Mi svegliai di soprassalto, ero completamente sudata, il cielo era ancora scuro di un colore tra il blu e il celeste, guardai l'orologio ed erano soltanto le 6:00.
Sorpresa dall'orario lasciai cadere la testa sul cuscino umido, provai a chiudere gli occhi ma i miei tentativi di riaddormentarmi fallirono spudoratamente, ero troppo agitata per provare di nuovo ad addormentarmi, è la puzza di vernice fresca certamente non aiutava. Quel tremendo tanfo alla fine mi fece alzare dal letto, lentamente andai verso le scale e mi avventurai nella cucina per bere qualcosa di fresco.
Dopo aver bevuto un bel bicchiere d'acqua fredda, mi sedetti sulla nuova poltroncina vicino la finestra a vedere la luce che pian piano diventava sempre più chiara, cercai di chiudere gli occhi per far si che il sonno mi assalisse, ma li riaprii di botto. Davanti ai miei occhi non c'era più la finestra, ma soltanto un enorme edificio grigiastro abbastanza malandato, sembrava abbandonato.
All'improvviso le porte si aprirono bruscamente, non sapevo cosa fare ero un po' impaurita, ma la curiosità e il freddo mi convinsero ad avventurarmi all'interno. Era tutto buio le uniche fonti d'illuminazione erano delle luci artificiali che si accedevano e spegnevano a impulsi, mi guardai in torno c'erano molte porte chiuse, sentii delle voci che provenivano all'interno di una di essa, sembrava una donna che parlava con qualcuno, anzi stava urlando, mi avvicinai per capire cosa stava dicendo ma si zittì, il mio istinto mi disse di andarmene e così feci.
Continuai a camminare in quella specie di corridoio che sembrava infinito fino a che, un po' più avanti, notai un uomo in giacca e cravatta che a grandi passi si avvicinava nella mia direzione con aria no del tutto socievole. Con le sue grandi mani mi afferrò bruscamente un braccio, impaurita, mi dimenai per provare a fuggire dalla presa fino a che non sentì una voce in lontananza chiamarmi:
"Arianna. Arianna svegliati!"
Aprì gli occhi lentamente e vidi mio padre accovacciato a fianco a me con uno sguardo preoccupato, mi guardai in torno ero a casa al sicuro ancora seduta sulla poltroncina vicino la finestra, ci volle qualche secondo per capire che era soltanto uno stupido sogno.#Spazioautrice
Salve questa è la mia prima storia spero che vi piaccia ❤
️Accetto qualsiasi consiglio e anche critiche sperando che non ci siano 😝
Alla prossimo aggiornamento.
-Anna❤️
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Una vita tra amore e amicizie
RomanceArianna è una ragazza semplice e molto solare di soli sedici anni, in poco tempo si ritrova catapultata in un mondo che non le appartiene con feste, ragazzi, cose che prima non avrebbe mai immaginato di fare. Bugie, verità mai dette, scheletri nell...