XVI. Un pò in anticipo

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A fine giornata Chrollo non trovò nessuna informazione ,ma un nemico.
Mattino ore 7.05 casa di (Y/N)

Il sole era sorto da ormai un'ora.
Le nuvole si divertivano a disperdersi sempre più lontane l'una dall'altra, liberando in questo modo il cielo e donandoli allo stesso tempo un colorito azzurro.
Grazie all'assenza di quest'ultime i raggi del sole riuscivano ad illuminare con più facilità l'intera città di Shin, abitanti inclusi.
I raggi partivano dagli edifici più alti, le cui punte sfioravano ormai il cielo , ai piccoli negozietti, che si trovavano sui lati delle strade, a quell'ora, ormai affollate. 
Vi era solo un piccolo punto ove  i raggi del sole non riuscivano mai a sopraggiungere. In una piccola finestra ,chiusa fino all'ultimo spiraglio ,dove oltre ad elle vi viveva una certa coppia ormai sul punto separarsi, proprio come avevano fatto le nuvole questa mattina.

Scoccate  le 7.05 la sveglia si accese, la piccola scatola di metallo iniziò a vibrare e poco dopo nella stanza vi divampò l'eco di quest'ultima, il tintinnio si attenue soltanto dopo che la padrona vi ci posò pigramente una mano sopra.
Con le palpebre abbassate ,ma con la mente ormai sveglia, ad (y/n) sembrava che il tempo scorresse molto più in fretta rispetto al solito e che quindi i numeri dell'orologio fossero ormai andati ben oltre a ciò che le era permesso. Presa da quei pensieri ,pigramente girò il volto verso destra ,poi aprì gli occhi; l'orologio segnava le 7.07.
"Che seccatura" pensò sedendosi.
Guardo dritto a sé ,vide lo stesso disordine di sempre e sospirò, poi si girò verso l'altro lato e nel buio vi scorse una schiena e delle spalle che si alzavano e si abbassavano regolarmente, lo fissò per un bel pò e ripensò su qualcosa ma che ormai non valeva più la pena di ricordare. Scacciati via i pensieri la ragazza lentamente si alzò e se ne andò via silenziosamente.
Una volta preparata uscì dal proprio appartamento, e senza mia girarsi si diresse verso un marciapiede ormai affollato. Questa  volta non le andava di salire sull'auto, vedendo il sole e sentendo l'ebrezza di un vento piacevole, decise di fare un piccolo sforzo e camminare un pò.

Dipartimento di polizia di York Shin
City(Police Shin), ore 8.01.

Chrollo POV

Ero di nuovo arrivato troppo in anticipo per il mio lavoro, ma ormai ci avevo fatto una certa abitudine: arrivare con tranquillità, salire l'ascensore in silenzio, dirigermi allo stesso modo verso il mio piano, e poi sedermi sulla mia sedia a rotelle e guardarmi attorno. Di solito le cose andavano così, "che noia" pensai tra me e me.
<Scusa Akarui, ti avevo promesso di accompagnarti al ritorno in macchina ma oggi sono arrivata a ....piedi> i nostri occhi si incontrarono, e presi dallo shock rimanemmo tutte e due fermi, per qualche secondo ,senza mai fiatare.
<Oh...mi aspettavo ...> sentendola nuovamente parlarle mi ripresi, e realizzando la cosa staccai velocemente le mie gambe dalla mia scrivania, per poi avvicinarmi ad essa come se niente fosse.
<Non mi aspettavo di vederti a così presto>
<Non mi aspettavo di vederti con le gambe sulla scrivania> —ribatté la ragazza—sentendo ciò ridacchiai.
<Deduco che ognuno di noi abbia delle cattive abitudini>lei non disse nulla.
Con uno sguardo dubbioso si avvicinò lentamente alla mia cattedra per poi sedersi al suo posto, ci fisammo di nuovo.
<U-uh cavoli> la vidi tirare sù la manica destra della sua camicia, per poi osservare l'orologio che portava sul proprio  polso.
<Cavoli, mancano ancora quindici minuti all'inizio del turno>fece una risata nervosa la quale io stesso ricambiai ,mettendoci dì seguito in mezzo un "già".
Che imbarazzo, e ora ? Di solito non c'è mai nessuno, ma si può sapere perché è arrivata così presto ?!
<Posso sapere perché oggi sei arrivata così presto ?>la ragazza mi rivolse uno sguardo curioso <per caso le dò fastidio ?>sentendo ciò mi affrettai a negare il tutto, infondo per mia esperienza ho capito che era meglio dar ragione ad una donna ,piuttosto che andarle contro.
<Nonono, è solo che...tu di solito arrivi così in ritardo> (y/n) annuì <effettivamente è vero> da quella risposta feci risuonare il mio secondo "già" , poi ci fu nuovamente un silenzio imbarazzante. Presi la mia biro e inizia a giocherellarci facendola ticchettare sul tavolo e allo stesso tempo tenni lo sguardo altrove.
Ma quando ci mettono a passare questi quindici minuti ?!
<Cosa hai fatto ie->
<Possiamo non rivolgerci la parola ? Almeno così la situazione è meno imbarazzante>mi rivolse un sorriso ma con una piccola curva di ironia. Sarà arrabbiata per la giornata di ieri ?
<Si ,beh effettivamente hai ragione, si>in ogni caso, almeno la ragazza era perspicace. Appena mi girai con la mia sedia sentì la porta del piano aprirsi e da lì un eccheggiarsi di innumerevoli passi. Finalmente sono arrivati, sospirai per poi ritornare a sorridere.
<(Y/N) !> Da lontanato si sentirono dei passi di tacchi farsi sempre più forti. Il richiamo fu abbastanza forte da richiamare sia la mia attenzione, che quella della persona interpellata. Quando ci girammo ,la fonte di tale trambustò si era ormai avvicinata abbastanza da poter appoggiare la mano sulla propria sedia e richiamare una seconda , anche sé con un tono molto più basso, la propria amica.
<Io...ho...>Akane  faceva fatica a parlare per via del fiato corto, chissà quando avrà corso per venire qui il prima possibile, <ecco tieni, bevi un po'>le passai la mia bottiglietta d'acqua la quale ,in un secondo momento ,venne afferrata con forza sorprendendomi leggermente, avrà un'aspetto docile ma forza nelle braccia c'è l'ha.
In men che non si dica mi svuotò metà della mia bottiglietta inghiottendo l'acqua velocemente,<(Y/N) ascoltami, ascoltami>
l'amica annuì <si okay, ma ti prego calmati ora,mi fai venire un colpo se no, su siediti, avanti>. Akarui fece cioé che le venne richiesto, si sedette sul proprio posto e facendo un grande sospiro ritornò con il fiato normale, poi parlò di nuovo.
<Quando stavo venendo qui, ho visto una pattuglia vicino alla caffetteria ...quella ...quella dove vendono dei dolci fantastici, ricordi ?>
(Y/N) annuì con l'espressione di chi ne voleva sapere di più.
<E allora mi sono  avvicinata e...>
<E ?>chiese l'amica curiosa <e vidi dei nastri e lì vicino Jacob>.I nastri  e un'investigatore, quindi c'è un caso di omicidio. <E gli hai chiesto di cosa si trattasse ?>avrei lasciato le ragazze avere una conversazione tutta loro, ma sentendo il nome di Jacob mi interessai. Sono sicuro che lui si interesserebbe soltanto di cose assai importanti. La ragazza ,sentendomi interferire, finalmente si girò verso di me, e anche se all'inizio sul suo volto vi vidi uno sguardo leggermente sorpreso ,ben presto lo vidi cambiare in uno più contento, molto probabilmente era felice di essere riuscita ad interessare tutti.
<Mi ha detto che c'è stato un'omicidio !> spostai lo sguardo sul volto di (y/n) e non vi intravidi alcuno stupore, quindi molto probabilmente anche lei ci era arrivata. Riportai nuovamente lo sguardo su Akane e quando mi ritrovai intenzionato a farle  un'altra domanda di colpo venni preceduto da
(y/n) ,<sai chi è stato ucciso ?> lei annuì <un crime Hunter>. Loro sanno dei crime Hunter ?Quando le guardai notai che i loro sguardo erano diretto verso di me.
<C-cioè noi non sappiamo chi siano i crime Hunter ,me l'ha detto Jacob, si !>la ragazza ridacchiava nervosamente mentre (y/n) sospirava in segno di rassegnazione. <Interessante, quindi sapete che ci sono dei crime Hunter qui ?>sentendo ciò tutte e due si congelarono per poi dire un "no" all'unisono. Le fissai a lungo per poi  tirare su con le spalle e sfoggiare un sorriso. Queste ragazze sanno già troppo.
<C-comunque ...Akarui mi spieghi come fai a tirare  fuori tutte le parole dalla bocca di Jacob?> la ragazza incrociò le braccia per poi fare uno sguardo fiero di sé <sono una poliziotta, ho i miei metodi> l'amica sentendo ciò si fece scappare una risata ,devo ammettere che era piacevole da sentire <saresti dovuta diventare una giornalista, sai ?>
<oh ma io volevo, ma i miei genitori mi hanno detto che sono troppo ingenua per certi uomini> (y/n) si girò verso l'amica <si, forse è meglio che tu resti con noi, qui nessuno ti farebbe nulla>.Le amiche si sorrisero.

A fine turno fui l'ultimo ad uscire dall'edificio ma non l'ultimo ad andarmene. Proprio vicino alla porta principale vidi le mie due colleghe discutere a proposito di un passaggio, e lì mi venne un'idea. Mi avvicinai frettolosamente verso di loro e in ben che non si dica mi ritrovai dietro di loro.
<Madame, non vorrei sembrare sgarbato o addirittura ficcanaso, ma ho sentito che parlavate di un passaggio ,e dopo quello che mi ha raccontato Akane mi duole lasciare due donne camminare da sole per la città, volete un passaggio ?>. Vidi (y/n) essere già pronta a rifiutare la mia offerta ,ma l'amica si fece avanti prima di lei  urlando un "si". Sorrisi <perfetto, allora seguitemi> detto ciò le accompagnai verso il parcheggio sotterraneo.

<Woooo quella é la tua macchina ?>sorrisi per poi annuire e aprile la portiera posteriore <madame, prego >lei sorrise per poi ringraziami ed accomodarsi dentro la vettura, rifeci la stessa cosa ,ma con la portiera davanti
<oh...beh grazie, ma posso benissimo aprire la portiera anche da sola, non farlo mai più okay ?>
<Così mi fai intuire che questa non sarà l'ultima volta che tu salirai dentro la mia auto>sentì l'amica in macchina ridere e vidi
(y/n) arrossire leggermente <non farti strane idee, mi hai soltanto frainteso> mi unì alle risate dell'amica godendomi il momento per poi accomodarmi anch'io in macchina.
La prima tappa fu proprio l'appartamento di (y/n) . <Beh siamo arrivati, è questa no ?> lei annuì per poi salutare l'amica e ringraziarmi  per il passaggio <non c'è ne bisogno, non mi hai fatto intendere tu stessa che questa non sarebbe stata l'ultima volta ?>scoppiarono di nuovo delle risate e (y/n) sentendosi presa in giro chiuse la portiera non dandomi la possibilità di salutarla, dunque una volta finite le risate ripartì per la prossima tappa. <Non mi va di stare in silenzio come prima, ti va di parlare ?>
<Siii adoro parlare> sorrisi <perfetto, allora ti va di parlare della storia di prima ? Quella che ci avevi raccontato durante il turno, sai era così interessante che ora non riesco proprio a smettere di pensarci sù> attraverso lo specchietto vidi gli occhi della ragazza illuminarsi, quindi il mio piano stava funzionando < hai detto che è stato ucciso qualcuno, ma mi chiedo ...ci sono già dei sospettati ?> si mise al centro dei tre sedili posteriori <si! Jacob è così fantastico! In ben che non si dica ha già trovato una anziana che sostiene di aver visto qualcuno> continuai la conversazione incitandola a dirmi di più
< cioè?>
<un uomo anzi no, ha detto che assomigliava più ad un ragazzino, con dei capelli biondi ed un telefono in mano> strinsi leggermente il volante e nel mentre sentì il sangue gelarmi, la ragazza continuava a parlare e a parlare ma ormai non la ascoltavo più. Una volta arrivati davanti a casa sua decisi di farle un'ultima domanda <posso farti un'ultima domanda?> nel mentre lei era già scesa dalla vettura
<si certo>
<Sembra che tu conosca molto bene Jacob, per caso siete amici o ...>
La ragazza ridacchiò <beh si siamo amici>
<e come fai a costringerlo a dirti tutto ?> lei si portò l'indice sulla guancia proprio come farebbe una bambina <segretoooo, posso farti anch'io una domanda ?> semplicemente annuì
<Ma tra te e (Y/N) c'è qualcosa ? È che quella buttata sulla macchina...>
Sentendo ciò le sorrisi debolente per poi negare la cosa portando un po' di tristezza sul volto della ragazza. Alla fine anche lei mi ringraziò per il passaggio mentre io in cambio le donai un sorriso, anche se appena chiuse la portiera egli scomparì.
-Bene, ora si torna a casa-.

[Ispirazione presa dalla canzone Wishful Drinking di Tessa Violet]
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Spazio autore
Oh oh forse uno dei membri della brigata è finito nei guai.

Per adesso cosa ne pensate dei personaggi ?

Vorrei ringraziarvi per i vostri commenti e per le stelline che mi date, grazie davvero !

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Chiedo già scusa in anticipo per eventuali errori. Byeeeeeeeeeeeeeeeeeee

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