Jotunheim. Di guardiani, storie e... un cattivo ragazzo

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Tornati a Jotunheim, in primis cosa che Loki fece fu lavarsi. Posso capirlo, sentiva ancora quella sensazione di "cella" addosso lo faceva ammattire. Io invece ero dentro l'armadio per cambiarmi. Un armadio enorme, una cabina armadio incantata dalle infinite possibilità.

Dovevamo convocare Kjer e lui doveva spiegarmi un po' di cose sulle sue ascendenze. Sapevo che era stato adottato da Odino e Frigga e che Laufey non fosse un campione di paternità. In quanto a stronzaggine i nostri padri potevano darsi la mano. Immersa nei miei pensieri e nei vestiti, non mi accorsi di lui che era arrivato alle mie spalle. Beh, me ne accorsi quando mi cinse la vita con una delle sue grandi mani dalle lunghe dita, tirandomi indietro e sollevandomi per qualche centimetro da terra.

Il corpo aderisce al suo bagnato e coperto solo da un asciugamano sui fianchi. Posso sentire la sua erezione preme contro il mio sedere ricoperto dalle mutandine e quando mi mordicchia il lobo dell'orecchio per me è la fine. "Loki..." lo dico con molta poca convinzione. Sa perfettamente come farmi impazzire, il mio stronzo bellissimo. Il mio Signore.

"Dieci giorni li dentro mi è sembrata un'eternità Siobhan. La mia eternità è solo tua e poi, non ti ho ancora dimostrato la mia gratitudine per quello che hai fatto al Giudizio, davanti a tutti – abbassi la voce di qualche tono, sembra cioccolata fusa che mi scivola addosso – una vera regina guerriera, la mia..." rabbrividisco. È consapevole dell'effetto che ha su di me e sa che vale lo stesso per lui.

"Ho solo fatto il mio dovere e poi, non ti avrei mai lasciato in quella prigione a marcire per

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"Ho solo fatto il mio dovere e poi, non ti avrei mai lasciato in quella prigione a marcire per... niente. – la mano si allarga sullo stomaco spingendomi di più contro il tuo corpo duro – Loki, dovresti fare il bravo" lo sento sorridere, il naso strofina contro l'orecchio e la sua voce suadente mi fa sciogliere del tutto "Ma io non sono bravo, io sono un cattivo ragazzo" l'altra mano mi aveva girato il viso e così...

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Prendo possesso delle tue labbra con una certa esigenza e voracità. Volevo farlo da molto tempo e non vedevo l'ora di restare da solo con te. E sapere che lui era tornato non fa altro che accrescere la ma rabbia e la voglia di uccidere mio padre. Ma tu, tu sei quella calma di cui ho bisogno e in questo momento, ho bisogno di te. Kjer può aspettare, io no.

 Kjer può aspettare, io no

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Zaffiri, ghiaccio e... un cuore da proteggere Loki & SiobhanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora