Capitolo ventotto.

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Angel riaprì gli occhi,trovandosi tra le sue braccia la nostra piccola e me al suo fianco.
La guardava nello stesso modo in cui la guardavo io,inizió a baciarle la fronte e mettere la sua mano nella sua,e a parlare a bassa voce con se stessa.
"Sei uno spettacolo amore"-disse lei.
"di papà"- affermai io.
Ella fece un piccolo sorriso e mi diede un bacio. Poco dopo i dottori la presero e la portarono nuovamente nel letto ospedaliero per farla vedere ai parenti che erano ancora li,aspettando di conoscere questa nuova creatura.
"Hai visto che splendore abbiamo creato amore mio?"mi chiese Angel iniziando a sorridere più volte. Era tanto che non la vedevo così felice.
"Certo amore,oh e guarda qui.."- dissi uscendo da una busta un vestitino piccolissimo,tutto rosa con un fiocchettino sul lato,le scarpette bianche e una fascia bianca. La immaginavo già conciata così.
"Ma è stupendo amore. Sarai un padre meraviglioso"-rispose lei sbalordita.
"Sai pensavo.."- ripresi a parlare.
"A quanto è stata cattiva la vita con noi e quanto bella. Alle difficoltà passate insieme e ai bei momenti. Alle mie sofferenze,e ai ti amo. È da come un semplice fidanzamento sia nato anche un figlio. È una storia strana la nostra,dovremmo scriverla e farla conoscere al mondo,perché con te sono davvero felice." -dissi infine con un nodo alla gola.
Lei iniziò a far uscire qualche lacrima,forse ripensando ai nostri bei momenti passati insieme a quelli brutti e tutto ciò che abbiamo superato.
"Ti amo"- mi disse. "Anche io"- sospirai e le diedi un bacio.
In quel momento arrivó il dottore.
"Piccioncini, tra trenta minuti arriverà la piccola per essere allattata al seno, e domani sarete liberi di uscire. Mi raccomando per questa prima settimana copritela e non lasciatela molto al sole o all'aria. "-pronunció.
Ci ha presi per deficienti per caso? Siamo giovani,si,ma non sbadati.
Alle 17:30 uscì dall'ospedale e mi diressi al mio nuovo lavoro,non era difficile soltanto appuntare i vari documenti al computer,con una paga di 700 euro,preferisco accontentarmi.
A fare compagnia alla mia amata rimasero i suoi ed i miei genitori.

ANGEL'S POV
Finalmente dopo nove mesi avevo nelle mie braccia una piccola pincioes sa,non più mio nipote o figli di mie amiche,ma stiamo parlando proprio della mia di figlia.
E pronunciare il nome "mia figlia" da un effetto particolarmente strano..
"Posso entrare?"- dissero fuori alla porta.
Mi voltai ed era Claudio. Buttai in grido di gioia.
Venne e mi abbracció come a suo solito,è l'amore in persona.
"Mi sei mancata piccola"- disse.
"Ma non parliamone tesoro,mi sei mancato anche tu"-risposi io.
"Mia nipote?"- chiese subito lui iniziando ad abbracciarmi nuovamente.
Con lui ero felice. Ma lo ero davvero. Il migliore amico che tutti vorrebbero,è fantastico.
Non è facile a parole parlare di un proprio migliore amico. È come quella metà che ti è sempre stata vicino,un qualcosa di difficile a dirsi,ma meraviglioso a farsi. E con un solo abbraccio mi ha reso più felice di quel che già ero. Tutti nella propria vita hanno un migliore amico,ma per sentirlo davvero "migliore",deve cambiare la propria giornata in una meravigliosa,indimenticabile,anche con un solo sorriso o sguardo.
Ricordo che quando andavamo a scuola,lui era sempre in gruppo con i suoi amici ed io con i miei. E sorrideva sempre,e questo mi rendeva felice. Poi prima di entrare, andavo da lui e lo abbracciavo,a volte mi stringeva fortissimo,altre non voleva lasciarmi,insomma,parlare di lui,è come parlare della cosa più bella al mondo,ceh.
Inoltre con lui c'era anche Gabriel,verso fine anno scolastico,io lo avevo visto solo una volta nel parco,non eravamo ancora fidanzati.. E rideva quando mi vedeva saltare su Claudio,anche loro sono migliori amici.
E ora che Gabriel è il mio futuro marito è ancora contento di quest'anno ozia che continua sempre più ad unirsi,perché se si ama Davvero una persona e si ha fiducia,non si ha bisogno di ricorrere alla gelosia.
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+3K grazie,vi amo. ❤️

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