Il caso dei biglietti stellati.

3 0 0
                                    

Nella scuola elementare di Dawn City, in autunno c'erano nove bambini di quinta elementare e la loro maestra Aki che hanno ad eventi insoliti. Ichiro, uno di loro, si svegliò e andò a scuola in pullman come sempre. Al suo arrivo in classe, vide sotto al suo banco, perfettamente in centro, un biglietto da visita, con una stella e un messaggio scarabocchiato: "Stanotte un cestino fuori da scuola si brucerà". Pensando fosse una sciocchezza, Ichiro lo mise in tasca e non ci penso due volte, anche se gli dispiaceva buttare qualcosa. All'intervallo cominciò ad andare in biblioteca nella scuola per restituire un libro e per leggerne uno. Il giorno dopo, Ichiro provò a vedere i cestini vicino alla scuola: uno era stato effettivamente bruciato! Come era possibile? A questo punto valeva tanto vedere se era arrivato un altro biglietto sotto al banco. Già, c'era! Aveva due stelle da una parte e un messaggio dall'altra: "Stanotte il muro della scuola sarà dipinta una matita." Accadde sul serio. A sinistra della porta della scuola, c'era una piccola matita disegnata con inchiostro indelebile. Questi biglietti cominciarono a piacere ad Ichiro e non vedeva l'ora di leggere il prossimo. Passavano i giorni e il biglietto appariva sempre sotto il banco, anche se per qualche motivo non era sempre perfettamente in centro. Essendo uno degli ultimi ad entrare, Ichiro non poteva vedere se qualcuno lo leggeva o no, anche se biglietti del genere sono facili da notare sebbene siano parzialmente nascosti.

Andava tutto bene fino al decimo biglietto. C'erano dieci stelle rosse e il messaggio era diverso dal solito, inchiostrato di rosso: "Ichiro ruberà la penna nera di Hibiki." Cosa stava succedendo? Ecco perchè oggi lo guardavano tutti male! Hanno letto il messaggio e pensano che sia evidente che diventi realtà! Hibiki cercò di proteggere il suo astuccio, lo teneva come se lo stesse abbracciando e continuò a farlo per un pò. A questo punto la mente di Ichiro cominciava ad andare: chi è stato a scrivere i messaggi? Come fa a metterli nel suo banco prima che tutti gli altri riescano a vederlo? È uno dei suoi compagni oppure le insegnanti o qualcuno dello staff scolastico? Perchè ce l'ha con lui? La calligrafia e i messaggi non sono difficili da capire. Da dove vengono questi biglietti? Arrivò l'intervallo. Ichiro se ne andò nel suo posto preferito: la biblioteca. Era Mercoledì, il giorno nel quale non c'era nessuno, neanche la bibliotecaria. Pazienza, si poteva sempre qualcosa. Hibiki non è una bambina a cui piaccia andare a scuola, perciò si dimenticò di proteggere in qualche modo la penna nera. Essendo anche vicina la porta, era facile rubarla di nascosto. Ad Ichiro piaceva andare a scuola e sapeva che doveva scagionarsi in qualche modo, ma essendo assorto nel libro che stava leggendo si dimenticò subito di ciò. Puntualmente, la penna nera è stata rubata. Tutti diedero la colpa ad Ichiro, ammettendo di aver letto i biglietti sotto il banco, ma non essendoci stato nessuno in Biblioteca, non potè difendersi dalle accuse e gli fu data una nota di demerito dalla maestra Aki, che si occupava della maggior parte delle loro materie. Passò il tempo e il ventesimo giorno ci fu un altro biglietto, con venti stelle rosse e l'inchiostro rosso: "Ichiro ruberà la merenda ad Haruto." Doveva assolutamente vendicarsi e trovare un modo per incastrare il colpevole. Doveva avere delle informazioni e un piano. Aveva tre ore di tempo. Per le informazioni doveva parlare con i bidelli e con le insegnanti, doveva avere un testimone per tutto questo tempo ed inoltre incastrare il colpevole. Come fare? Qualcosa gli era già venuta in mente. 25 minuti prima dell'intervallo, Haruta controllò il suo zaino per vedere se la sua merenda c'era e la prese con sè di nascosto. Chiese di poter andare ai servizi ed ebbe il permesso. Finito, tornò in classe e ricontrollò nuovamente lo zaino. Era arrivato all'intervallo: l'ora di agire per incastrare il colpevole! "Maestra, può venire un attimo? C'è un compito che non capisco!", disse Ichiro. "Va bene, voi cominciate ad andare giù a mangiare!", ordinò la professoressa agli altri. Cominciarono tutti ad avviarsi, tranne Haruta che si muoveva molto lentamente. "Haruta? C'è qualcosa che non va? Devi andare giù con gli altri!", ordinò nuovamente la maestra. "Va bene.", disse a malincuore Haruta. Dopo che Haruta se ne andò, disse seriamente ad Ichiro: "Che cosa vuoi dirmi?". Ichiro rispose altrettanto seriamente: "La ringrazio per avermi ascoltato. Io non posso muovermi da qui perchè altrimenti mi daranno del ladro ingiustamente ancora una volta. Lei sa per caso chi viene in classe per prima e chi abiti più vicino alla scuola tra di noi?". Aki, un pò indecisa se dare delle informazioni personali o no, disse: "Forse Haruta e Hibiki, ma credo di più Haruta. Perchè?". "Ha notato che Haruta si è comportato in modo strano? Aveva preso qualcosa dal suo zaino, non so se è la merenda o altro e si è diretto in bagno. Potrebbe averla nascosta lì? La sta mangiando oppure vuole di nuovo darmi la colpa?", disse ancora più seriamente Ichiro. "Aspetta... cosa stai dicendo?". Ichiro le fece vedere tutti e venti i biglietti da visita che aveva. "Ora che ci penso, la madre di Haruta lavora in un settore del genere.", disse distrattamente la maestra. Poi continuò: "Vieni con me, andiamo a parlare con i bidelli e gli insegnanti. I tuoi compagni essendo giù non possono dirti nulla."

Alla fine, tutto confermò l'innocenza di Ichiro. Haruta viene presto a scuola perchè abita vicino e fa la strada a piedi, ma per venti giorni fu il primo ad andare prima in classe, poi mettere il biglietto da visita stellato sotto il banco di Ichiro, poi si chiudeva in bagno per un pò per poi venire volutamente più tardi in classe, anche se leggermente prima di Ichiro. La grafia dei messaggi dei biglietti furono collegati alla sua ed inoltre ci furono le testimonianze di un bidello che andò in bagno e fu ritrovata una merendina dietro al gabinetto. Il movente di Haruta fu la sua invidia a livello scolastico di Ichiro e voleva fargli prendere voti peggiori.

Ichiro riacquistò la fiducia dei suoi compagni al contrario di Haruta, che per vandalismo, bullismo e furto fu sospeso dalla scuola per un mese. 

Scrittobre: 31 storie per ogni giorno di ottobreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora