Jotunheim. Di rivelazioni, una strana attrazione, e... il cuore di una madre

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Jotunheim, notte.

Loki è agitato nel sonno, un sonno troppo vivido così come i suoi sogni che nel suo caso avevano sempre un fondo di verità.

Si svegliò agitato, nervoso e particolarmente frustrato. Non capiva se le Norne si stessero prendendo gioco di lui, se lo stavano facendo le avrebbe appese per i pollici sotto a Yggdrasil. Quei sogni erano maledettamente reali, doveva evitare di tornare con la testa li ma era impossibile.

Ormai era sveglio e così decise di camminare per quell'immenso palazzo che gli apparteneva come erede legittimo ma che era vuoto come il suo cuore. Mentre camminava, il ricordo di quello che era successo poco prima torna prepotentemente alla mente. L'aveva baciata. Era stato un attimo di debolezza o lo voleva anche lui? Ma quel bacio rimaneva come un ricordo legato alla neve. Si scioglie al sole.

Quando capii dove si trovava si smaterializzò materializzandosi dall'altra parte, nella camera di lei. "Chi diavolo sei? E perché mi attiri così inesorabilmente?"

Resto nascosto nel buio ad osservarla. E' solo un bacio. È una mezza umana. È debole.

"Ma ha sangue Jotun nelle vene

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"Ma ha sangue Jotun nelle vene. Nel suo Dna c'è il Gigante del Ghiaccio oltre ad essere una Valchiria."

È debole. Fragile. La prima tempesta l'avrebbe uccisa.

Quando si muove tra le lenzuola e le coperte per cambiare posizione, la vide come nei suoi sogni. No, ora aveva delle visioni da sveglio. Non gli capitava da almeno tre secoli un fatto simile.

Era un altro letto quello che vedeva. Lenzuola nere di seta, pellicce che lo ricoprivano. Lei avvolta dalle pellicce, la sua pelle in netto contrasto con l'oscurità del talamo.

Sulle pellicce, avvolta da un drappo di seta verde scuro, ma era il suo mantello quello? Dio, la cosa gli piaceva, gli dava quel senso di possesso che lo inebriava.

"Mio Signore... finalmente siete tornato..."

Si vedeva al di fuori della visione/sogno che si avvicinava al letto mezzo nudo, sorridente e visibilmente eccitato "Sei una strega, una piccola strega dagli occhi di zaffiro. Cosa vuoi?" "Io? Te." "Sul serio?" "Sì. Anche un cuore di ghiaccio come il vostro può sciogliersi..." "Vuoi sciogliermi piccola strega?" annuisci e poi... le salto addosso, la divoro, mi divora. Estasi dei sensi, del corpo e dell'anima. Appagamento totale.

Chiudo gli occhi per scacciare quel sogno. Devo andarmene e devo impedire tutto questo.

***

Mattina

Ho dormito così bene e ora non vedo l'ora di saperne di più su chi era mia madre. Dopo essermi preparata raggiungo Loki che mi sta aspettando per portarmi alla tomba di mia madre. Vedo li vicino a lui un'anziana dalla pelle blu scuto, il capo coperto da un velo nero bordato d'oro che la copriva fino sopra gli occhi e si teneva in piedi appoggiandosi ad un bastone nodoso. Il mio istinto diceva che avrei dovuto parlare con lei. Loki non mi parla, lo avevo immaginato ma comportarsi così è da bambini dell'asilo!

Zaffiri, ghiaccio e... un cuore da proteggere Loki & SiobhanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora