Nel 1536, in un villaggio medievale in piena caccia alle streghe, una giovane sarta provò a cucinare, di nuovo.
"Oh no! Ho ancora combinato un disastro!". Rina fece una altra zuppa insipida. "Basta! Ho capito! Da oggi imparerò a cucinare come si deve! Anche per fare qualcosa di buono per Youta, una volta tanto!". Quindi decise di uscire e andare dalla biblioteca Mindfree, una delle più rinomate al mondo. Cercò, cercò e cercò e...trovato! "Guida per cucinare: dagli ingredienti al piatto" dell'autore Mysterious Mystery! Il libro era molto particolare, perchè era molto grosso, di colore nero con le lettere in oro, non aveva nessun disegno e a differenza degli altri libri esposti ce n'era solo una copia e sembrava trattato con riguardo, anche se sembrava fosse piuttosto nascosto, come se nessuno dovesse vederlo e prenderlo per nulla al mondo. All'interno c'era come usare al meglio gli ingredienti e di come ricavarne pozioni per rendere tutto la cosa più buona che hai mangiato, di amore, come trasformare uno in un lupo mannaro per un'ora, come guarire dalle ferite e molto altro. Rina pensò che queste ultime ricette fossero delle battute per rendere il libro più simpatico e decise di prenderlo ugualmente. A fatica, lo prese e lo portò dalla bibliotecaria: "Salve, vorrei prendere questo libro", disse. La bibliotecaria guardò stupita il libro e sembrava fosse terrorizzata, ma nascose subito le proprie emozioni: "Sei sicura di prenderlo? Questo libro nasconde oscure e potrebbe farti molto male. Meglio che lo lasci lì." Rina non capiva perchè le dicesse quelle cose. Non solo il libro era interessante, ma anche il fatto che la bibliotecaria non voleva che prendesse il libro. Avevano paura che diventasse la migliore in cucina? Volevano fermarla e monopolizzare le informazioni che uno può avere e altre no? Era per questo che era nascosto, anche lei lo trovò per caso. No. Questo non sarebbe accaduto. "Non importa, voglio questo libro.", rispose decisa Rina. "Non posso fermarti, ma stai attenta. Riportamelo tra un mese e dimmi dove abiti.", concluse la bibliotecaria. "Va bene! Grazie mille!", disse contenta Rina dandole l'informazione sulla sua abitazione e se ne andò a casa con quel librone ingombrante.
Dopo qualche minuto che Rina andò via da quel posto, la bibliotecaria torno nella sua stanza a chiamare suo figlio Yoshiro e assistente che stava dormendo. Lei lo sveglio e glì urlo: "Cosa stai facendo? Non hai assistito al disastro che sta per accadere?" "Quale...disastro?", rispose il figlio addormentato. La bibliotecaria, arrabbiata, urlò preoccupata: "Quel libro... QUEL LIBRO!!! Non è un banale libro di cucina, è un libro di STREGONERIA!!! Ci sono delle probabilità che diventi una strega! Lo capisci? Vai a pedinarla e fammi sapere se devo prendere provvedimenti!". Yoshiro, che proprio non riusciva ad avere la mente lucida dal troppo sonno, disse senza pensare: "Ma se quel libro è pericoloso, perchè semplicemente non metterlo in esposizione oppure semplicemente bruciarlo?". La bibliotecaria, con più calma, rispose: "Perchè non è possibile. Noi non possiamo rifiutarci di non mettere i libri in esposizione, rovinerebbe la nostra immagine! Siamo una delle biblioteche con più libri in assoluto, se facciamo qualche modifica del genere, per noi potrebbe finire da un momento all'altro! Potranno chiedersi se le biblioteche vicine non siano migliori della nostra e che abbiamo una crisi! Per quello la seguirai per una settimana, e, se diventerà una strega facendo le pozioni con efficacia, dovrai avvisarmi!". "Hmmm...va bene. Andrò.", rispose Yoshiro. Si fece dire l'indirizzo e cominciò a saperne molto di più su Rina.
Stando a quello che aveva scoperto, Rina provò tutto il giorno a cucinare. Era davvero interessata a quel libro, ma sarebbe riuscita a creare delle vere pozioni? Era davvero una strega, o una persona comune? Yoshiro continuò a guardare.
Nel frattempo, Rina provò per diletto a vedere se le pozioni erano vere oppure no. Decise di iniziare con la prima: la pozione che rendeva ottimo ogni cosa, sarebbe stato il massimo vedere la faccia del suo fidanzato Youta! Provò e...funzionava! Rina era felicissima, però si chiedeva se a questo punto le pozioni scritte nel libro. Provò a fare quella d'amore, quella che aiutava a guarire le persone e quella che ti transformava per poco in un lupo mannaro.
Yoshiro decise di fare una prova: bussò alla porta. "Sì? Chi è a questa ora della notte?", rispose Rina, indaffarata con la cucina. "Salve! vorrei un vestito femminile giallo: ne vende uno?" "Certo che ce l'ho, ma...perchè venire adesso e non domani mattina?" "Mia moglie mi ha scacciato di casa...volevo comprarglielo per fare pace! Solo lei può aiutarmi!". Rina si convinse che andava bene e aprì a Yoshiro, che in realtà voleva solo provare le pozioni e sapere se era una strega. "Siediti pure e scegli il vestito che più ti interessa, nel frattempo ti dò qualcosa da mangiare.", disse Rina al suo cliente, invitandolo a sedersi. poi si fermò: "Credo di averti visto da qualche parte. Sei per caso il figlio della bibliotecaria di Mindfree?", chiese lei. Yoshiro ebbe una idea: "Esatto! Ho saputo che aveva preso un libro di cucina oggi. Ha fatto un pò di allenamento, oggi?" Rina rispose prontamente in positivo e andò in cucina a prendere un pò di pollo. Entrambe le pozioni d'amore e per rendere buone le cose erano di colore rosso, lei mise per errore nel pollo del cliente la pozione d'amore.
Adesso sì che era nei guai: la pozione funzionava perfettamente: Yoshiro era innamorato follemente di Rina! "Non voglio più il vestito.", disse lui. Prima che Rina potesse obiettare, Yoshiro continuò a parlare: "Quello che voglio sei tu!" e le saltò addosso. Rina cercò di dimenarsi, ma era difficile. Yoshiro non voleva togliersela tra le braccia per nulla al mondo. Poteva solo trascinarsi fino dal salotto in cucina. Rina ebbe una idea rischiosa, ma che poteva essere efficace: doveva provare la pozione che trasformava la gente in lupi mannari temporaneamente. Era anche notte, quindi dovrebbe funzionare, spaventare il suo assalitore e sarebbe stata salva, adesso era in difficoltà. Con uno sforzo immane, riuscì a liberarsi e bevve tutta la pozione, lanciando il contenitore di vetro in faccia a quel pazzo. Nel mentre Yoshiro si lamentava del dolore, Rina fissò la luna piena e diventò lentamente un lupo mannaro. Il piano di Rina era quello di spaventare Yoshiro, tuttavia ci furono tre imprevisti: il primo è che il lupo mannaro perde la ragione, la seconda che ha bevuto troppo e può essere letale per chi la circonda e la terza che Yoshiro è impazzito per la pozione d'amore e non poteva più pensare razionalmente. Rina, ormai avendo perso la razionalità per essere un lupo, prese Yoshiro tra le braccia e cominciò a stritolarlo. Yoshiro cercò di dimenarsi, ma ferito alla testa con delle scheggie di vetro negli occhi perse facilmente le forze. Lentamente, lentamente, lentamente, Yoshiro perse tutte le forze e si accasciò tra le braccia del lupo. Solo dopo un pò di tempo Rina ritornò in sé e lasciò andare la sua vittima. Aveva appena ucciso una persona! Doveva scappare, subito. Prese tutto ciò che aveva e se ne andò da lì. Se la gente sapesse che avesse ucciso una persona e poi che era diventata una strega, per lei era la fine. Viaggiò per tre giorni, con il cibo rimasto, il libro che l'aveva legata a quel destino e una pozione. Ad un certo punto trovò una persona vicina ad un albero che soffriva e decise di darle la pozione che aveva: quella per la guarigione e funzionò. Decise allora di diventare una guaritrice ed usare il libro per fare del bene.
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Scrittobre: 31 storie per ogni giorno di ottobre
Mystery / ThrillerOgni giorno di Ottobre, ci sarà una storia basata su un tema diverso.