Il Talismano della Dama Bianca

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"Tanti auguri per i tuoi 19 anni!"

"Grazie mille!"

"Hai visto il mio regalino? Ti é arrivato?"

"Sì, era un sacchetto molto piccolo dal fare orientale con un pezzo degli Scacchi dentro, giusto?"

"Occhio, quello é un talismano, non una banale regina bianca. Lo presi quando ero in Asia, sai che i soldi non mi mancano. Me lo diede una Dama Bianca che aveva un mercatino nelle cosiddette: 'Porte di una area sacra', il Torii, ma intanto é solo una diceria."

"Esatto. Quindi, cosa fa? Scaccia pensieri? Mi farà superare l'esame di domani?"

"Mah...forse. Mi ha detto che, se romperai il talismano quando provi una emozione molto forte, accadrà qualcosa che ti cambierà la vita e ti salverà in un momento difficile."

"Dai, allora mi aiuterà sicuramente! Grazie mille, ora ritorno a studiare!"

"Prego, ci vediamo domani!"

Il mio amico se ne andò e mi misi a studiare ancora. Domani sarebbe andato tutto bene e avrei superato l'esame...spero. Per me l'esame é sicuramente una delle fasi più importanti della mia vita, se lo fallissi, i miei genitori e i miei futuri capi mi considerebbero un fallimento, potrebbero non assumermi e sarei preso in giro a vita, senza contare che devo rifare un intero anno di scuola ed é un segno indelebile di quanto sono scarso intellettualmente, considerando che sono arrivato lì con fatica. Ho solo un "Sette" di condotta e il resto tutti "Sei". Sono un disastro. In ogni caso studiai e domani feci il primo esame su quattro. Aspettai due settimane tra esami e risultati. Stavo per vedere se sono stato promosso oppure no e volevo vederlo con i miei occhi, non che qualcuno mi rovinasse la sorpresa. Corsi subito per andare a scuola e vidi molte persone sorridenti, anche se avevo l'impressione che qualcuno mi guardasse. Andai lì e...bocciato. L'unico bocciato agli esami della scuola. Continuai a guardare se avessi sbagliato...no, c'era il mio nome e c'era il mio...42. Mi hanno cominciato a schernire e a prendermi in giro, compagni di classe e non. Come farò adesso a dirlo ai miei? Proprio in quel momento mi squillò il cellulare. Era mio padre. La mia compagna di classe aveva spifferato tutto. Era finita. Il mondo stava andando a pezzi. Un momento...cosa avevo in tasca? Il talismano! Andai fuori dalla scuola correndo e lo lanciai nel marciapiede, pestandolo in lacrime fino a quando fosse stata una poltiglia di vetro, intanto non avevo nulla da perdere. Ad un certo punto mi videro dei ragazzi della scuola e si misero a ridere ancora più forte, e io cacciai un urlo di disperazione. Tuttavia, notai una cosa. Il tempo si stava fermando e stava diventando tutto bianco. Non mi sembrava uno scherzo architettato da qualcuno. Che fosse il talismano? Ad un certo punto, arrivò lei. Una dama bianca bellissima, aveva la mia età guardandola bene, con un lungo vestito bianco, una tuba bianca, un ombrello bianco e una pelle candida come la neve. Stava venendo da me: "Mi hai chiamata, vedo.", disse guardandomi mentre camminava nella strada. Poi mi fissò negli occhi, in modo che possa vederle il viso: "Qual'é il tuo desiderio?" "D...desiderio?", dissi io imbarazzato. Non so a che cosa si riferisse. Lei, con un sorrisetto,mi disse: "Avevo detto al tuo amico biondo con gli occhiali che avrei potuto cambiare la vita di una persona e che il risultato cambiava in base all'intensità dei sentimenti della persona che distruggeva il talismano. Mi aveva detto qualcosa come 'fare un regalo di compleanno ad un amico per incoraggiarlo a superare l'esame, perciò potevi essere solo tu.", concluse sorridendomi. "Se proprio riesci ad esaurire ogni desiderio," dissi io, "permettimi di ritornare ad un mese fa! Io...DEVO passare questo esame! Voglio studiare come si deve, voglio essere una persona migliore! Ti prego!". Mi vergognavo parecchio a chiedere una cosa cosí ad una ragazza carina come lei, tuttavia sorrise (anche se mi sembrava un pò finto) e mi disse: "Va bene. Lo vorresti a qualsiasi costo?" "Sì! Questa vita non ha senso se non posso superare l'esame!", continuai a dire. "Allora preparati. Se sei disposto ad accettare il pagamento, allora," la dama chiuse il suo ombrello e sorridendomi, "esaudirò la tua richiesta e ti manderò un mese prima nel passato!", concluse.

Scrittobre: 31 storie per ogni giorno di ottobreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora