Sentimenti

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Dopo la partita, incontrai Draco da solo per i corridoi e decisi di andarci a parlare.
- Ei, perchè non vuoi parlarmi e dalla punizione che mi eviti, ho fatto qualcosa di sbagliato con Pansy?-
Lui non si girò, continuava a camminare, allora mi avvicinai e lo presi per il braccio.
- Draco ne puoi parlare con me.-
Lui si girò:
- Non posso parlarne, non posso fare niente di ciò che vorrei fare. La tua vita è più al sicuro se stai lontana da me, ora lasciami stare, non mi rivolgere parola.- disse con tono freddo.
Non capivo quello che stava dicendo, non mi aveva mai parlato così.
Una strana sensazione invase il mio corpo. Cosa centrava la mia vita con lui, levò il braccio dalla mia presa e se ne andò, senza nemmeno guardarmi in faccia.
Le settimane successive non ci parlammo, ci comportavamo come due estranei, non alzava nemmeno più lo sguardo da terra quando passavo io. Quei giorni furono molto duri, continuavo a pensare ripetutamente a quella strana sensazione.
                             ~●~
Ormai erano sei mesi che io ed Harry stavamo insieme, lui era sempre stato gentile e dolce con me e io gli volevo molto bene ma in questi giorni in me era cambiato qualcosa.
Continuavo a pensare e tutte le soluzioni che mi venivano in mente finivano in un solo modo, io non volevo far soffrire nessuno, soprattutto Harry.
Avevo capito che ciò che provavo per lui non era amore ma un bene immenso, era come un fratello per me.
Questi mesi mi erano serviti per capirmi e consolidare i miei sentimenti. Avevo deciso, dovevo parlarne con Harry, se lo avrei fatto ora, lui avrebbe sofferto di meno.
Nell'ora di pausa vidi Harry, stava parlando con Ron, così mi avvicinai.
- Harry, come stai? Vorrei parlarti, in privato se possibbile.-
Ron capì e si allontanò. Mi dispiaceva sempre tanto quando se ne doveva andare.
- Dimmi tutto, qualcosa non va?-
- È un po' complicato da spiegare... non so neanche da dove iniziare, so che tutto quello che ti dirò ti farà soffrire ma ti chiedo di farmi finire di parlare prima di rispondere.
La mia vita è strana da quando so tutto e sto capendo molte cose in questi giorni.
Ho pensato molto  e ho trovato la soluzione migliore per tutti.
Non credo possa funzionare tra noi, questa situazione mi fa stare male... mi dispiace ma io per te provo del bene immenso ma non un amore che dovrebbero provare due fidanzati. Non voglio rendere la tua vita triste, se starai con me nessuno dei due sarà felice.-
- Cosa dici? Mi stai prendendo in giro? Ho fatto qualcosa di sbagliato che ti ha fatto arrabbiare? Posso rimediare.-
- No, non ci pensare neanche, non hai mai fatto qualcosa di sbagliato, sei la persona più bella che abbia mai conosciuto. Solo che io ho capito i miei sentimenti per te. Questa è la decisione migliore per entrambi Harry.
- È per lui, vero? Tu mi stai lasciando per Draco. A te piace è ovvio, sono solo io lo stupido qui.-
- Non essere ridicolo, stai delirando. Non mi metterei mai con lui, devi accettare che i miei sentimenti sono cambiati.-
- Bene starò delirando ma allora perchè ti guarda così?-
Draco ci stava osservando, ma appena sentì l'ultima frase ne se andò innervosito.
Lasciai Harry in cortile, ero stufa di continuare quella scenata.
Mi avviai nella stessa direzione in cui era andato Draco, appena arrivai in un luogo lontano da occhi indiscreti, corsi per raggiungerlo.
Perchè faceva così, dovevo capirlo.
                            ~●~
Draco corse in bagno chiudendosi la porta dietro velocemente, si avvicinò alla finestra e appoggiò le mani sul davanzale, era disperato non sapeva più cosa fare. I suoi occhi cominciaronò a brillare e qualche lacrima gli corse sul viso.
- Perchè devo farlo. In che situazione sono, devo fare una scelta la mia famiglia o Thydia.- disse singhiozzando, fece una breve pausa per poi continuare - Io non voglio scegliere, non voglio far soffrire nessuno, non voglio stare dalla parte dei cattivi ma è il mio destino.
Corsi più veloce che potevo e aprii la porta, lui si girò di scatto.
-Possiamo parlare? Ti prego.- dissi.
Lui si asciugò un po' gli occhi con la manica, non lo avevo mai visto piangere.
-No, non ho nulla da dirti, non so nemmeno perchè tu sia qui, meglio che torni giù, ti ho già detto tutto.
Non posso avvicinarmi a te, tu hai già scelto per tutti.
Io non riuscirò ad esprimere i miei sentimenti ma tu mi hai detto i tuoi anche se involontariamente, anche Ron sarebbe migliore.
*chiude i pugni*
- Perché fai così? Perché pensi questo! Mi sono stufata di aiutarti a superare le tue crisi e poi non capisci mai nulla, è proprio vero, voi maschi siete tutti degli stupidi. -
- Tu non capisci quello che sto passando, tu hai delle persone che ti vogliono bene, che ti amano, che ti proteggono, io non so nemmeno come relazionarmi con una persona senza farmi odiare o senza sembrare antipatico. Per te è facile, per me no.
Devo stare lontano da te contro la mia volontà per proteggerti, io non sono la persona in cui tu mi descrivi. Tu non devi essere sempre la migliore per piacere alla tua famiglia, non hai bisogno di essere la migliore per essere accettata, non sei obbligata a fare delle cose orrende senza il tuo consenso.-
Non sapevo come rispondere, in qualunque modo avrei danneggiato la situazione, era nel bel mezzo di un crollo emotivo.
Non mi sarei mai immaginata cosa stesse passando. Tenevo la bacchetta in mano e la riposi nella giacca.
- Potrò non capire nulla, essere la più stupida del mondo, ma tu avresti dovuto spiegarmi proprio come hai fatto ora, non mi sarei mai avvicinata a te se ti reputavo una brutta persona.-
- È proprio quello il problema, non ci riesco.-
- Invece è proprio quello che hai fatto, ci sei riuscito ma non voglio forzarti, ti aspetto giù, per favore scendi.-
Presi dalla tasca un cofanetto e mi avvicinai, fino a sedermi quasi a fianco a lui.
- Oggi ti cercavo sai, anche se non mi parlavi più, volevo darti questo regalo, appena l'ho visto ho pensato che potesse piacerti.
Buon Compleanno.- dissi.
Aprì il cofanetto e ce lo porsi, era un anello argentato dalle rifiniture verdi.
Lui mi guardò negli occhi:
- Grazie Thydia, mi ero scordato anche io che fosse il mio compleanno.-
Prese il cofanetto.
Mi alzai e mi avviai verso la porta, per poi girarmi leggermente.
- E comunque a me non stai antipatico, sei una persona molto bella Draco, devi credere un po' più nelle tue capacità.-
Uscii dal bagno e scesi le scale. Mentre scendevo incontrai Karel.
- Thydia cosa succede, sei molto triste, non ti ho mai vista in questo stato, è successo qualcosa?- disse Karel.
- Io ed Harry ci siamo lasciati ma non è questo il punto, sono solo sovrappensiero, aspetto una persona.-
- Non ci credo ma eravate felicissimi ieri, non voglio farti troppe domande mi spiegherai sta sera, però vorrei capire cosa ti prende.
Per tutti i Piton, dimmi cosa c'è?-
- Non ne voglio parlare, ciò dentro qualcosa più forte di me. Ci vediamo sta sera, voglio stare un po' da sola.-
- Sei sicura, potrei stare un po' con te.- disse.
- Non ti preoccupare sto aspettando una persona.-
Karel si allontanò e io rimasi sola.

A Second Tattoo| Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora