Ed ora l'unica cosa che so su di lui è che papà lo descrive come un riccio alto con le fossette sulle guance."

Il Mio Diario - LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora