La regina Frigga era la consorte di Odino, era una guerriera e una mistica dato che era stata cresciuta dalle streghe. Frigga. Ho dei ricordi sfuggevoli del mio passato e di qualcosa che mi appartiene.
"Prego, siediti. Abbiamo molte cose da dirci..." contino a guardarmi attorno "Ti starai chiedendo dove ti trovi..." "Asgard. Vostra maestà non fraintendetemi ma, è come se io conoscessi questo posto, ne ho una vaga memoria..." "E' il tuo passato o meglio, quello di tua madre. Ascolta quello che ho da dirti" lo faccio in silenzio.
E no, non sono per niente scioccata. Era da qualche anno che sentivo che c'era qualcosa in me di diverso ma che fossi figlia di una valchiria e di un essere umano... "Vedi, Joni era particolare. Nelle sue vene c'era sangue di Jotun, era una delle più forti e coraggiose delle Valchirie. La prima sul campo..." non sono scossa o altro ma curiosa di saperne di più. "Una... valchiria. E io che pensavo di avere una vita piatta. Cosa devo fare?" "Impara a conoscere Asgard e se vorrai, unirti alle valchirie" unirsi alle valchirie. Non poteva lasciare di punto in bianco la sua vita sulla terra però, però sentiva forte il richiamo di questo posto ma c'era qualcos'altro a cui non sapeva dare un nome.
"Vorrei pensarci..." "Va bene, hai tutto il tempo, se vuoi scusarmi, devo tornare a palazzo" resto nel giardino a contemplarne la bellezza.
***
Figlia di una valchiria di Jotun. Joni era anche una strega, chissà se anche la figlia lo era. Poteva essere un passatempo piacevole dopotutto.
Entrato nel giardino la trovo intenta ad annusare le Rose di Ghiaccio di Jotun. La vedo cambiare postura, raddrizzarsi per poi voltarsi di scatto. Gli occhi spalancati per lo stupore, la pelle eburnea quasi fatta di cristalli di ghiaccio e gli occhi azzurri che mi fissano. Non dovrei notare tutti questi piccoli particolari eppure... eppure lo faccio.
"Non ti ho ancora ringraziato per quello che hai fatto per me l'altra sera..." "Non l'ho fatto per te. Ero solo curioso di sapere perché i Giganti erano interessanti a te..." "Beh, comunque grazie. So chi sei, o almeno, lo so perché l'ho letto nei libri. Mi ha sempre affascinato la mitologia norrena..." "E ora scopri di farne parte, buffo non trovi?" continui ad osservarmi e sfiori una delle rose, ho una visione da sveglio.
È il palazzo di Jotun, c'è un giardino anche li, lei ha una Rosa del Ghiaccio tra le mani "Mio Signore..." io che mi avvicino "Anche il cuore più freddo ha bisogno di calore per vivere..." le mie dita blu che sfiorano la sua pelle pallida, ghiacciata. Socchiudi gli occhi "Anche il cuore più freddo merita di vivere e di amare..."
Sbatto le palpebre quando sento la voce di Thor in lontananza. Magari rompere le scatole a mio fratello mi avrebbe distratto. Questa ragazza è un enigma vivente e se deve essere il mio passatempo, la porterò a Jotunheim. Si, mi divertirò.
***
Loki, il Dio degli Inganni può avere un cuore? Può essere sincero per una volta nella sua lunga vita? Forse tutto quello che si dice di lui è falso. Forse noi vediamo solo una parte del suo vero io, forse quella che indossa è una impenetrabile corazza di ghiaccio e bugie.
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Zaffiri, ghiaccio e... un cuore da proteggere Loki & Siobhan
Fanfiction"E verrà l'era del ghiaccio e del fuoco. Un'era di cambiamento. Dove il Ghiaccio imprigionerà il Fuoco domandolo e rendendolo suo per sempre. Ma il Ghiaccio può sciogliersi e legarsi a quella parte di Fuoco per tutta la vita." 29 settembre 2021 #1 i...