XII. Turno notturno

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(L/N)=cognome
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Reader POV

Qualche minuto prima che Chrollo si imbatta nell'aggressore. Ore 15.34

L'uscita di Kuroro,segnò definitamente l'inizio del mio turno notturno e dei miei pensieri irrequieti e costernati al riguardo. Bramare e desiderare di non aver mai ricevuto questo incarico era ormai  inutile.Mentre chiedere a Kuroro di togliermi di dosso questo incarico mi feriva l'orgoglio,non perché vi fossi una persona altezzosa,bensì non mi andava di dar soddisfazione agli occhi di quel uomo,dandoli così la perfetta vista di una (y/n) intenta a pregarli qualcosa.Gli avrei dimostrato di essere forte e nel momento del bisogno gliel'ho avrei ricordato personalmente a modo mio.
I miei pensieri negativi si affievolivano man mano che mi avvicinano sempre di più al mio posto di lavoro,fino a che,una volta accomodata sulla mia sedia, mi feci scappare un sospiro di rassegnazione,dando finalmente pace ai miei pensieri persistenti pieni di irritazione.
Quindi alla fine non ho proprio altre alternative eh?. Fu proprio questo il mio ultimo pensiero prima di osservarmi attorno un'ultima volta e passare il resto delle ore a digitare lettere e rispondere a delle chiamate d'emergenza .
Fin da prima di entrare in questa stanza mi aspettavo di vedere un numero di indipendenti assai ridotto rispetto a quelli a cui ero abituata normalmente,ma di certo non mi aspettavo un numero talmente tanto ridotto. Nella stanza del primo piano vi erano presenti un totale di cinque persone,me compresa, tutti quanti indaffarati a compiere il mio stesso lavoro,con una piccola differenza di espressione facciale;a differenza del loro sguardo rilassato, sul mio volto di persisteva uno già esausto.Inoltre il silenzio che girava e persisteva nella stanza accompagnava tutti durante il nostro lavoro,mentre le chiamate d'emergenza ne irrompevano talvolta le "note" mettendovi al loro posto frasi,parole o semplicemente suoni di approvazione sentiti e risentiti da ormai due anni se non di più;sono stanca. Lo sento.Sento le palpebre pesanti,la luce del computer diventare ogni volta sempre più fastidiosa e la voce dei presenti sempre meno forti.Voglio riposarmi,ne ho bisogno. Quando le mie chiamate si interruppero dopo una continua scissione,mi permisi di aspettare la prossima chiamata coricata sul tavolo e con le braccia conserte a farmi da cuscino,mentre usare le voci degli indipendenti come una ninna nanna alquanto monotona.Così,senza che me ne rendessi conto,chiusi gli occhi e rilassando sempre di più i miei muscoli mi addormentai.

***

<Si certo...hmm...arrivederci e buona serata>. Saranno passati soli tre minuti da quanto la mia mente é ritornata ad essere quasi del tutto funzionate come quando lo é da sveglia.Certo,sentivo tutt'ora persistere nel mio corpo la sensazione di sonno,ma ormai non più come quella di prima. Durante quei tre minuti passai tutto il tempo a sentire il rumore dei tasti essere pigiati velocemente ed una voce profonda accompagnare qualvolta quel rumore,anche se si trattava spesso di parole sconnesse fra di loro e di consensi fatti con le labbra.Quando finalmente senti il mio corpo essere completamente sveglio,presi la decisione di riaprire lentamente i miei occhi.Così,da una figura prima sfocata,vi prese forma un uomo abbastanza grande,con dei capelli biondi ed uno sguardo tranquillo osservare lo schermo del mio computer. Credo di averlo già visto...si,da quale parte,sicuro. Tenendo questo pensiero nella mia mente cercai di ricordare l'identità dell'uomo,ricordandomi così di averlo visto nel giorno in cui Akarui,chiamandolo per nome, lo fece avvicinare verso di noi. Eppure anche in quel momento mi sembrava di aver già famigliare quel viso.
Rimanendo a fissare l'uomo,con il volto ancora coricato sulle mie braccia,egli si accorse finalmente di me. Difatti,guardandomi prima con la coda dell'occhio ed infine girando il capo verso di me, vi aggiunse una frase<ah...finalmente sei sveglia>....finalmente sei sveglia? ...ma da quanto tempo sto dormendo?.Realizzando di aver passato la maggior parte delle mie ore di lavoro a dormire, sentì il mio corpo essere pervaso dall'agitazione.Quindi,rialzando velocemente la mia schiena e facendole prendere una postura quasi del tutto eretta,abbandonai per sempre il mio sonno,ritornando ad essere lavorativa come sempre. <Da quanto tempo sto dormendo?> l'uomo alzo leggermente le mani dalla tastiera, per poi portare lo sguardo altrove. Torturandosi leggermente le mani come sé si stesse accarezzando dolcemente,rimase in silenzio per qualche minuto.<...non lo sò...ma pensandoci sù credo da qualche ora,circa ..hmmm..tre ore,se non quattro> dicendo ciò l'uomo ritornò a digitare qualcosa sulla mia tastiera.Tre o quattro ore? Sono davvero una pessima lavoratrice. <Ecco...so che può suonare un po' rude da parte mia...ma cosa ci fai tu qui?> riponendomi tale domanda,l'uomo rivolse finalmente lo sguardo verso di me,allontanando però,questa volta,definitivamente le mani dalla tastiera. <In che senso?>
<Nel senso che non ti ho mai visto durante questo turno...e poi,è abbastanza ovvio che tu non ci sia abituata>
<tu dici?> l'uomo annui per poi coricarsi sullo schienale della sedia girevole.
<Di solito le persone non dormono durante questo turno,sai?>. Non risposi all'uomo,bensì riporsi lo sguardo verso il vuoto,pensando tra me e me allo stesso tempo che cosa avesse potuto portare queste domande. Sono appena stata sgridata?
<Quindi....> sentendo l'inizio di un'altra domanda rivolsi nuovamente lo sguardo verso il biondo<mi chiedevo che cosa ci facessi qui....>la risposta fu immediata.La colpa non era mia bensì del il mio capo,quindi spetta a lui pagarne le conseguenze.<Il capo settore di questo piano mi ha obbligato a prendere parte di questo turno> seguitamente dalla mia risposta,l'unica cosa che lasciò le labbra del biondo fu un semplice"capisco",dopodiché tra di noi vi fu un silenzio imbarazzante. Durante il silenzio l'uomo si mise a guardare altrove giocando talvolta con una matita,mentre io ne seguì l'esempio,cercando di trovare qualcosa di interessante o impegnativo da fare. <Sai...ti ho visto per puro caso> sentendo di nuovo la voce bassa dell'uomo farsi spazio tra il silenzio,lo ringraziai mentalmente<stavo per andarmene via quando dall'ascensore,quello per il parcheggio sotterrano> pronunciando l'ultima parola il biondo automaticamente indicò con la matita verso l'uscita della porta ,senza però,allo stesso tempo,girarsi verso di essa
< quando ad un tratto vi uscì una donna in uno stato di trance...no,cioè hai capito no?>
Mandando leggermente in malloppo il discorso,egli si affrettò a mimare con le mani le parole.Molto probabilmente in un tentativo di esprimere al meglio le parole che cercava di dirmi<e quindi mi sono preoccupato e ...niente sono venuto qui per far chiamare un'ambulanza o qualcuno,e poi mi sono accorto di te...> capendo male le parole del biondo inizia a guardarmi attorno con uno sguardo preoccupato,cercando di trovare la donna <oddio nonono> sentendo una pressione leggera sul mio braccio mi girai verso la sua fonte,ritrovandomi in questo modo il volto imbarazzato dell'uomo. Il quale,una volta accortosi del mio sguardo,trasse velocemente il suo braccio indietro, riprendendo a gesticolare e,questa volta, a ridacchiare nervosamente.<No..ovviamente non l'ho lasciata qui. Cioè ti immagini? L'ho già fatta portare via...ecco ...poi ovviamente ho notato te,cioè ti ho notato prima...ma non ho abbondando subito la donna. Cioè non ho abbondando la donna io....aaah lascia stare> rassegnandosi il biondo portò una mano sulla propria fronte mentre io,non riuscendo più a trattenermi,mi feci scappare una risata,la quale porto nuovamente in vita l'uomo. <...Comunque mi chiamo Jacob...Jacob Cambell ...> stringendo la mano del biondo mi prestai a presentarmi<(Y/N) (L/N)....hai un nome straniero ...sei di?> dopo aver sciolto la presa,Jacob riporse la mano vicino a quella opposta, stringendole a sua volta.<Ah...ecco io sono più sull'oriente,precisante dalla Federazione di Ochima>.Sentendo il suo luogo di provivenza ne rimasi al quanto scioccata,dopotutto era dalla parte opposta di dove ci trovavamo noi in questo preciso istante.<Wow,abbastanza lontano> Jacob sorrise per poi annuire,molto probabilmente già abituato a vedere tale reazione <Già,ma così vanno le cose quando vuoi seguire i tuoi sogni> ripresi l'ultima parte della frase,riavvolgendola e creandone una domanda.<Volevo diventare un detective di grande stima e a Yorbia si trova la migliore scuola ecc...quindi eccomi qui, capo settore del terzo piano> dal modo in cui l'aveva detto si capiva benissimo che tale metà lo rendeva assai orgoglio di se stesso. Beh,infondo chi non lo sarebbe stato dopo aver realizzato un proprio sogno?
<Sai,ora che ci penso ...io ti ho già vista prima. Per prima intendo ancor più prima della "presentazione" con Akarui...si...il giorno in cui mi hanno preso come capo settore ...aah il giorno più bello-più brutto-della mia giornata> dicendo all'unisono la propria idea ci fissammo immediate l'uno con l'altro,increduli di ciò che avevamo appena detto.

[𝖨𝗌𝗉𝗂𝗋𝖺𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾 𝗉𝗋𝖾𝗌𝖺 𝖽𝖺𝗅𝗅𝖺 𝖼𝖺𝗇𝗓𝗈𝗇𝖾 𝖲𝗎𝗆𝗆𝖾𝗋 𝖽𝖾𝗉𝗋𝖾𝗌𝗌𝗂𝗈𝗇-𝖦𝗂𝗋𝗅 𝗂𝗇 𝗋𝖾𝖽]
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Spazio autore
Aggiornare durante la settimana è davvero difficile,sorry sis : (

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Davvero grazie sis !

Chiedo già scusa in anticipo per eventuali errori.Byeeeeeeeeeee

Bohemian &lt;&lt;ChrolloxReader&gt;&gt;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora