21. Ogni cazzo di respiro.

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28/08/2011

Caro Diario,

uccidimi.

Domani è il compleanno di Liam ed ovviamente farà una festa, il problema è che ha inviato tutto il nostro gruppo, compreso Harry.

Con Harry la situazione non è mai stata così tragica. Avevamo litigato altre volte, ma la lite spesso si risolveva nel giro di qualche ora.

Non ci sentiamo dal giorno della litigata e... cazzo se mi manca.

Non mi ha più scritto né chiamato.

Zayn mi ha detto che quel giorno, dopo che io me ne ero andato, Harry è tornato da loro piangendo e quando si è calmato un po' è tornato a casa anche lui.

I nostri amici sono preoccupati per noi, non avevamo mai litigato così.

Sono passati giorni ed ogni secondo sembra pesare il triplo senza di lui.

Non gli ero mai stato così lontano, per così tanto tempo.

Mi manca... ricevere anche solo un suo messaggio mi faceva stare meglio, mi faceva sorridere ed ora era come se si fosse dimenticato di me...

Dicono che scopri quanto tieni ad una cosa solo quando la perdi, ma non avevo bisogno di perdere Harry per scoprire di amarlo!

Come facevo ad essere single prima di incontrarlo? Come sopravvivevo?

Anzi, come sono sopravvissuto 18 anni senza di lui? Non mi ricordo.

È molto frustrante... qui non è un malinteso, entrambi siamo arrabbiati con l'altro e non ho la più pallida idea di come risolvere la situazione.

Non mi sorprenderei se mi lasciasse, ma francamente... morirei.

In questi giorni senza di lui sono stato una merda, lo ero già anche prima, dopo la vacanza, però pensavo al lavoro e tiravo avanti, ci sentivamo quasi ogni giorno.

Ora invece non riesco a concentrarmi nemmeno più sul lavoro, mi sento come se mi fossi svuotato.

Come se una parte di me mancasse, come se ogni cazzo di respiro fosse uno sforzo, un obbligo che la mia mente mi impone, come se il mio cuore stesse pompando a vuoto, in un corpo vuoto, un corpo inutile.

Dopo una giornata di lavoro, passata a cercare di non iniziare ad urlare, mi stendo sul letto, dopo cena.

Una cena priva di senso, fatta per forza dell'abitudine, per obbligo di mia madre, senza davvero provare appetito.

E quando sono supino sul letto, completamente vuoto, non ho nessuna distrazione, cado in mano alle mie emozioni, completamente inerme, completamente inutile, debole.

Di solito quel momento lo usavo per rispondere ad Harry, scrivevamo un po' e poi andavamo a dormire. Ora non riesco a fare neppure quello.

E la prima lacrima cade sulla mia guancia, come ogni sera, scivola sul lato del mio viso, a volte mi cade tra i capelli mentre altre volte scivola fino al collo. Poi c'è la seconda, la terza.

Il Mio Diario - LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora